My StepBrother. // Dylan O'Brien

~88.

Sentì un ticchettio provenire da fuori, come se delle chiavi sbattessero fra loro e le sentivo sempre più vicino.

Io e Dylan non avevano smesso di baciarci, era come se quel bacio ci stesse dando da vivere, come se fosse un modo di scambiarci l'ossigeno.

Poi sentì un rumore provenire dalla porta. Qualcuno stava rientrando!

Staccai violentemente e velocemente Dylan da me, mi tirai su a sedere e mi sistemai la maglia, appena in tempo che la porta si aprì rilevando mio fratello.

Dylan mi guardò spaesato, forse lui non si era reso conto di niente, lo capisco dalla sua espressione.

"Ehm.. ciao ragazzi?!"-disse mio fratello guardandoci con una faccia a punto interrogativo.

"Ciao Chri.."-mi lasciai andare sul divano, portando un braccio sugli occhi e una mano sul petto per cercare di stabilizzare i battiti del mio cuore.

Questo sì che può essere considerato un infarto.

"Ho interrotto qualcosa per caso?"-disse dirigendosi verso la cucina nel frattempo.

"Ehm.."-Dylan tossii.-"No, no non hai interrotto niente.."-si grattò la testa imbarazzato.

"Ah no? Perché a giudicare dalla vostra espressione e dal rossore che avete in viso entrambi.. Io non lo considererei niente.."

"Chri non stavamo facendo niente di male.."-mi tirai su per guardare mio fratello che si gustava un bicchiere di succo d'arancia.

"Okay, ma vorrei ricordarvi che esistono le camere da letto per fare... per fare cose, ecco!"-disse per poi bere un sorso del succo.

"Grazie del consiglio.."-disse Dylan imbarazzato come non mai. Mi venne da ridere vendendolo in quello stato ma cercai di trattenermi.

"Ah un'ultima cosa!.."-mio fratello si avvicinò a noi, mise una mano nelle tasche posteriori dei pantaloni tirando fuori il borsello. Lo aprì e iniziò a cercare qualcosa.

Io e Dylan ci scambiammo uno sguardo interrogativo, non capivamo cosa volesse.

Poi mio fratello tirò fuori dal borsello una bustina azzurra, non riuscì a capire che cosa era finché non la diede in mano a Dylan.

"Questo può tornare più utile a voi che a me, dato che sono single. Perciò tienilo, ma ricorda che io non sono un distributore di preservativi, questo è l'unico che ti darò.."-disse Christian per poi dileguarsi in camera sua.

In salotto piombò il silenzio, molto imbarazzante.
Dylan fissava quel preservativo senza dire una parola e io lo stesso.

Poi, contemporaneamente, i nostri sguardi si incrociarono.

"Ehm.."-dicemmo insieme con le guance che andavano a fuoco.

"Io devo.. devo leggermi un po' di capitoli di storia.. sennó non farò mai in tempo.."-dissi alzandomi dal divano.

"Si.. ehm si.. pure io devo.. insomma.. leggere.."-si alzò dal divano pure Dylan.

Mi sentivo in un tremendo imbarazzo. Mai provato una cosa del genere così forte.

Forse perché se mio fratello non fosse rientrato io e Dylan.. ma non credo..

Avevamo detto entrambi che dovevamo 'leggere' qualcosa, ma nessuno dei due si muoveva.

"Perché è così imbarazzante?"-mi chiese Dylan guardando il preservativo che teneva ancora in mano.

"Non me lo spiegare.. forse perché c'è lo ha dato mio fratello di sedici anni? Forse perché se lui non fosse rientrato io e te a quest'ora staremmo già facendo l'amore.."-mi bloccai sentendo un caldo tremendo invadermi il viso.