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La sera decidiamo di cenare e poi separarci:
Neri e Giulia escono insieme, mentre Artie e Yugi chiacchierano con alcune ragazze alla reception.
Io e Tony saliamo in camera.
Facciamo una doccia veloce e poi ci rilassiamo sul letto. Mi butto sulle lenzuola bianche e morbide, indossando solo la maglietta over di Tony.
Lui si sdraia accanto a me, a pancia in giù, e inizia a navigare su Instagram.
Io mi giro a guardare il soffitto, annoiata.

"Sai, mia madre ti vuole a cena dopo questa vacanza," gli dico con un sorriso.

"Davvero?" dice Tony, accennando un sorriso incerto.

Annuisco, "Sì, e credo che ci sarà anche mio padre."

Tony fa una smorfia.

Mio padre è spesso via per il lavoro , nonostante non lavori da un bel po' lo chiamano comunque spesso per altre cose,e credo che ultimamente le cose non siano proprio rose e fiori tra i miei. Ma ci siamo sempre capiti bene.

"Eh, mi fa un po' paura," dice Tony, scuotendo la testa. "L'unico che guardava male ero io."

"Ma va, non è vero!" dico, dandogli un leggero schiaffetto sulla spalla.
"Mio padre ti ha sempre visto bene, anche se ha qualche riserva sul fumo."

"Yugi può testimoniare," dice Tony, con un tono un po' difensivo.

"Eh, sì, sì," dico ridendo.

"Tuo padre è uno sbirro, eh" dice Tony, con un tono un po' preoccupato.

"Beh, è in pensione ormai," aggiungo per tranquillizzarlo.

"Non mi fido lo stesso," dice, scuotendo la testa.

"Che pesantezza! Basta che non puzzi di fumo e andrà tutto bene," dico, sedendomi sul letto e incrociando le gambe.

"Mh," dice Tony, mentre guarda le mie gambe.

Con l'indice, gli alzo il mento.
"Concentrati," dico sorridendo.

Lui gira gli occhi e dice, "Farò lo sforzo. Se Wairaki sapesse che hai un padre sbirro, riderebbe."

"Che palle che sei," dico, schiacciandogli le guance.
"Poi pensa se ti fa certe domande."

"Tipo come tagliavo la roba o come ti ho gentilmente conquistata?" dice, con un sorriso malizioso.

"Entrambe probabilmente," rispondo ridendo.

"Aaah," dice Tony, buttando la testa giù con un sorriso imbarazzato.

"Scemo," dico, dandogli un colpetto sulla spalla.

"Mhmh," risponde Tony, con un sorriso pigro.

"Guarda che mi porto quel Luca allora," dico provocandolo.

"Quello chi? Il cameriere?" chiede, con un tono appena accennato di gelosia.

"Certo, basta che gli scrivo," dico, cercando di stuzzicarlo.

"Vai digli di portare pure gli scacchi," dice Tony, facendo finta di non curarsene.

"Ooooh," dico, girando gli occhi.
"Non era così noioso, te l'assicuro."

"Però sei qua con me, eh?" dice con un sorriso, mentre riappoggia la testa come prima.

"Solo perché sei più carino," dico, accarezzandogli il braccio.

"Solo più carino?" chiede Tony, sollevando un sopracciglio e sfidandomi con lo sguardo.

Annuisco, mantenendo il mio sorriso provocatorio.

Tony si alza di colpo e mi si mette sopra, bloccandomi con il suo peso.
"Noooo, non iniziare," dico, girando gli occhi mentre ridacchio.

"Secondo me alcune cose non te le sapeva fare," dice, abbassando la testa e iniziando a baciarmi il collo.
Sento il calore delle sue labbra provocandomi un brivido lungo la schiena.

"Mh," rispondo, cercando di trattenere il sorriso ma sentendo già il cuore battere più forte.

"Ti fermi?" chiedo, cercando di sembrare ferma mentre giro gli occhi. So che lo fa solo per provocare, ma riesce sempre a farmi vacillare.

"Rifiuti?" dice, il sorriso malizioso che non abbandona il suo volto mentre continua a baciarmi.

"Sí," dico, scansandolo delicatamente e facendo leva sulle spalle per allontanarlo un po'.

Lui gira gli occhi, facendo un'espressione esagerata di delusione, e si rimette come prima, sdraiato a pancia in giù accanto a me.

Finiamo per addormentarci, e il giorno dopo andiamo direttamente in spiaggia.
Artie è rimasto a dormire in hotel, Giulia sta dormendo praticamente sul lettino, e io sto morendo di caldo.

"Ally, bagno?" mi chiede Neri, guardandomi con un sorriso complice.

"Direi," rispondo, alzandomi.
Vediamo Tony fermo, con un'espressione pensierosa.

"Oh, tutto bene?" chiede Neri, notando la sua immobilità.

"Sto guardando Yugi," dice Tony, sorridendo mentre osserviamo Yugi parlare con una ragazza.

"Anvedi ohhh," dice Neri ridacchiando.

"Che carino," aggiungo io, divertita.

Mentre guardo Tony e Neri con una risata, Tony mi solleva improvvisamente a sacco di patate e corre verso l'acqua.

"Oooohhh, Tonyyyy!" urlo, ridendo e cercando di divincolarmi.

Neri ride tantissimo, e mi ritrovo in acqua, rinfrescata purtroppo ma sorpresa.

"Ti odio," dico a Tony, guardandolo male mentre l'acqua fredda mi avvolge.

"Odio anche te," dico a Neri, ancora ridendo.

"Oh, nono," dice Neri, alzando le mani come se fosse innocente.

"Abituati," dice Tony, facendo spallucce.

"Io la conosco benissimo, zitto te," dice Neri, alzando un sopracciglio in sfida.

"Ma che siete in competizione?" chiedo, scocciata ma divertita dalla loro dinamica.

Tony e Neri si scambiano uno sguardo e poi ridono. "Sempre," risponde Tony.

"È così che funziona," aggiunge Neri, strizzando l'occhio.

"Idioti," dico, scuotendo la testa ma non riuscendo a trattenere un sorriso.

Restiamo un po' in acqua, godendoci il mare e la compagnia.
Dopo un po', vediamo Artie avvicinarsi.
È un sollievo vederlo sembrare più energico e sereno rispetto ai giorni precedenti.
Alla fine della giornata, ci sentiamo tutti più leggeri e rilassati e penso quanto la giornata è stata perfetta.

Lei resta.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora