~12.

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Andai al piano di sopra e man mano che mi avvicinavo alla porta di Dylan la musica era sempre più forte. Mi chiedo come faccia a star rinchiuso qui dentro con questo braccando, che non diventi sordo non ci credo.

Andai in camera mia e decisi di guardare un po' dentro all'armadio per decidere cosa mettere.

Optai per dei leggins neri e una maglia verde lunga dietro e un po' corta davanti e come scarpe senza pensarci tanto decisi gli anfibi.

Guardai l'ora e segnava le 5:37 p.m. ancora ho molto tempo per prepararmi ma decisi di iniziare comunque, c'è caso che poi con la mia calma arrivino le 8 in un attimo e non voglio far aspettare Cody, sarebbe irrispettoso nei suoi confronti.

Decisi di andarmi a fare una bella doccia, di nuovo, ne sentivo proprio il bisogno, mi spogliai ed entrai dentro. Mi ci volle un po' nel regolare la temperatura come la volevo io e quando ci riuscì entrai completamente sotto al getto d'acqua.

Mi bagnai i capelli, li avevo fatti davvero lunghi e mi piacevano un sacco. Presi lo shampoo e mi massaggiai la testa delicatamente per poi risciacquarli.

Poi presi il bagno schiuma al caffè, che adoro da impazzire, e mi insaponai tutto il corpo. Centimetro per centimetro. L'odore di caffè invase le mie narici ed era così rilassante. Si a me il caffè rilassa, c'è chi lo prende per stare sveglio mentre a me fa l'effetto contrario.

Una volta finito uscì dalla doccia e avvolsi il corpo in un asciugamano e i capelli in altro.

Uscì tranquillamente dal bagno con la testa fra le nuvole. Mi ero completamente dimenticata che non ero sola in casa ma me ne ricordai quando andai a sbattere contro qualcuno.

"Ma che caz.."-le parole mi morirono in bocca per l'imbarazzo che stavo provando in quel momento. Avevo davanti a me Dylan che scrutava dall'alto verso il basso. Strinsi al mio corpo l'asciugamano.

"S..scusami tanto."-entrai in camera mia di corsa senza alzare lo sguardo.

Richiusi la porta alle mia spalle e mi sentì avvampare. Non ero mai stata così in imbarazzo in vita mia. Avrei tanto voluto scavarmi una buca e finirci dentro.

Andai subito verso il letto dove avevo posizionato i vestiti e mi vestì in fretta e in furia.

Lanciai un'occhiata veloce all'orologio. Erano le 6:55 p.m.

"Porca puttana!"-dissi legando i lacci degli anfibi. Dovevo ancora asciugarmi i capelli e truccarmi. Farò ritardo sicuramente. I miei capelli non si sciupano in cinque minuti e per truccarmi.. ODDIO, non c'è la farò mai.

Subito attacco il phon ad una presa libera che avevo in camera, mi misi a testa in giù e iniziai ad asciugarmeli.

Mentre mi asciugavo i capelli ripensai all'enorme figura di merda che avevo fatto poco fa con Dylan. Ma dove avevo la testa mentre uscivo dal bagno? Pensavo di essere a casa mia. Che cogliona!

Dopo bene 11 minuti contati grazie all'orologio, avevo finito di sistemarmi i capelli e per una volta tanto erano venuti come li volevo io.

Adesso dovevo solo truccarmi ma il mio beauty era in bagno. Uscì dalla camera e andai dritta in bagno senza chiudere la porta, mi passi un po' di fondotinta per coprire qualche brufolo che è spuntato dal nulla. Segno che il ciclo è vicino. Mi passai la matita sopra agli occhi è un po' di lucida labbra. Non volevo strafare, dopo tutto era un'uscita tra amici.

Risistemai tutti dentro al beauty e uscì dal bagno, scesi le scale di corsa e per poco non cadevo a bocca avanti. Una figura di merda basta per oggi, meglio non farne altre.

Quando scesi tutte le scale notai Dylan spaparacchiato sul divano che mangiava dei biscotti e mi scrutava.

Lo fissai anche io senza dire niente poi lui distolse lo sguardo e tornó guardare la TV. Andai verso l'attaccapanni presi il giacchetto e la borsa e controllai di averci tutto dentro. Li presi in mano e li sistemai sopra ad una delle poltrone lì presenti.

Dylan tornó a guardarmi senza dire niente, il che mi dava molto sui nervi e alla fine sbottai.

"Mi dici che cosa vuoi?"-disse guardandolo dritto negli occhi posizionando, poi, le mie mani sui fianchi.

Lui fece spallucce ma continuò a fissarmi mentre masticava un biscotto con un sorrisetto furbo stampato in viso.

Pregai che un biscotto gli andasse di traverso almeno si sarebbe tolto quel cazzo di sorrisetto.

"La smetti? Mi dai fastidio!"-sbuffai.

"Lo so."-disse addentando un altro biscotto.

Lo fa apposta. È tutto chiaro ora.

"Ma dove vai sta sera?"-mi chiese infine.

"Non sono affari che ti riguardano."-dissi incrociando le braccia al petto mantenendo lo sguardo visivo.

"Era solo per curiosità.."-fecce di nuovo spallucce.

"Piantala!"-dissi esasperata dal suo comportamento.

"Di fare cosa?"-disse alzando un sopracciglio.

"Di fingere che ti importi qualcosa di me.. So che non mi sopporti, ma tranquillo la cosa è reciproca."-dissi controllando l'orologio.

Erano le 7:30 p.m. solo mezz'ora e potrò finalmente uscire di qui. L'aria si sta facendo pesante.

"Aspetti qualcuno?"-chiese curioso.

"Si, Cody."-dissi sorridendo. So che gli dà fastidio per quello che è successo fra di loro.

La sua espressione cambiò radicalmente.

"Esci con Cody?"-disse alzandosi dal divano venendo verso di me.

"Si problemi?"-dissi sfidandolo.

Era vicinissimo a me.

"Nessun problema, perché tu questa sera non uscirai da nessuna parte, sopratutto con lui."-disse.

"Che cosa?"-urlai nervosa.-"Non sei nessuno per dirmi cosa fare e cosa no e se io voglio uscire con Cody ci esco, anche senza il tuo permesso. Non sei mio padre, non sei nessuno!"-dissi arrabbiata. Presi la mia roba sopra la pietra e feci per voltarmi ma lui mi bloccò per il polso.

"Tu non esci con lui."-disse scandendo le parole e aumentando la pressione della stretta attorno al mio polso.

Mi sta facendo male.

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Ecco qua un altro capitolo :)
Vi pregoooo *si mette in ginocchio* ditemi che cosa ne pensate, ditemi se vale la pena che la continui, sennò lascio perdere tutto..

My StepBrother.  // Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora