~16.

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Girammo praticamente tutta la città alla ricerca di Dylan ma di lui ancora nessuna traccia. La mia ansia stava diventando sempre più opprimente.

Non voglio pensare che Dylan abbia fatto una cavolata per una cosa del genere, non può averlo fatto veramente.

"Io direi di andare direttamente al ponte.."-propose Tyler ad Holland, la quale guidava in preda all'agitazione.

In 5 minuti arrivammo al ponte, parcheggiammo la macchina da una parte e con tutto il fiato che avevamo in corpo iniziammo ad urlare il nome di Dylan.

Niente. Silenzio assoluto.

Stavo, praticamente, in preda al l'ansia. Avrei avuto un attacco di panico da lì a poco.

"Dove cazzo può essere?"-dissi mettendomi le mani fra in capelli in preda all'agitazione.

Holland si avvicinò a me mettendomi le braccia sulle mie spalle.

"Stai tranquilla, okay? Lo troveremo!"-mi rassicurò.

"Non può essere così idiota da fare una cosa del genere, non può.."-dissi scuotendo la testa.

"Provo a richiamarlo.."-disse Tyler estraendo il cellulare dai jeans.

Pregai con tutto il cuore che rispondesse.

"Non risp.. DYLAN!"-urlò Tyler al cellulare.

Il mio cuore perse un battito.

"Amico dove sei?"-disse con gli occhi lucidi.

Si sentiva la voce di Dylan dall'altra parte del telefono.

"Okay, va bene.. Arriviamo subito, non muoverti di lì!"-disse riattaccando.

"È all'Holly's bar."-disse tirando un sospiro di sollievo e lo facemmo anche io e Holland.-"Ed è ubriaco.."-disse abbassando lo sguardo.

Bene. Da una parte.

Ci precipitammo in macchina e Holland partì.

"Io lo ammazzo!"-dissi ancora in ansia.

Finché non l'avró davanti a me non starò tranquilla.

Quel ragazzo è la mia rovina.

"Mi ha risposto solamente perché è ubriaco fradicio.. Non riusciva nemmeno a parlare, impastava tantissimo!"-ammise Tyler scuotendo la testa.

Arrivano in un baleno al famoso Holly's bar e scendemmo, altrettanto veloce dalla macchina ed entrammo dentro.

Notai subito Dylan appoggiato con la testa sopra al bancone con un bicchiere vuoto in mano.

"DYLAN!"-urlai per farmi sentire.

Alzò la testa e si guardò attorno confuso per poi guardare nella mia direzione.

Dalla sua espressione si leggeva stupore.

Mi avvicinai con passo veloce a lui è una volta che gli fui vicino lo guardai dritto negli occhi. Lui mi sorrise e aveva gli occhi semi chiusi e lucidi, segno del troppo alcool ingerito e forse causati anche da alcune lacrime.

La tentazione di dargli uno schiaffo era altissima ma quello che feci fu solamente il gesto di abbracciarlo.

Le mie braccia erano intorno a sul collo e lui rimase fermo.

"Mi hai fatto prendere uno spavento enorme.. Sei un idiota, non fare mai più una cosa del genere.. So quello che hai passato per una ragazza e avevo paura che facessi la stessa cosa di quel tempo.. Avevo veramente paura che tu facessi questa enorme cazzata, anche se le due cose sono praticamente differenti.. Dylan, mi hai fatto veramente prendere uno spavento..Ti odio per questo.. Non fare mai più una cosa del genere, mi hai capito?"-dissi tutto questo a bassa voce per farmi sentire solo e sommato da lui.

Non rispose ma le sue braccia mi circondarono i fianchi stringendomi di più a lui. Sentivo il suo respiro sul mio collo e mi fece rabbrividire.

"S..scusami tanto Alexis.. non.. non volevo farti del male.. scusami.."-disse impastando come non mai.

Mi staccai dal suo collo e misi le mie mani appoggiate sulle sue guance facendogli incontrare i suoi occhi con i miei.

Li aveva ancora più rossi e lucidi e una lacrima gli rigò la guancia ma con il pollice l'asciugai subito.

"Scuse accettate e smettila di scusarti.."-dissi sorridendo e lui ricambiò il sorriso.

Si avvicinarono anche Holland e Tyler a noi e uno per uno abbracciarono Dylan.

"Amico, mi hai fatto prendere uno spavento.."-disse Tyler poggiando si sulla spalla di Dylan tenendo una mano sul suo petto.

"Non lo fare mai più!"-disse Holland rinproverandolo ma facendo un sorriso alla fine.

Dylan annuì soltanto.

"Andiamo a casa che forse è meglio."-dissi.

Io e Tyler prendemmo un braccio per uno di Dylan mettendocelo attorno alle spalle.
Non era la prima volta che lo sorreggevo ma con Tyler era tutto più semplice.

Andammo verso casa mia, e ogni tanto mi voltavo indietro per vedere come stava Dylan e ogni volta che lo facevo lui mi sorrideva.

Una volta arrivati a casa, sempre con l'aiuto di Tyler lo portammo in camera sua e lo stendemmo sul letto.

Lo ringraziai con il cuore in mano e riaccompagnai sia lui che Holland alla porta. Se ne andarono e io corsi di nuovo in camera di Dylan per assicurarmi che stesse bene.

Entrai in camera sua e lo vidi che aveva gli occhi chiusi. Mi avvicinai a letto piano senza fare alcune rumore e mi abbassai leggermente.

Gli misi una mano sulla fronte per spostargli alcuni capelli che aveva in fronte e nel momento esatto in cui lo toccai, lui aprì gli occhi.

"Oh scusami tanto, non volevo svegliarti.."-dissi abbassando lo sguardo.

"Siediti.."-si spostò leggermente dal letto per farmi sedere, lo guardai per vedere se faceva sul serio oppure se stava scherzando.

Avevo paura che una volta messa a sedere lui mi avrebbe spinta fuori facendomi cadere per terra.

Ma notai che era serio e così mi sedetti.

Lui tentò di alzarsi ma lo bloccai.

"Meglio se stai steso.."-dissi poggiando le mani sul suo petto e accomodandolo delicatamente verso il letto.

Lui annuì. Una volta che si stese mi prese la mano e la strinse forte, ma non forte da farmi male, ma per far sì che io posso stare più vicina a lui.

Poi chiuse lentamente gli occhi tenendo ancora la mia mano stretta fra la sua.

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Ecco un capitolo dove si vede che inizia a nascere dell'effetto tra Dylan e Alexis, che ne pensate? Siate sincere e ditemi tutto quello che vi passa per la testa, se avete critiche, consigli e altro dite pure sono ben accetti :)

My StepBrother.  // Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora