13.

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Le settimane passano, e alla fine io e Tony rimaniamo sempre con questo rapporto un po' così.
È circa novembre ormai e il freddo si fa sentire intensamente.
Questa settimana ho un sacco di verifiche e sono esaurita.
Oggi mi presento a scuola struccata, con i capelli lisci e in tuta, letteralmente.
Dopo aver finito l'ennesima verifica, prendo il giubbino e esco con gli altri.

"Raga, stasera ci vediamo? È sabato, eh," dice Neri, cercando di animare il gruppo.

Annuisco, guardando Tony che è di fianco a me e sta fumando,ha il suo solito giubbotto north face e sembra un pusher,mi fa sorridere.

"A casa mia?" propone Yugi.

"Si," risponde Artie.

Saluto Neri e Yugi con un bacino sulla guancia e torno a casa a piedi.
Mangio qualcosa e poi mi metto a dormire per un po'.
Verso le 16:50 mi sveglio e accendo il telefono.
Trovo un messaggio di Yugi:
"Ali, stasera 7:30, mangiamo da me."

Arrivata sera, mi trucco con un po' di mascara e correttore senza arricciare i capelli, e metto la giacca.
Mia madre mi accompagna e mi dà un bacio prima che io scenda dalla macchina.

"Dai Ali, goditi sta serata e non pensare alla scuola," mi dice con un sorriso affettuoso.

"Si mamma, tranquilla," rispondo, scendendo dalla macchina.

Arrivo a casa di Yugi e suono il campanello.
Mi apre la porta con il suo solito sorriso accogliente.
Dentro ci sono già Artie e Anna, seduti sul divano e chiacchierando.
Neri sta trafficando in cucina, probabilmente preparando qualcosa da mangiare, e Tony è fuori in veranda, fumando come al solito.

"Ciao Alii," mi dice Anna abbracciandomi.

Sorrido e la abbraccio a mia volta. "Stanca?"

"Tantissimo," rispondo, togliendomi la giacca e appendendola.
Questa sera ho messo comunque la tuta, nera ma pur sempre una tuta.
Inverno uguale comodità.

Tony rientra e appoggia l'accendino sul tavolino.
"E voi? Come vanno le cose?" chiedo ad Anna e Artie.

"Dai, rispondi tu," dice Anna ad Artie.

"Benissimo, è la mia vita," dice lui tirandola a sé.

"Vi amo," dico sinceramente.

"Oh raga, è pronto, venite," dice Neri.

Lui e Yugi hanno preparato un piatto di pasta e alcune altre cose.
Mi siedo e Tony si siede vicino a me.
Guardo un po' il piatto, avendo fame ma anche preoccupata di ingrassare.
Da quest'estate mi vedo fisicamente male, e so che è sbagliato.

Tony mi guarda e sussurra, "Mangia, dai."

Non so come faccia a ricordarselo, ma lo guardo e poi inizio a mangiare.
Parliamo un po' tutti insieme, poi Artie e Anna ci salutano come sempre.
Quel ragazzo da quando sta con lei,non c'è mai.

"Raga, io vado a chiedere delle birre a Ginko. Neri, vieni?" dice Yugi.

"Certo," risponde Neri.

Ginko è uno degli amici di Yugi.
Saranno amici da sempre e abita sopra di lui.
Ovviamente si scroccano a vicenda qualunque cosa.
Rimaniamo io e Tony sul divano.
Lui si accende una canna, probabilmente l'hanno fatto apposta a lasciarci soli.

"Posso?" chiedo.

"Certo," dice passandomela.

Prendo la canna e faccio un tiro, sentendo il sapore familiare del tabacco e  dell'erba.
"Grazie," dico restituendogliela.

Tony mi guarda per un momento, come se volesse dire qualcosa, poi si limita a fare un cenno con la testa.

"Come ti senti?" chiede.

"Sono esausta," ammetto, rilassandomi un po' contro il divano.
"Questa settimana è stata un inferno con tutte quelle verifiche."

"Tra poco ci sono le vacanze, forza," mi dice Tony, cercando di tirarmi su il morale.

"E andremo al lago, ovviamente," rispondo con un sorriso. "Non vedo l'ora."

Noto che c'è un po' di vicinanza tra noi due, che non c'era prima.
Mi sento un po' sorpresa.

"Comunque non devi preoccuparti del mangiare," dice continuando a fumare.
"Se mangi anche di più rimani sempre bella, fidati," mi dice.

Rimani sempre bella.
Lo ha detto veramente?
Mi sento il cuore battere più forte.
Lo guardo, cercando di capire se ha detto quelle parole con leggerezza o se c'era un significato diverso.

"Grazie" dico, cercando di nascondere il mio imbarazzo.

Lui mi sorride e spegne la canna.
"Non devi ringraziarmi. È la verità."

Ci guardiamo per un momento, il silenzio tra noi è carico di qualcosa di nuovo, di non detto.
Mi sento come se stessimo sul punto di scoprire qualcosa di importante l'uno sull'altra.
Sorrido e, prima che possa dire qualcosa, prende il mio viso tra le mani e mi dà un bacio leggero.
È un bacio delicato, che dura solo un istante, ma che riesce a fermare il tempo.
Lo guardo, confusa, il cuore che batte forte.

"Dovevo farlo, è da un po' che lo volevo," mi dice, guardandomi negli occhi.

Rimango un po' sorpresa, cercando di capire cosa significhi tutto questo.
"Ho sbagliato?" chiede, l'incertezza nella sua voce.

Scuoto la testa, cercando di trovare le parole giuste.
"No, no, anzi," dico finalmente, cercando di nascondere il mio nervosismo.

"Sicura?" insiste, la sua voce è un sussurro, quasi come se temesse di aver fatto qualcosa di sbagliato.
Invece di rispondere, lo bacio di nuovo, un bacio delicato e a stampo.
Sento le sue labbra contro le mie, e tutto sembra trovare il proprio posto.
Ci stacchiamo, e ci guardiamo negli occhi.
Sorrido, e lui ricambia il sorriso, e in quel momento capisco che tutto può cambiare.

Neri e Yugi tornano con le birre, interrompendo la magia del momento.
"Eccoci con le birre!" annuncia Yugi, distribuendo le bottiglie.

Tony prende una birra, il suo sguardo ancora su di me, e io prendo la mia.
Solleviamo le bottiglie per bere,
ma qualcosa tra noi è cambiato, finalmente.

Lei resta.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora