~93.

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"Dove vai?"-Dylan mi bloccó per il polso mentre mi dirigevo verso Liam.

"Vado un attimo a parlare con Liam.."-fui sincera con lui. Mi sembra anche giusto.
La sincerità è uno dei pilastri ai quali mi aggrappo quasi sempre. Perché dove c'è sincerità c'è fiducia. E ho anche capito che la fiducia è come un vetro. Una volta rotta, non importa con quanta cura farai combaciare nuovamente i pezzi, tu continuerai a vedere le crepe.

E non voglio che questo succeda fra me e Dylan.

"Cosa? No! Non voglio! Dopo tutto quello che ti ha fatto tu hai anche il coraggio di dargli una seconda possibilità?"-era arrabbiato e aveva ragione.

Ma come ha detto Holland, che se ho dato una possibilità a lei forse dovrei darla anche a Liam.

Poggiai la mia mano sopra a quella di Dylan, guardandolo negli occhi.

"Dyl, tranquillo. So quello che faccio e so quello che voglio fare. Ho dato una seconda possibilità ad Holland, perché non posso darla anche lui?"

Dylan mi fissó negli occhi per minuti che sembravano interminabili. Leggevo tutta la sua preoccupazione nei miei confronti, aveva paura che soffrissi di nuovo a causa di Liam.

"Hai ragione.. ma ricordati che io sono e qui e ti osservo! Se vedo qualcosa che non mi piace, interverrò, sappilo!"

"Wow! Metti quasi paura!"-lo presi in giro.

"Alexis, dico davvero!"

"Tranquillo!"-gli stampai un bacio sulla guancia prima di allontanarmi. Mi allontanai lentamente da lui, parlandogli con gli occhi, sperando che capisse di dover stare tranquillo.

Man mano che mi avvicinavo a Liam, lui non faceva altro che guardarsi intorno. Forse non pensava che stia andando verso di lui. Sorseggiava dal bicchiere e ogni tanto mi guardava.

"Ehi."-esclamai quando fui davanti a lui. Si guardò intorno spaesato.-"Dico a te, Liam."-aggiunsi.

"A.. a me?"-disse intimorito.

"Quanti altri Liam ci sono nei dintorni? Io conosco solo a te e tranquillo, non ti mangerò, sono già piena."-una punta di sarcasmo non fa mai male a nessuno.

"Oh.. okay.. come.. come stai?"-mi chiese mentre cercava in tutti i modi di non incrociare il mio sguardo.

"Io bene, alla grande direi e tu?"-chiesi per educazione.

"Ale.. senti io.. mi dispiace."-abbassò definitivamente lo sguardo.
Poggiai una mano sulla sua spalla.

"Liam, alza lo sguardo e dimmelo guardandomi negli occhi."-non so da dove tirai fuori questa arroganza ma uscì e basta. Liam seguì il mio consiglio/ordine.

"Mi dispiace."-mi fissò dritto negli occhi. Notai difficilmente un leggero luccichio nei suoi. Però dall'espressione del suo viso si vedeva che era veramente dispiaciuto.-"Ero molto arrabbiato con te e so che questo non giustifica per niente il mio comportamento.. Ho detto tutto ad Holland, ho detto tutto di quello che tu mi avevi detto di non dire.. Sono stato veramente uno stronzo ma a volte la rabbia e la delusione non mi fa ragionare per il verso giusto e mi porta a fare questi errori.. Tu sai che ho dei problemi nel gestire la rabbia e invece di sfogarmi come ho sempre fatto, dando pugni di qua e di là ho fatto la cosa peggiore.. Ho tradito la tua fiducia.. So che ti ho deluso veramente tanto e so anche di non meritarmi il tuo perdono.. Lo capisco ma ormai il danno l'ho fatto e non posso più tornare indietro.. Mi dispiace davvero tanto di averti deluso.. Sono un buono a nulla.."-strizzò il bicchiere gettandolo a terra con rabbia. Mi diede le spalle e si poggiò al muro con la testa e con i pugni chiusi.

My StepBrother.  // Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora