~95.

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Fin da bambina mi sono sempre immaginata come sarà il mio matrimonio.
Ho sempre immaginato che sarebbe stato mio padre ad accompagnarmi all'altare, che nel mentre percorriamo la navata, verso l'altare, lui mi stringe a se e che prima di lasciarmi mi lascia un tenero bacio sulla fronte.

Ho sempre immaginato l'abito da sposa che vorrei. Come quello di una principessa, non necessariamente bianco, mi andrebbe bene anche un bianco cenere, un bianco fumè, con il corpetto di pizzo e con la gonna grande. Insomma, proprio come una principessa.

Ho immaginato le lacrime una volta pronunciato il 'Si, lo voglio.' Lo scambio delle fedi dove ci sarà inciso il mio nome e quello del mio sposo.

Ho immaginato il ricevimento, pieno di amici fedeli e felici per la mia scelta.
Ho immaginato il primo ballo dopo la cerimonia, alla festa. Io e il mio sposo che ci stringiamo e dondoliamo sul posto non sapendo nessun dei due ballare.

Ma non avrei mai immaginato di vedere mia madre risposarsi.

Ed eccomi qui, dentro una stanza della chiesa dove mia madre si sta facendo gli ultimi ritocchi. Ho le palpitazioni accellerate, sono nervosa.
Le due damigelle, oltre a me, scelte da mia madre sono due sue colleghe di lavoro con le quali ha legato fin dal primo giorno e le stanno sistemando il trucco.
Poi ecco che una volta finito, si alza va verso il suo abito da sposa, il quale era attaccato ad un armadio e lo fissa in silenzio.

Si voltò verso di me e notai che i suoi occhi luccicavano, così come il suo sorriso.

"Dai avanti Josefine, che aspetti ad indossarlo? Non ti mettere a piangere perché sennò rovinerai il trucco!"-disse una delle damigelle. Credo che si chiami Marie, ma non so sicura.

Pensavo ad altro mentre mia madre me le presentava..

Mia madre annuì freneticamente per poi prenderlo e indossarlo. Le dammo una mano a metterselo, le sistemammo il velo, la gonna insomma tutto.

C'era un grande specchio in quella stanza e una volta pronta mia madre si ammirò.

"Sei bellissima mamma!"-questa volta ero io ad avere gli occhi lucidi.
Era veramente uno spettacolo!
Si girò verso di me e mi porse la mano, l'afferrai a mi avvicinai allo specchio. Mi guardai, guardammo il nostro riflesso.
Mi si formò un groppo in gola.

"Sei magnifica Jose!"-squittì l'altra damigella.

"Sono così emozionata.. Mi sto sposando con l'uomo che più amo a questo mondo! Adesso ho tutto quello che una donna potesse desiderare.. Ho una figlia fantastica e bellissima, un figlio altrettanto, un 'quasi' marito eccezionale e un altro figlio davvero gentile.. Cosa dovrei chiedere di più?"-disse mia madre per poi stringermi a se.

Ha definito Dylan suo figlio.
Fui tentata di dirle che lui non era su figlio e che non lo sarebbe stato mai, perché non lo ha partorito lei, non lo ha portato in grembo per nove lungi mesi come ha fatto con me e mio fratello, a lei Dylan non appartiene per niente.
Non hanno lo stesso dna. Non sarà mai suo figlio.

Ma lo tenni tutto per me. Sto provando una sensazione di rabbia esplosiva. Sento che sto per esplodere dalla troppa tensione.

"Scusami un attimo devo prendere una boccata d'aria.."-dissi distaccata.

"Tesoro tutto bene?"-mi chiese mia madre preoccupata.

"Si, mamma tranquilla.."-dissi prima di uscire.

Uscì dalla chiesa e ispirai a pieni polmoni.
'Alexis calmati, calmati! Non crollare adesso!' mi ripetevo tra me e me.
Non posso lasciarmi andare così all'emozioni, sopratutto oggi.
Dovrei provare emozioni spensierate, felici invece quello che provo è che vorrei spaccare tutto, tutto quello che mi capita sotto tiro.

Iniziai a girovagare a destra e sinistra fuori dalla chiesa, ero l'unica lo fuori, gli invitati erano già tutti dentro. Pronti per assistere alla cerimonia.
Mi portai una mano al viso, sulla fronte. Chiusi gli occhi ispirando forte.

"Alexis..?"

Mi girai. La sua voce la riconoscerei anche tra migliaia.

"Dylan.."

"Che succede? Che ci fai qui fuori?"

"Beh.. potrei farti la stessa domanda.."-sdrammatizzai forzando un sorriso.

"Devo andare a prendere una cosa in macchina.. La tua scusa quale è?"

"Aria.. avevo bisogno d'aria. Si muore in quella camera."-enfatizzai con la mano sventolandomela davanti al viso.

"Non ti credo."-disse serio.-"Sembri.. non so.. nervosa?"

"Macché!"-risposi subito.-"Sono emozionata.. Tra poco mia madre si sposa.. Sarà un giorno bellissimo!"-credo che Dylan notò la punta di sarcasmo nella mia voce.

Si avvicinò a me con passo lento, poggiò una mano sul mio viso e l'altra sul mio fianco.

"Sei bellissima!"-disse per poi avvicinarsi.

Mi scansai.

"Dylan! Ma cosa fai?! Sei impazzito?"-mi avventai contro di lui.

"Ma che ti prende?"

"Ti sembra il caso di fare un verso del genere? E se ci vedesse qualcuno?"

"Ma se sono tutti dentro!"-rise.

"E se qualcuno uscisse?! Bella figura che faremmo! Due futuri fratelli che si baciano al matrimonio dei loro genitori.. Bello scandalo e affanculo il matrimonio! È questo che vuoi?"-tutta la frustrazione che provavo la versai su di lui.

Questo non se lo meritava.

"Ale, calmati ti prego!"

"Non mi dire di stare calma perché mi fai innervosire anche di più! Faresti meglio a stare zitto e a lasciarmi in pace oggi. Meno stiamo vicini meglio è! Non voglio dare spettacolo!"-continuai. Avrei continuato per ore, nessuno mi avrebbe fermato.

"Io.. io non ti capisco.."-il suo tono di voce era triste.

"Non c'è niente da capire Dylan. È già tutto chiaro."

"Ma cosa è che ti ha fatto cambiare idea così? Da un momento all'altro poi.."-non riusciva a capire e sinceramente nemmeno io lo volevo sapere con esattezza.-"Ieri sera era tutto perfetto.. Mentre adesso sta andando tutto a puttane.. Che cosa ti prende?"-iniziava ad arrabbiarsi anche lui.

"Mia madre si sta per sposare con tuo padre. Tra pochi minuti pronunceranno il 'Sì, lo voglio!' davanti a cinquanta testimoni. Siamo una famiglia e in una famiglia non dovrebbero esserci segreti ma noi invece ne stiamo nascondendo uno più grande di noi. Tu per mia madre sei come un figlio. Forse per te lei non sarà mai una madre dato che tu già ce ne hai una, così come per me Patrick non sarà mai un padre.. Ma per loro è diverso.
Loro.."

"Okay. Basta così. Le mie orecchie ne hanno sentite abbastanza per oggi. Tra poco inizia il matrimonio e devo andare a prendere una cosa in macchina per poi tornare dentro e supportare mio padre. Spero che tu faccia altrettanto per tua madre e che per una volta tu non sia egoista. Oggi è il loro giorno, non il giorno di Alexis Grey."-disse infuriato per poi andare verso la macchina e tornare dentro senza degnarmi di uno sguardo.

Mi aveva lasciata lì, da sola.

Ho combinato un bel casino.

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Chi vuole, insieme a me, prendere a sprangate in faccia Alexis?! 😂
Scusatemi se vi ho fatto aspettare.. Comunque spero che vi piaccia!

My StepBrother.  // Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora