Per favore, leggete la parte in neretto, grazie infinite! 💕
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Benché fosse gennaio fuori si stava veramente bene. Non c'era tutto quel gelo polare. Con una semplice giacca si stava come dei re.
"Aah, ariaaa!"-dissi ispirando a pieni polmoni.
"Eh già, ci voleva proprio.. Guarda Ale, andiamo a sederci su quella panchina, ti va?"
"Assolutamente si, i miei piedi dentro a queste scarpe stanno implorano pietà.."-dissi con una faccia dolorante.
"Non capisco perché voi ragazze vi ostinate così tanto a mettere i tacchi se poi vi fanno male.."-disse ridendo. Intanto ci avvicinavamo alla panchina.
"Era per un'occasione importante e bisognava essere eleganti e i tacchi sono il massimo dell'eleganza femminile, quindi.."-dissi per poi accomodarmi sulla panchina.
"Aaah, pace!"-disse Dylan stravaccandosi sulla panchina.
"Ma un po' di decenza Dyl? Eh? Dove l'hai messa? Mi sembri un barbone!"-dissi prendendolo in giro.
"È stata una giornata stressante e ancora non è finita..."-sospirò.
"Già.."-piombò il silenzio per diversi minuti. Tutti e due eravamo sommersi dai pensieri.
"Sai.. mi ha fatto molto male litigare con te questa mattina.. Ma ehi, hai fatto una scenata e io le scenate non le sopporto.."
"Guarda che hai sbagliato anche tu, non ti doveva passare nemmeno per l'anticamera del cervello di fare un gesto simile.. Se qualcuno ci avesse visto sarebbe finita malissimo."
"Okay, ma non c'era bisogno di reagire in quel modo.."-puntualizzò con fare superiore.
Quel suo atteggiamento iniziò a darmi sui nervi.
"Sentì Dylan avevo già mille preoccupazioni per la testa e quel tuo gesto è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.."
"Potevi benissimo dirmelo con tranquillità.."
Non so se mi sbaglio, ma mi sembra che stiamo avendo una piccola discussione.
Di nuovo."Te l'ho detto: non ero tranquilla. Volevi che dal nulla, iniziassi a prenderti a schiaffi?"
"Beh, lo avrei preferito."-disse serio.
Mi sembra tutto un paradosso. Litighiamo, facciamo pace per poi litigare di nuovo.
"Dylan basta veramente.. Non ce la faccio più.. Sono stata male anche io questa mattina non ci credi? Era tornato tutto apposto e ora? Litigano di nuovo?"-sbuffai.
Sto per crollare, lo sento.
"Stiamo solo parlando."
"Si, ma tu alzi un po' troppo la voce."
"È il mio tono, che ci posso fare?"
"Ecco vedi?! È questo di cui stavo parlando."-ero in una piena crisi di nervi.
Mi portai le mani alla testa iniziando a scuoterla.Poi ad un tratto Dylan mi tirò verso di lui stringendomi forte.
"E ora?!?"-chiesi.
"Ti stavo prendendo in giro? Non lo avevi capito?"-disse ridendo.
Mi staccai da lui velocemente fissandolo con occhi assassini.
"Tu sei un fortuitissimo stronzo!"-dissi iniziando a dargli delle piccole botte su tutto il corpo mentre lui continuava a ridere.-"Non fare mai.. più.. una.. cosa del... genere.. Chiaro?"-dissi dandogli un botta dietro alla testa.
"Va bene, va bene! Ma eri troppo bella, sei stupenda quando ti arrabbi!"
"Ripeto: sei uno stronzo!"-dissi incrociando le braccia al petto e facendo una faccia offesa.
"Oh piccola lei, adesso si è offesa.."-disse per poi punzecchiarmi lungo i fianchi.
Iniziai a sobbalzare a destra e a sinistra pur di sottraendomi dalla sua morsa mortale.
"Okay, adesso piantala!"-dissi incominciando a ridere.
Poi iniziai a smettere piano, piano e cominciammo a guardarci negli occhi."Sei così bella.."-disse accarezzandomi il viso.
"Smettila, non è vero!"-abbassai lo sguardo.
"Oh, si che è vero! Ecco, guardati, sei arrossita!"
"Ma taci.."-sorrisi di nascosto.
"Il fatto è che hai degli occhi che.."-alzai lo sguardo guardandolo in modo strano.-"che.. Dio. Mi lasciano con il fiato sospeso.. ogni volta che li guardo, o l'incrocio anche per sbaglio. Hai uno sguardo profondo, quasi magnetico su di me.. Mi manca il respiro ogni volta che ti guardo, i nostri occhi quando si incontrano creano una sorta di magia.. elettrizzante. I tuoi occhi.. Sono grandi, verdi con delle sfumature marroni e raccontano tante cose di te.."
"Ah si? Del tipo? Cosa raccontano?"-mi accomodai meglio sulla panchina in modo da fissarlo bene.
"Dicono che sei una ragazza forte, abbastanza forte per aver superato tante di quelle cose nella sua vita. Dicono che non ti fidi subito delle persone, fai molta fatica a lasciarti andare con chi non conosci anche se non sembra il più delle volte.. I tuoi occhi osservano tutto, tutto nei mini particolari, non gli sfugge mai niente. Raccontano la persona che eri e quella che sei diventata. La ragazza invincibile."
Rimasi in silenzio, completamente assorta dalle parole che uscivano dalla sua bocca.
"Ma poi.. Vogliamo parlare della tua bocca?! Le tue labbra.. Cristo le tue labbra!"-guardó verso l'alto sorridendo.-"Sono così belle! Nè troppo piccole ne troppo grandi.. Sono giuste. Tu sei giusta! Non sai quante volte trattengo me stesso da strapparti un bacio.. Ogni minuto, ogni secondo di ogni santissimo giorno vorrei baciarti.."-disse fissando, infine, intensamente le mie labbra.
"Ah, quindi ti trattieni dal baciarmi, eh?"-lo punzecchiai.
"Mica solo da quello. Mi trattengo di riempirti di morsi, di mangiarti il collo con le mie labbra, di stringerti la mano mentre per strada passeggiamo, di dirti che ti a.. ehm.."-smise di parlare. Iniziò a fare dei piccoli versi, come se gli fosse preso una specie di tosse improvvisa.
Il mio cuore perse un battito. Per poi ripartire alla velocità della luce..
Ho sentito bene?! O è di nuovo tutto frutto della mia immaginazione?!Notai Dylan arrossire, cosa rara per lui. Era chiaramente in imbarazzo. Forse dovrei dire qualcosa ma sembra che mi sia scordata anche di come si respiri.
"Io.. cioè volevo dire che.."-si stava infrenando con le sue stesse parole. Vorrei aiutarlo ma rimango a fissarlo in sielenzio con una faccia da ebete.-"Volevo dirti che.. che tu sei diventata il mio tutto.. Lo so che è scontato ma.. È che tu sei... Cazzo. Tu sei una dipendenza, io dipendo da te e dal tuo sorriso. E sei... Sei il bacio che aspetto da mesi. Sei i capelli che vorrei accarezzare. Sei le mani piccole e pallide che vorrei stringere e riscaldare... Sei.. sei l'amore che aspetto da una vita."-disse fissandomi dritta negli occhi.
Rimasi stregata da tutto di lui. Dal modo in cui mi guardava, dal modo in cui mi sorrideva, dal modo in cui parlava.. Lui, con quei suoi occhi è in grado di leggerti dentro, è in grado di leggerti l'anima.
In quei suoi occhi marroni io ci vedo il mare.
"Dylan.."-sorrisi come non avevo mai sorriso. Ma il suo nome dalla mia bocca uscì in modo lieve, sussurrato quasi che non si sentiva.
"Si..?"-mi guardò con occhi stracolmi di amore.
"Io.. io.."-iniziarono a mancarmi le parole.
Coraggio, è il momento giusto.
Puoi farcela Alexis!---
Come già vi avevo avvisato questa storia è quasi giunta al termine, infatti il prossimo capitolo sarà l'ultimo.. Volevo arrivare almeno a 100 ma sento che non c'è la farò..
Non so di preciso quando lo pubblicherò, vorrei che fosse particolare o qualcosa del genere..
Spero che comunque questo capitolo vi piaccia, fatemelo sapere, grazie!
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My StepBrother. // Dylan O'Brien
أدب المراهقينUn ragazzo e una ragazza costretti a diventare una specie di fratelli. Litigano ogni santo giorno, ma con il passare del tempo l'affetto si crea, diventano amici.. o forse qualcosa di più. Alexis Grey e Dylan O'Brien. Cover by @onedxsweet I comport...