Fourteen.

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La sua euforia mi coinvolge e comincio a muovermi lentamente. Benedico la scelta delle scarpe basse, altrimenti a quest'ora avrei pestato i piedi a metà delle persone attorno a me. Mi muovo goffa, continuando a ridere fino a piegarmi nel vedere come balla Davide. Ogni tanto si ferma, mi prende le mani e mi fa fare qualche piroetta, poi mi lascia di nuovo andare e mi balla attorno, in quella che sembra quasi una danza tribale.

Continuiamo così per un paio di canzoni ancora, poi sfinito mi guarda con un grosso sorriso sulle labbra.

-Beviamo?-

Al mio cenno affermativo, riacciuffa le mie mani e mi riporta verso il bancone. Di colpo l'idea di dover rivedere la barista mi agita. Non riesco a capire che rapporto può esserci tra loro due. Stanno assieme? Oppure no?

'Sicuramente stanno assieme', sbotta la mia vocina, positiva come sempre.

Una volta arrivati al bancone mi lascia di nuovo le mani, che io un pò delusa allaccio davanti allo stomaco. Lui nel frattempo si sporge sul bancone, che è un pò meno affollato di prima.

-Spritz?- mi chiede sorridente.

-Si, grazie!-

La ragazza di prima gli si avvicina, con i suoi occhi da felina e i movimenti sensuali.

'Beh, non c'è storia. Lei vince su tutti i fronti.'. Grazie, coscienza.

La guardo, studio i suoi comportamenti, imparo a memoria le sue mosse, voglio vedere cosa fa per piacere, che cosa la rende speciale. La bellezza è sicuramente una delle sue maggiori attrattive. Noto che la maggior parte dei ragazzi attorno al bancone la fissano senza ritegno, ma deve per forza esserci qualcos'altro oltre alla bellezza che funziona come una calamita per tutti quegli uomini. Sarà il fisico perfetto, saranno le mosse sensuali, quel modo di dare attenzioni a tutti ma allo stesso tempo concentrarsi su ognuno. Ogni ragazzo sembra vedere in lei la donna ideale, la perfezione. E poi c'è Davide. Lui in questo momento sembra l'unico a non essere rimasto stregato da quella ragazza. Si guarda in giro, con lo sguardo un pò annoiato. Osservo anche lui, memorizzo ogni dettaglio. Il taglio dei capelli, il modo in cui le spalle si muovono sotto la maglia. Improvvisamente si volta, e lo vedo cercare qualcuno con gli occhi. Non appena mi vede, il suo sguardo si distende e la bocca si increspa in un sorriso. Mi mima con la bocca 'Vieni qui' e mi fa cenno con la mano di avvicinarmi, quindi io, come se fossi sotto un'incantesimo, obbedisco. Mi faccio largo tra la gente che si accalca vicino al bancone, schivando i cocktail colorati e le bottiglie di birra per terra. Quando sono a un passo dal bancone, lo vedo scostarsi, come per lasciarmi il posto davanti a lui. Io titubante mi incastro e lo sento posizionarsi dietro di me, come per proteggermi.

-Non vorrei che qualcuno ti importunasse!-. Davide sussurra talmente vicino al mio orecchio che sento il suo respiro caldo lambirmi il collo. Presa alla sprovvista mi irrigidisco, e annuisco leggermente, pietrificata da quella frase. Cosa sta succedendo?

***
CONTINUA
***

Lettori! Scusate dell'assenza! Cosa ne pensate di questo capitolo? E di Davide?

-Talìa



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