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"Oh, ci siete voi due?" dice Neri uscendo dal bar.

"Sì, sì," rispondo io.

"Oh Ali, il barista voleva il tuo numero, quindi gliel'ho dato," dice Artie con un sorrisetto.

Che palle, non lo voglio conoscere.
"Ma perché?" dico scazzata.

"Dai Ali, che ti frega," interviene Neri.

Yugi mi guarda, sapendo che nonostante tutto, non riuscirò mai a staccarmi da Tony.
"Ma non mi piace," dico io, cercando di mantenere la calma.

"Vabbè, al massimo lo ignori," dice Artie, scrollando le spalle.

Ci fermiamo in piazza e parliamo ancora un po', poi decidiamo di tornare a casa.
A casa, mi strucco e mi metto comoda, accendendo il condizionatore perché sto morendo di caldo.
Mi sdraio sul letto e prendo il telefono.
Neanche il tempo di rilassarmi che il barista mi scrive.

Luca: Ciao Alice, sono Luca. È stato un piacere servirti stasera. Mi piacerebbe conoscerti meglio, se ti va."

Sospiro, un po' infastidita.
Non mi va di conoscere qualcuno nuovo, soprattutto perché i miei pensieri sono sempre rivolti a Tony. Guardo il messaggio per un po' prima di decidere cosa rispondere.

Me:Ciao Luca, grazie per il messaggio. Sei stato molto gentile, ma al momento non cerco nulla di più di una semplice amicizia."

Invio il messaggio e metto il telefono da parte, cercando di non pensarci troppo.
Ripenso alla serata, alle parole di Tony, e mi chiedo se ci sarà davvero qualcosa tra di noi o se sono solo io a volerlo vedere.
I giorni successivi li passo a scrivermi un po' con Luca. Gli avevo detto che cercavo solo un'amicizia e lui sembra averlo accettato.
In effetti, è simpatico e ci troviamo a parlare di tutto un po'.
Arriva la sera e ci ritroviamo sempre nello stesso bar. Quando arrivo, vedo Luca e mi fermo un po' a parlare con lui.
È gentile con me e mi fa piacere.
Yugi e Neri si vanno a sedere subito, mentre Tony rimane qualche secondo in più vicino a me, osservando la scena.
Mi chiedo cosa stia pensando, ma poi lui si allontana e si va a sedere anche lui con gli altri.

"Hey, ciao Alice!" dice Luca con un sorriso caloroso. "Come va?"

"Tutto bene, grazie. E tu?" rispondo, cercando di sembrare naturale.

"Benissimo,dai ci si vede dopo" mi dice sorridendomi.

Dopo qualche minuto, decido di raggiungere gli altri al tavolo.
Artie non smette di parlare di Anna e di quanto si trovi bene,mentre Yugi e Neri ascoltano pazientemente.
Tony, invece, sembra un po' distante, come se avesse qualcosa per la testa.

"Raga, esco fuori a fumare," dice Tony alzandosi dal tavolo.

Tutti annuiamo, e Neri mi fa un cenno per farmi capire che dovrei seguirlo.
Esco dal bar e vedo Tony che si accende una canna.
Oggi è vestito tutto di nero ed è sempre bello.
Sta fumando, e appena mi vede, alza la testa e mi guarda.

"Vuoi?" mi chiede, porgendomi la canna.

"Sì," rispondo io, senza farmi problemi.
Mi piace fumare ogni tanto.

"Che hai?" gli chiedo mentre prendo un tiro.

"Nulla, Ali. Album e cose," risponde, scrollando le spalle.

"Mm," dico, non del tutto convinta.
Vorrei chiedergli di Giulia, immaginando che ci abbia già fatto qualcosa.
Cerco di dire qualcosa, ma vengo interrotta dall'arrivo di Luca.

"Fumate anche voi?" dice Luca, avvicinandosi con un'aria un po' nervosa.

"Sì," dice Tony, freddo.

Io faccio un cenno con la testa.

"Canne vedo," commenta Luca, quasi a disagio.

"Sei uno sbirro?" dico scherzando, cercando di alleggerire l'atmosfera.

"Nah," dice Luca, ridendo.

Tony sbuffa, evidentemente infastidito dalla presenza di Luca.

"Volevi qualcosa, Luca?" chiedo, cercando di capire il motivo della sua improvvisa comparsa.

"Ah, no, solo vedere se tutto andava bene," risponde Luca, imbarazzato.

"Va tutto bene," rispondo, cercando di mantenere un tono neutro.

Tony prende un altro tiro dalla canna e mi passa di nuovo.
Luca si guarda intorno, chiaramente non a suo agio.

"Beh, vi lascio allora," dice Luca, facendo un passo indietro.

"Ci vediamo dentro," rispondo, cercando di non sembrare scortese.

Una volta che Luca rientra nel bar, Tony mi guarda.

"Che storia c'è con lui?" chiede, alzando un sopracciglio.

"Nessuna storia. Mi ha scritto dopo che Artie gli ha dato il mio numero, ma gli ho detto che cercavo solo amicizia," spiego.

"Ah," dice Tony, senza aggiungere altro.

Restiamo in silenzio per un momento, fumando e guardando il cielo.
Mi chiedo cosa stia realmente pensando.
Vorrei chiedergli di Giulia, ma temo la risposta.

Tony spezza il silenzio.
"Sai, Giulia e io abbiamo chiuso," dice, come se leggesse i miei pensieri.

Mi giro a guardarlo, sorpresa. "Davvero? Come mai?"

"Non era quello che cercavo," risponde, scrollando le spalle. "Lei voleva qualcosa di più serio, e io... non so nemmeno io cosa voglio."

Annuisco, senza sapere cosa dire.
C'è un lato di me che è felice, ma un altro che si sente in colpa per esserne contenta.

Tony mi passa di nuovo la canna.
"Tu invece? Cosa cerchi, Ali?"

Rido nervosamente.
"Non lo so nemmeno io, Tony. Forse solo qualcuno che mi capisca, qualcuno con cui stare bene."

"Non è facile trovarlo," dice Tony, con un sorriso triste. "Ma spero tu lo troverai"

Gli sorrido, sentendo una strana sensazione di vicinanza e distanza allo stesso tempo.
Vorrei dirgli di più, vorrei dirgli che forse quel qualcuno potrebbe essere proprio lui, ma le parole non escono.

Alla fine, Tony spezza di nuovo il silenzio. "Rientriamo?"

"Sì, rientriamo," rispondo, sentendomi un po' sollevata e un po' delusa.
Rientriamo nel bar e vedo Luca che mi sorride mentre Tony passa avanti.

"Tutto bene? Ora passo da voi, ma dopo se vuoi parliamo un po'," dice Luca andando dietro al bancone.

"Sì, certo," rispondo, poi mi vado a sedere.

La serata prosegue tra chiacchiere e risate, ma sento una strana tensione nell'aria.

Lei resta.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora