My StepBrother. // Dylan O'Brien

~25.

Mi girai per l'ennesima volta nel letto per quella notte. Ero a pancia in su questa volta stesa nel letto.
Non riesco a prendere sonno dopo quello che è successo in cucina.

È stato tutto così veloce.

Dylan mi ha baciata.
Mi ha baciata.
Le sue labbra, morbide.
Le sue mani attorno ai miei fianchi, un tocco che trasmise energia e desiderio.

Sentì il battito del cuore pulsare sulle punte delle dita, lo stomaco più leggero e i polmoni si riempiono e si svuotano come se avessi corso migliaia di chilometri.

Solo al pensiero di quel bacio. Di quel contatto.

Cosa mi stava succedendo? Non ho provato le stesse cose quando mi ha baciato Cody.

Lanciai una veloce occhiata alla sveglia.
Segnava le 5:11 a.m. e io ancora non avevo dormito per niente.

Dopo quel contatto Dylan si allontanò da me e andò in camera sua, lasciandomi li, da sola in cucina ad analizzare cosa era appena successo.

Non posso ancora crederci.
Cosa dovrei fare ora? Quando lo rivedo? Viviamo nella stessa casa ed evitarlo sarebbe quasi impossibile.

Dovrei parlarci di questo? Ma cosa gli dico?

Sbuffai e mi alzai dal letto. Ormai il sonno non c'è più e dalla mia finestra si vedeva ancora il buio.

Andai verso la porta e l'aprì delicatamente per non svegliare nessuno.

Scesi di sotto e andai verso la cucina, in quel mentre che valcai la soglia dei flashback mi apparirono davanti agli occhi, i flashback del bacio mi tornarono alla mente e mi bloccai.

Scossi la testa per cacciare via quelle immagini davanti ai miei occhi. Andai verso la mensola, l'aprì e presi un bicchiere e ci versai dentro un po' d'acqua.

Avevo la gola tremendamente secca.

Sospirai una volta finito e lo poggiai nel lavandino il bicchiere ormai vuoto.
Andai verso il divano e mi stesi sopra.

Rimasi a fissare il soffitto, anche se era buio riuscivo ad intravedere il lampadario.
Chiusi gli occhi leggermente ma il sonno, ebbe la meglio su di me.

Venni svegliata da qualcuno mi scuoteva leggermente.
Aprì gli occhi e davanti a me trovai Dylan.
Rimasi paralizzata ad averlo davanti che mi sorrideva dolcemente.

"Perché hai dormito sul divano?"-mi chiese restando accovacciato.

Non risposi. In quel momento non mi venivano le parole adatte per dirgli nulla.

Il mio sguardo cadde sulle sue labbra e la voglia di sentirle, anche solo per un momento, appoggiate delicatamente sulle mie aumentava secondo dopo secondo.

"Il gatto ti ha mangiato la lingua?"-disse per poi ridere.

"N..no"-dissi distogliendo lo sguardo dalle sue labbra.

Lui si tirò su andando verso la cucina.
Ripresi a respirare normalmente, non mi ero accorta di aver trattenuto il fiato.

Questa situazione non va affatto bene.
Mi tirai su dal divano, mettendomi a sedere. Dylan tornó in salotto e si sedette sul divano prendendo poi il telecomando accendendo la TV.

"Che ore sono?"-chiesi per poi sbadigliare.

"Le 9."-disse non distogliendo lo sguardo dalla TV.

Avevo dormito almeno 4 ore perlomeno, ma continuavo a sentire i miei occhi tremendamente pesi.

Mi portai le gambe vicino al busto e poggiai il viso sopra ai ginocchi, sospirando.

"Tutto bene?"-mi chiese Dylan voltandosi.

Annuì anche se niente andava bene.
Dylan sembrò crederci dato che tornó a guardare la TV come niente fosse.
Come se qual bacio di ieri sera, un semplice contatto che ha provocato in me una miriade di emozioni, per lui non avesse contato niente.

Come fa a comportarsi così tranquillamente?

Lo fissai e vidi il livido sul suo zigomo, il labbro ancora graffiato aveva iniziato a fare una leggera crosta.

"Dylan.."-disse per poi fermarmi quando si voltò a guardarmi.

"Che c'è?"-chiese tranquillamente.

"C..come stai? Intendo delle ferite.."-dissi abbassando lo sguardo, non riuscivo a reggere il suo.

"Bene, mi fa un po' male la guancia quando chiudo gli occhi ma sopporto.."-lo guardai.

"Posso farti un'altra domanda?"-la mia bocca parlò senza che io potessi controllarla.

"Dimmi pure.."-disse sorridendomi.

"Perché mi hai baciata?"-dissi di nuovo senza controllo.

Abbassò lo sguardo e si guardò le mani per poi rialzarlo verso la TV.

"Mi andava di farlo, in più avevo bevuto qualche goccino di troppo ieri sera e non capivo bene cosa stavo facendo.. Ma dimenticalo, okay?"-disse posando lo sguardo su di me all'ultimo.

Come posso dimenticarlo? Non posso, semplice. Non mi sono mai sentita in quel modo, l'emozioni che ho provato erano così forte ed intense.

Alzai lo sguardo, e notai che mi guardava apprensivo.

"Okay.."-dissi solamente.

Senza che potessi rendermene conto mi appisolai, scivolando di nuovo in un sonno profondo.

"Alexis sveglia.."-di nuovo QUELLA mano che mi dondola leggermente per farmi svegliare.
Aprì gli occhi e non vidi Dylan difronte a me, ma affianco.

Avevo la testa poggiata sulla sua spalla e un suo braccio mi circondava le spalle per tenermi stretta a lui.

Troppo vicino. Avvampai all'istante diventando lo stesso colore di un peperone rosso.

"Scusami mi sono addormentata.."-dissi staccandomi da lui. Guardai in basso e notai di avere una coperta sulle mie gambe.

"Tranquilla, non preoccuparti.. Ero utile come cuscino almeno?"-disse ridendo.

Sorrisi e annuì imbarazzata.

"Ehi ragazzi, buongiorno, già svegli?"-disse mia madre uscendo dalla camera insieme a Patrik.

Lanciai un occhiata veloce all'orologio e notai che erano le 11 e mezza.

Non fecero nessuna domanda su come si fosse ridotto Dylan, forse avevano intuito che era meglio non chiedere.

"Io vado a vestirmi.."-dissi alzandomi dal divano per andare in camera mia a cambiarmi.

Entrai e andai verso l'armadio. Presi un paio di leggins e una felpa bella grande.

Qualcuno bussò alla mia porta.

"Avanti.."-dissi fissando la porta insistentemente.

Essa si  aprì e apparì Dylan.

"Posso?"-mi chiese educatamente.

Annuì sorridendo mentre iniziai a mettere un po' di ordine in stanza.

Che cosa vuole adesso? Meglio non farsi strani pensieri.

---
ecco un altro capitolo, scusate del ritardo ma ora vado a vedere Teen wolf 😎