26.

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Mi preparo per la cena seguendo il consiglio di Neri. Metto un vestito lungo nero, arriccio leggermente i capelli e infine indosso un giubbino nero sopra.
Mentre mi sistemo il vestito, vedo Tony entrare.
Indossa degli skinny neri e una felpa blu scuro, e come al solito è bellissimo.
Decido di non dirgli nulla e lo osservo prendere la giacca, lasciare la porta aperta e uscire.
Almeno su quel fronte non ci sono tensioni.
Scendo di sotto con attenzione nonostante i tacchi alti.
Neri mi fa un complimento,che mi fa sorridere internamente,almeno lui.
In macchina sono seduta davanti, inaspettatamente Neri si è posizionato dietro, mentre io finalmente sto davanti con Yugi alla guida.
Arriviamo al ristorante e ci sistemiamo:sono vicina a Yugi, che è capotavola, mentre Tony si trova accanto a me per caso, io di fronte ho Neri.
Alessandro è seduto vicino a Neri, quindi Tony e lui si trovano uno di fronte all'altro.
La cena inizia e io già penso al dolce, nonostante l'ansia che continua a farsi sentire.
Tralasciando l'orgoglio, spero che Tony capisca la mia preoccupazione.
Improvvisamente, sento la sua mano accarezzarmi la coscia mentre arriva il piatto del dolce.
Alzo lo sguardo e lui mi sorride leggermente, rassicurandomi in silenzio.
Continuo a mangiare, cercando di mantenere la calma. Alessandro di tanto in tanto mi rivolge la parola e io rispondo tranquillamente, cercando di mantenere la serenità.
La serata si svolge abbastanza tranquilla e dopo un po' di tempo torniamo a casa.
Durante il tragitto di ritorno, scelgo di sedermi dietro a destra dove c'è il finestrino, mentre Tony è nel mezzo e Alessandro alla sinistra.
Tornati a casa, saluto Neri e Yugi con dei bacini sulla guancia per la buonanotte e un piccolo sorriso ad Alessandro.
Mi cambio velocemente, indossando la maglietta di Tony senza struccarmi, non ne ho voglia.
Vedo Tony entrare, già cambiato in pantaloncini e una maglietta.
Sono un po' giù di morale, forse non dovevo mangiare così tanto, e questa situazione mi mette a disagio.
Sbuffo leggermente e mi giro di lato sul letto.
Tony si siede accanto a me, appoggiando il telefono sul comodino.

"Stai bene?" mi chiede, con calma.

"Mhmh," rispondo senza entusiasmo.

"Parliamo se vuoi, se non ti do fastidio," continua, con un tono tranquillo.

"Ok," dico, senza esprimere emozioni, alzandomi e sedendomi sul letto mentre lui mi copre con il lenzuolo e la coperta.
Che carino, penso.

"Sei ancora truccata," osserva, toccandomi delicatamente il naso con un dito.

"Lo so," rispondo.

"Poi ti aiuto," dice, alzando gli occhi verso di me.

"Parla." dico io

"Ok,"

"Scusami se mi sono permesso di comportarmi così, non te lo meritavi. Sono troppo orgoglioso e non volevo parlarne, mi dava fastidio che mi hai lasciato un po' da parte, tutto qui, per lui," continua Tony sinceramente.

"Lo avevo già capito, ma perché devi fare così? Mettere un muro," gli chiedo.

"Perché faccio così, lo so che devo migliorare questo aspetto. E ripeto, ti ho trattata male. Stasera mi sentivo in colpa, ho pensato più a infastidirti e a fare lo stronzo che a come potevi stare tu," ammette Tony.

"Va bene, ok. Cerco di passarci sopra," rispondo sinceramente.

"Sei sicura?" mi chiede con un'espressione preoccupata.

"Sì, basta che non succeda più, o almeno rispondimi meglio senza cacciarmi via," ribatto.

"Lo prometto," dice Tony, annuendo.

"E stasera? Sei stata brava," mi rassicura

"Grazie," rispondo.
"Grazie a te però."

"Hai mangiato tu eh," mi fa notare.

"Sì, ma tu sai come esserci," rispondo io, con un sorriso sincero.

Ci diamo un bacio leggero e poi Tony prende lo struccante, inizia delicatamente a struccarmi il viso.
Non capisco perché ha questa fissazione di struccarmi, sempre e solo al lago, ma va bene.
Lo fa con delicatezza, piano piano, e io sorrido.
Poi andiamo in bagno, mi lavo il viso delicatamente e mi asciugo.

"Che bella," mi dice Tony.

"Sì sì, non fare il lecchino," rispondo scherzando.

"Io? Nah," dice sorridendo.

Finalmente è tornato tutto come prima e sono tanto contenta. Ci rimettiamo a letto e parliamo un pochino, ci coccoliamo e ogni tanto Tony mi dà dei baci leggeri, facendomi sorridere.
È un po' scemo ma è carinissimo.

Lei resta.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora