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Finalmente, il giorno dell'esame orale è arrivato e sono sul punto di affrontarlo.
Dopo che Neri, Yugi, Artie e Tony hanno già sostenuto il loro turno, tocca a me.
Gli altri tre hanno passato la notte in studio, occupati con la nuova traccia dell'album di Yugi, mentre Neri è rimasto con me per supportarmi.

"Rilassati, andrà stra bene," mi dice Neri, mentre cammino avanti e indietro fuori dall'aula.

"Sì, ma cazzo, Matteo, sto morendo d'ansia," rispondo, utilizzando il suo nome vero solo quando sono particolarmente agitata.

"Tranquilla," dice, alzandosi e mettendomi fermo. "Andrà benissimo."

La bidella esce dall'aula e mi chiama.
"Alice? Tocca a te," dice con un leggero sorriso.

Dopo aver abbracciato Neri, entro nell'aula.
L'esame va piuttosto bene.
I professori sono gentili e rilassati, e le domande sono leggere.
Esco dopo circa venti minuti, sentendomi sollevata e soddisfatta. Vado incontro a Neri, che mi abbraccia subito.

"Madonna, ce l'ho fatta!" urlo, abbracciandolo forte.

"Bravissima, lo sapevo che ce l'avresti fatta!" mi dice con entusiasmo.

"Usciamo fuori? Stappiamo e poi facciamo una grigliata, eh?" propone Neri.

"Certo!" rispondo, felice.

Corriamo mano nella mano tra i corridoi e usciamo. Neri prende la macchina e ci dirigiamo verso casa sua, dove ci aspettano gli altri.

Esco dalla macchina, felicissima e sollevata per aver finalmente terminato l'esame.
La giornata è caldissima, e sono vestita con una tutina bianca, scarpe bianche, e capelli lisci con le ciocche davanti dietro le orecchie.
Ho messo solo mascara e un po' di correttore, cercando di nascondere le occhiaie chilometriche.
Il sollievo di aver superato l'esame mi riempie di energia.
Entriamo in giardino attraverso il cancelletto di casa di Neri.
Lì ci sono tutti: Yugi e Artie sono indaffarati con il forno a legna, Giulia è lì e mi devo spiegare il perché ma chiederò a neri,e ovviamente Tony, Anna e alcuni amici di Anna sono presenti.

"ooooooooh eccolaaaaa!" urla Artie, vedendomi.

Sorrido e Giulia mi abbraccia fortissimo.
"Amore, mi mancavi! Bravissima!" dice con entusiasmo. La abbraccio felice.

"A me nulla?" chiede Tony, avvicinandosi.

"Si," rispondo, girando gli occhi e abbracciandolo. Notando che ha leggermente gli occhi rossi, rimango un po' perplessa ma decido di non dire nulla per ora.

Tutti mi fanno i complimenti e iniziamo a preparare la grigliata.
La situazione si fa vivace e allegra.
Yugi e Artie sono immersi nel tentativo di capire come funziona il forno a legna.

"Oh, ma che state facendo?" dice Neri, guardando il forno con un'espressione confusa.

"Colpa di Yugi!" dice Artie, indicandolo.

"Colpa mia? Ma se hai messo la roba tu!" ribatte Yugi, evidentemente infastidito.

"Fate fare a me!" dice Neri, sbuffando mentre si avvicina al forno per sistemare le cose.
Intanto che Giulia,Anna e alcuni preparano il tavolo per pranzare, entro in casa e mi dirigo verso il bagno, dove trovo Tony.
"Oi," dico, cercando di mantenere un tono casuale.

"Dimmi, Ali," risponde, mentre esce dalla stanza e si asciuga le mani.

"Hai fumato?" chiedo, sperando che la risposta sia negativa.

"Stamattina un po'," confessa, un po' imbarazzato.

"Cioè venti minuti fa?" chiedo, delusa.

"Anche sì," ammette, con un tono indifferente.

"Non ti preoccupare," aggiunge, cercando di tranquillizzarmi.

"No, lo so. Però, perché? Non voglio che tu sia fatto oggi," dico, rimanendoci male.

"Ali, capisco benissimo, ma non sono fatto.
C'era più tabacco che erba," spiega, cercando di rassicurarmi.

"Ma se hai gli occhi rossissimi, Tony, dai," dico, notando il segno evidente.

"Vabbè, ti sto parlando. Capisco quello che stai dicendo, non sono in altre galassie o cose del genere," risponde, con un tono più calmo.

"Ok, va bene," dico, cercando di accettare la situazione.

Mi sento un po' delusa e, nonostante la sua spiegazione, non riesco a nascondere il mio disagio.

"Dai su, scusami," dice, con un tono dispiaciuto mentre mi prende il braccio.

"Boh, ok," rispondo, cercando di non essere troppo fredda mentre giro verso la portafinestra per uscire.

"Mi regolo la prossima volta. Scusami, non voglio che pensi male di me," dice, dandomi un bacio leggero sulla guancia.

"Va bene," rispondo, cercando di essere gentile e di capire il suo stato.

Osservo quanto fuma in questo periodo e mi preoccupa sinceramente, soprattutto perché non lo faceva così intensamente da mesi.
Il fatto che stia tornando a questo comportamento mi turba e mi fa riflettere un po'.
Esco e il tavolo è già pronto.
Le ragazze e i ragazzi sono divisi in gruppi, come al solito.
Con Giulia era sempre così: alla fine restavamo solo noi due a parlare di tutto, soprattutto di Tony.

"Allora, stai con Tonino, eh?" dice Giulia curiosa, lanciandomi uno sguardo indagatore.

"Sì, e tu? Di nuovo con Neri?" chiedo, alzando il sopracciglio. Non posso fare a meno di notare che sorride un po' troppo.

"Mh, ci stiamo risentendo, Ali," risponde lei, cercando di sembrare disinvolta ma il rossore sulle sue guance la tradisce.

Anna, che sta sistemando dei piatti sul tavolo, si unisce alla conversazione. "E con Artie come va?"

"Benissimo, litighiamo poco ultimamente e ne sono contenta," dice, sistemando un bicchiere con precisione maniacale. La sua felicità è contagiosa.

"Noi due dobbiamo assolutamente conoscerci di più," dice Giulia, guardando Anna con un sorriso complice.

Parliamo un po' di varie cose e poi salta fuori l'argomento Yugi.

"Mi manca Valeria," dice Giulia improvvisamente, spezzando il flusso della conversazione.

"Ma chi è?" chiede Anna, curiosa.

"L'ex di France," rispondo, guardandola negli occhi.

"Ah sì, non andavano bene le cose, tipo," dice Anna, alzando le sopracciglia.
Sembrava quasi sorpresa.

"Già, però ci avevo un bel rapporto. Credo si sia rifidanzata," dice Giulia con un sospiro malinconico.

"Può darsi," dico, pensierosa.

"Ma tu con Tony, Ali?" insiste Giulia, cambiando tono, cercando di distrarmi.

"Che carini!" aggiunge Anna, illuminandosi.

Sorrido.
"Fatti gli affari tuoi," dico dandole un colpetto affettuoso sul braccio.
Non riesco a trattenere un sorriso.

"Oh, basta sparlare," dice Yugi, intromettendosi con un'aria seccata.

"Si, France, te ne vai?" dico scherzando. Lo so che sta solo cercando di fare il duro.

"Mado, ste femmine," dice Yugi, sbuffando e dandomi un colpetto sul braccio. "Mi fate diventare matto."

Sorrido mentre lo guardo tornare al forno a legna, dove Artie sta cercando di capirne il funzionamento con Neri.

Lei resta.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora