Twenty-eight.

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Un gatto bianco e grigio ci passa davanti, e Davide distoglie lo sguardo, un pò imbarazzato. Il momento magico è finito, ma io cerco di trattenere ancora un pò questo momento, assaporandolo il più possibile.

-Ciao, Gandalf- esclama Davide al gatto, che risponde con un miagolio compiaciuto e si avvicina. Va diretto verso la mano di Davide, che lo accarezza piano sulla testa. Il gatto poi viene da me e si sfrega sulle mie gambe, aspettandosi che io faccia come Davide. Lo gratto un pò dietro le orecchie e Gandalf mi dedica anche un miagolio dolce.

Sorrido, e lo vedo caricarsi per salirmi in braccio. Io lo lascio fare, adoro i gatti e mi sorprendo per la fiducia che questo morbido gattino mi concede.

-Devi piacergli proprio- sussurra Davide al mio orecchio, allungando la mano per accarezzare Gandalf, che ne frattempo si è acciambellato sulle mie cosce -Di solito non è così coccolone.-

-Beh, anche lui mi piace- e sorrido, mentre piano accarezzo il nasino roseo di Gandalf.

Una domanda comincia ad insinuarsi nella mia testa, facendosi largo per uscire.

-Rebecca...ecco..lei sa di questo posto?- chiedo, imbarazzata ma curiosa. Voglio sapere se ha condiviso anche con lei questo posto segreto.

-No. Lei non capirebbe-

-Perchè?-

-Lei è più il tipo da shopping, bei vestiti e locali alla moda. Non capirebbe questo- dice indicandomi il negozietto.

-Come vi siete conosciuti?-

-I suoi genitori sono molto amici dei miei. Abbiamo trascorso praticamente l'infanzia assieme qui a Venezia. Quando avevo 13 anni mi sono trasferito con i miei a Mestre. E anche i nostri genitori si sono persi di vista. Ma quando sono tornato qui ci siamo visti e abbiamo cominciato a frequentarci. Ci siamo messi assieme e dopo un anno lei è praticamente venuta a vivere nel mio appartamento. Siamo stati assieme fino all'anno scorso, quando ho scoperto che se la faceva con un certo Diego-. Sputa fuori quel nome come se fosse veleno. Questo tradimento deve averlo parecchio sconvolto.

-E tu lo conoscevi?-

-No. Mai sentito. L'ho visto solo una volta: una sera sono tornato prima da lavoro e l'ho trovata a letto con quello-

'Accidenti'.

Rimango un pò scioccata da questa rivelazione. Non oso immaginare come si sia sentito lui in quel momento.

-Mi dispiace..non volevo-dico, mortificata.

-No, figurati. Non ti preoccupare- e cerca di tranquillzzarmi con un sorriso, a cui io rispondo timida.

-E tu?- incalza, con tono vivace e interrogatorio -Dov'è il tuo uomo?-

Le mie guance si infiammano e sono costretta a concentrare le mie attenzioni sulla testolina di Gandalf, che ora dorme pacifico sulle mie gambe. Comincio ad accarezzarlo e lui si stiracchia, emettendo un brontolio di riconoscenza.

-I-io non..non ho n-nessun uomo. In re-realtà, n-non l'ho m-mai avuto- balbetto.

-Impossibile- risponde Davide deciso e sento il suo sguardo puntato su di me. Lo sento bruciarmi la pelle, scavare a fondo, leggermi dentro.



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