Seventeen.

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Decido di aspettarla prima di chiamare il taxi, anche perchè non ho assolutamente nulla contro lei e Stefan, anzi sono la mia ancora di salvezza. Poco dopo vedo Davide uscire dal locale e guardarsi intorno. Non deve essere passato più di un minuto dal bacio, ma a me sembra passata una vita intera. Mi volto quasi subito, sperando che non mi veda. Non voglio parlargli, anche perchè non saprei cosa dirgli. Come spiegherei quello che ho provato? Non posso. Noi non ci conosciamo neanche ed io non ho nessuna voce in capitolo su di lui, quindi preferisco evitare di parlarne. Ma purtroppo ci vede benissimo, e dopo qualche istante me lo ritrovo dietro. Mi asciugo alla bell'e meglio le lacrime che mi hanno bagnato le guance.

-Ehi..-

-Si?- rispondo girandomi, stampandomi uno dei sorrisi più finti della storia sul viso.

-M..ma stai piangendo?- la sua voce prende una piega preoccupata. Sembra quasi sincera.

-N-no, mi è finito q-qualcosa nell'o-occhio..-

-Uhm..- risponde, con lo sguardo triste e aggiunge -Senti mi dispiace per quella scena, non sarebbe dovuto succedere..-

Perchè si sta scusando?

-Davide, n-non devi scusarti.. non ci conosciamo nemmeno, lascia..-

-No, ascolta mi spiace. Rebecca.. ecco, vedi, lei è la mia ex-

'Oooh, ora capisco'. Ecco perchè sembravano fatti per stare insieme.

-Senti, non importa. Non ci conosciamo. Facciamo finta di nulla, t-tu torni alla tua vita, e io torno a-alla m-mia. Tranquillo-

La piccola crepa che si era formata nel mio cuore quando li avevo visti baciarsi, in questo momento si è allargata. Ma forse è meglio così in fondo. Lui abbassa lo sguardo, mortificato. Chissà se anche lui aveva pensato a questa serata in maniera diversa.

-O-ora chiamo un taxi e vado, ok?-. Lui alza lo sguardo, in qualche maniera allarmato dalla mia frase.

-No no no no no. Rimani, ti prego.-

-Oh no, tranquillo. E poi sono un pò stanca..- mento. Probabilmente questa notte non chiuderò occhio.

-Lascia almeno che ti riporti a casa.. te lo devo. In fondo ti ho portata io qui-

-Non ce n'è bisogno, Davide, davvero. Prendo un taxi-

-Insisto. Dai, lascia che ti porti a casa. Poi ti lascerò in pace- e riabbassa lo sguardo. In questo momento sembra sinceramente dispiaciuto.

-Ok..- e lo vedo tranquillizzarsi.

La chioma bionda di Kathrine esce dal locale e la vedo cercarmi con lo sguardo. Non appena mi vede, si incammina a passo di marcia verso di noi, visibilmente arrabbiata.

-Che cosa le hai fatto?- domanda mettendosi tra di noi, rivolta a Davide. Lui si irrigidisce, colpito dal tono della domanda di Kat. Sinceramente sono molto colpita anche io, non mi aspettavo che si sarebbe arrabbiata in questo modo.

-Io..-

-No Kat, tranquilla, sono solo stanca..-

-Guarda che se la fai soffrire..- dice puntando il dito contro Davide, con fare minaccioso. Chi l'avrebbe mai detto? Kathrine mi sta in qualche modo difendendo da Davide, anche se lui, a quanto pare, non ha fatto nulla se non lasciarsi baciare dalla sua ex. Ma questa presa di posizione di Kathrine mi lusinga, mi fa sentire protetta e forte, come non mi sono mai sentita prima d'ora.



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