37.

403 15 2
                                    

"Quindi è da giorni che stai facendo finta di niente?" chiede Yugi, passandomi la tazza di latte con uno sguardo preoccupato.

"Gliel'ho detto di dirglielo," dice Neri, con un tono un po' irritato.

"Sentite, non iniziate. Non ho trovato il modo giusto di parlarne, ok?" rispondo, cercando di mantenere la calma.

"Senti, Ali, dovresti, se ci stai male per come ha fatto quel video, diglielo," dice Neri, cercando di essere utile.

"Ma lo hanno già messo?" chiede Yugi, alzando un sopracciglio.

Annuisco. "Sì, ieri."

"Ieri?" dicono entrambi in coro, increduli.

Alzo le spalle e li vedo afferrare i loro telefoni per cercare il video su YouTube.
Dopo qualche minuto, trovano il video e lo guardano.

"Però spacca la canzone, raga," dice Yugi, ammirando il video.

Io e Neri lo guardiamo con un'espressione non troppo felice.
"Più sta con Artie, più diventa scemo come lui," commento riferendomi a Yugi,Neri annuisce alla mia affermazione, anche se vedo che gli piace veramente quella canzone.

"Vabbè," dice Yugi, sospirando, mentre guarda il video.

"Non c'è molto da dire," aggiunge Neri, con un tono deciso. "Appena si sveglia, parlaci."

Dopo cena, saliamo di sopra già lavati e pronti per rilassarci.
Nel pomeriggio abbiamo trascorso il tempo al lago, tra tuffi e risate, cercando di approfittare al massimo di questi ultimi giorni di vacanza.
Entro in camera nostra e vedo Tony già disteso sul letto, con il telefono in mano.
Prendo un respiro profondo, decisa a parlare con lui questa volta.

"Tony, possiamo parlare un attimo?" chiedo, cercando di mantenere la voce calma.

Lui alza lo sguardo dal telefono e mi osserva, notando la mia serietà. "Certo,dimmi"

Mi siedo accanto a lui e vedo che è un po' confuso.

"Senti, per l'altro giorno... io ci sono rimasta male," dico, cercando di mantenere il contatto visivo. "Capisco che è per lavoro, ok, ma non lo so... mi ha fatto stare davvero male."

Lui annuisce, lo sguardo serio. "Capito, Ali. Lo so e lo avevo capito, ma tranquilla, non succederà più, va bene?"

Annuisco, anche se dentro di me sento ancora una certa titubanza. "Va bene," rispondo, cercando di convincermi che le sue parole siano sufficienti.

"Lo sai che sei importante per me," dice, guardandomi negli occhi.

"Si, lo so. Anche tu," rispondo con un piccolo sorriso, cercando di mantenere la calma.

"Ti devo dire una cosa," aggiunge, e sento già il batticuore accelerare.

"Dimmi," dico, cercando di nascondere la mia ansia mentre lo guardo.

Lui prende un respiro profondo. "Con Elena è successo qualcosa," mi dice, con un tono di voce serio.

"Cosa?" chiedo, sentendo già una sensazione di ansia crescere dentro di me.

"Non ora, però forse dovevo dirtelo mesi fa. Mentre ci vedevamo io e te e non era ufficiale tra di noi, io e lei..." comincia, ma poi si interrompe.

"Cosa?" ripeto, sentendo l'urgenza di sapere.

"Alcune settimane prima che tu la vedessi, ci eravamo fatti," confessa, abbassando lo sguardo.

Sento il mondo crollarmi addosso. "Perché me lo dici adesso? Dopo mesi?" chiedo, cercando di mantenere la voce ferma.

"Non lo so. Poi avevamo appena ufficializzato io e te, forse ho sbagliato a non dirtelo. Ero strafatto, Ali, te lo giuro," dice, la voce tremante.

Rimango in silenzio, cercando di metabolizzare la cosa. Lui mi ha mentito? Gli piacevo, ma è successo quello? Mi sento tradita e confusa.

"Ma tu mi hai tradita," dico, sentendo la rabbia montare dentro di me.

"Non ti ho tradita, non ero cosciente e non stavamo insieme," dice lui, cercando di giustificarsi.

"Non stavamo insieme? Tony, vaffanculo, stavamo insieme, solo non era ufficiale," dico alzando la voce.

"Non volevo dire quello," cerca di spiegarsi lui.

Mi alzo, sentendo le lacrime di rabbia e dolore. "Non capisci? Che tu me lo dici adesso, dopo mesi? lo mi sono fidata di te. Tutte le tue cazzo di parole erano e sono stronzate, vero?" dico, la voce piena di rabbia e delusione.

"Non sono cazzate. lo non ho mai provato le emozioni che provo con te," dice lui, visibilmente preoccupato.

"Certo," dico sarcastica. "Scommetto che quella canzone era per sentirti meno in colpa dopo che ti sei scopato lei da fatto."
"E poi ti facevi? Cazzo bene, eri solo fatto quando stavi con me," aggiungo, il dolore nella mia voce innegabile.

"Solo quel giorno, Ali, te lo giuro," dice, cercando di afferrare le mie mani.

"Capisco perché con quelle del video eri così sciolto. Non immagino come sia stato quel giorno," dico, allontanandomi e sentendo una morsa al cuore.

"Oh, no, no, Ali," mi dice cercando di fermarmi.

Mi giro verso di lui, cercando di trattenere le lacrime.

"Sentimi, lasciami stare, ok? Voglio andare da Yugi," dico, cercando di allontanarmi.

Lui allunga una mano verso di me, ma mi tiro indietro. "Ali, ti prego, parliamone," implora.

"Non parliamo di niente," dico, cercando di mantenere la calma, mentre sento la rabbia e il dolore crescere dentro di me.

"Non voglio vederti così," dice Tony, con uno sguardo triste e preoccupato.
È chiaro che non voleva farmi del male, ma mi fa male vederlo così angosciato mentre io mi sento distrutta.

"Scusami, non ce la faccio," dico, le parole mi escono a stento mentre giro sui tacchi e esco dalla stanza. Cammino rapidamente verso quella di Yugi, cercando di allontanarmi dalla situazione.

Busso alla porta e sento la voce di Yugi che mi invita ad entrare. "Avanti," dice.
Apro la porta e entro nella stanza.
La luce è soffusa, e vedo Yugi seduto sul letto con alcuni fogli sparsi davanti a lui.
Neri non è presente; immagino che sia con Artie di sotto.

Yugi alza lo sguardo e mi vede entrare, il volto preoccupato.
"Tutto bene?" mi chiede, notando subito che qualcosa non va.

Non riesco a rispondere con le parole.
Faccio solo un debole cenno con la testa e le lacrime iniziano a scendere.
Il mio corpo inizia a tremare mentre cerco di trattenere i singhiozzi, ma è inutile.
Scoppio a piangere, le lacrime rigano il mio viso.

"France," dico, cercando di non piangere troppo mentre mi avvicino a lui.

Yugi si alza immediatamente, il volto preoccupato. Senza dire nulla, mi avvolge in un abbraccio caldo e rassicurante. Mi appoggio a lui, sentendo il suo sostegno e il conforto che mi offre in questo momento di crisi.

Sento Yugi fare un sospiro profondo, comprendendo la gravità della situazione.
È evidente che ha capito cosa è successo e che è deluso da Tony.
Rimaniamo così per un po', il suo abbraccio è l'unica cosa che mi fa sentire al sicuro in mezzo a tutto questo dolore.

Lei resta.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora