~43.

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Che mi metto?
Che mi metto?
CHE CAZZO MI METTO?!

Non so veramente dove sbattere la testa, camera mia adesso sembra uno scenario di guerra.

Ci sono vestiti su vestiti sparsi per la camera, sopra al letto, alla scrivania, alla sedia, in terra.. insomma OVUNQUE.

Non voglio esagerare, insomma è una semplice uscita con Dylan, segreta.
Non voglio essere né troppo elegante, né troppo sportiva.

Poi ho talmente tanta di quella roba, di quei vestiti che alla fine metto sempre quelli e mi sono stancata, tanta roba ma alla fine non ho niente.

Mi buttai sul letto ormai esausta dal continuare a cercare invano qualcosa da mettere. Ma di certo non posso uscire in pigiama così come sono adesso.

Sì perché dopo aver mangiato quelle due belle fette di pane, mi sono messa il pigiama e ho fatto una bella dormita di un ora e mezza. Poi sono scesa a mangiare vestita così, ormai non mi importava nulla.

Mi tirai su dal letto, andando verso il bagno.. Sentivo il bisogno di farmi una doccia, magari sotto al getto d'acqua mi verrà qualche idea su cosa mettere.

Mi spogliai e prima di entrare regolai l'acqua e subito trovai la giusta temperatura.
Mi sono legata i capelli in coda fatta, a dir poco, male ma pazienza.

Mi insaponai centimetro per centimetro, e poi mi sciacquai.

Uscì dalla doccia mettendomi attorno al corpo un asciugamano iniziando ad asciugarmi.

Ne approfittai anche per lavarmi i denti, non so se succede anche a voi ma quando lo faccio e mi guardo allo specchio spesso faccio facce a dir poco orribili, sono smorfie, arriccio il naso, le labbra.. Insomma ecco come mi diverto quando mi lavo i denti.

Mi truccai anche ma non esageratamente, non volevo assomigliare ad una bambola di porcellana.

Aprì la porta del bagno prima di uscire e sbirciare fuori se c'era qualcuno, quando mi ricorderò che in questa casa non ci sono solo io e mia madre? Sono quasi tre settimane che stiamo qui è ancora non ho capito nulla.

Sgattaloiai fuori dal bagno come un ladro, in punta di piedi per poi fiondarmi in camera mia.

Andai subito verso l'armadio a prendere dell'intimo.

Poi sbirciai di nuovo dentro all'armadio.
Chiusi gli occhi e andai a tastare i vestiti al suo interno per poi afferrarne uno a caso, lascio che sia il destino a guidarmi.

Quando aprì gli occhi notai che avevo preso dei jeans neri a sigaretta un po' strappati sul ginocchio. Possono andare.

Feci, poi, le stesse azioni di prima per cercare una maglia decente. Ne afferrai una e quando aprì gli occhi di nuovo avevo fra le mani una maglia grigia a maniche lunghe, con lo scollo a V e con un teschio nero davanti con un fiore in bocca.

La fissai a lungo un po' incerta se metterla o no, poi feci spallucce e la indossai, così come i jeans.

Mi fissai allo specchio e per sta sera va bene così, magari ci abbinerò una giacca per essere un po' meno sportiva.

Ma in fondo non so nemmeno dove mi porterà Dylan, non glielo ho nemmeno chiesto.

Mi sistemai anche i capelli, in qualche modo.

Presi la borsa insieme ad una giacca e scesi di sotto andando direttamente in cucina dove mia madre era lì che lavava i piatti insieme a Patrik.

"Mamma.."-la chiamai per più schiarirmi la voce.

My StepBrother.  // Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora