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Sono a una delle date del tour con Tony, in un locale enorme, pieno di gente. C'è Wairaki, alcuni amici e molte altre persone che non conosco. Il posto è davvero gigante, e l'atmosfera è elettrica, ma io sono stanca morta. Oggi l'università mi ha prosciugata; sono tornata a casa alle quattro e, senza neanche un attimo di respiro, ho dovuto prepararmi per venire qui con Tony e gli altri.

Le cose tra noi vanno bene, o almeno dovrebbero. Però stasera c'è un'aria strana, un nervosismo palpabile che si percepisce da entrambe le parti. Io sono ancora stressata per la giornata, mentre lui sembra avere qualcosa che gli pesa addosso, probabilmente legato a quel discorso su Ale che continua a riaffiorare. So che cerca di ignorarlo, ma ogni volta che l'argomento salta fuori, finiamo per discutere, e questa cosa mi infastidisce tantissimo.

Mentre Tony si esibisce, canta molte delle sue canzoni, inclusa Il tempo cura. Non ha fumato molto stasera, probabilmente è la prima canna che si fa, ed è meglio così. Nonostante l'energia che ci mette, lo vedo un po' pensieroso, come se il clima tra noi lo stesse condizionando più di quanto vorrebbe ammettere.

Da una parte sono felice di essere qui con lui, di vederlo fare quello che ama. Dall'altra, però, non riesco a liberarmi di questa sensazione di disagio. Siamo entrambi immersi nei nostri pensieri, cercando di godere della serata, ma con qualcosa di non detto che ci appesantisce.

Dopo la serata, Tony ringrazia tutti e ci dirigiamo nel back. Mentre Wairaki e gli altri discutono con il proprietario del locale, Tony mi avvolge il braccio intorno al collo, avvicinandosi a me. Lasciamo il locale dal retro, rimettendoci le giacche per affrontare il freddo della notte.

Indosso un vestito e dei tacchi alti,sento il gelo penetrarmi fino alle ossa. I capelli, che ho lisciato per l'occasione, stanno diventando sempre più lunghi e difficili da gestire,mentre cerco di aggiustare il cappuccio sopra la testa per proteggermi dal freddo.

"Vabbè, sei stato bravo stasera," gli dico, cercando di rompere il ghiaccio.

"Grazie," risponde lui con un tono neutro, riprendendo la canna che gli porgo di nuovo.

C'è una tensione palpabile tra di noi, e so che devo affrontarla. "Non litighiamo, ok?" propongo, sperando di evitare un'altra discussione.

Tony si ferma un attimo, tira un lungo respiro e poi, espirando il fumo, risponde: "Non voglio litigare, ma se continui a tirarlo in mezzo, sinceramente mi innervosisco." La sua voce è bassa, ma carica di frustrazione.

"Ho capito," rispondo cercando di mantenere la calma, "ma anche tu hai detto che te ne devi fare una ragione. Io non sto nemmeno esagerando con Ale."

Lui scuote la testa, visibilmente irritato. "È lui che esagera," dice, il tono più duro mentre getta via il mozzicone della canna.

Sospiro, sentendo che la discussione sta prendendo la piega che volevo evitare. Il freddo ci circonda, ma è l'atmosfera tra di noi che mi fa sentire davvero gelida. La serata era più o meno iniziata bene, ma adesso, mentre ci fissiamo nel buio, mi chiedo se riusciremo mai a superare questa cosa senza che continui a riemergere ogni volta.

"E io che ci posso fare? Se tanto esagera, parlaci tu," dico esasperata, incrociando le braccia per il freddo e la tensione.

Tony stringe la mascella e replica, con un tono duro: "Finisco per menarlo davvero, se ci parlo."

Scuoto la testa, cercando di alleggerire l'atmosfera con un po' di ironia. "Stare con Artie ti fa stare male"

Lui alza gli occhi al cielo, ormai infastidito. "Ma pensa te," risponde con sarcasmo.

Sbotto, incapace di trattenere l'irritazione che sento crescere dentro di me. "Madonna, che palle, dio santo"

Tony mi guarda intensamente per un momento, poi sospira pesantemente. "Senti, non parlare più, ok? Vuoi rovinarmi la serata?" La sua voce è carica di un misto di frustrazione e stanchezza.

Lei resta.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora