La mattina dopo, accompagnata da Davide, arrivo in università un pò in ansia. Dentro la borsa, la felpa si fa largo non solo tra i libri, ma anche tra i miei pensieri. In realtà sono impaziente di vedere Andrea, anche se non riesco a capire il perchè.
Quando mi sto per avvicinare all'aula, noto che Andrea è appoggiato al muro fuori dalla porta, la sua attenzione completamente assorbita dal libro che sta leggendo. In questo modo ho modo di osservarlo di nuovo: anche oggi i suoi capelli sono curvati in un ciuffo che sfida la gravità, la posa rilassata lo fa sembrare più tranquillo e meno strafottente, addolcendo i suoi tratti spigolosi. Avvicinandomi riesco a vedere anche un lieve accenno di barba, che gli ricopre le mascella e lo rende più adulto. Mi chiedo di che colore ha gli occhi. Prima di distrarlo dal libro tiro fuori la felpa e, non appena gli sono accanto, gliela appoggio sopra le mani, facendolo sussultare per la sorpresa.
Azzurro-verdi.
Ecco il loro colore.
E sono davvero belli, magnetici.
-Grazie-
-Prego-
-Mi devi un caffè, lo sai?- domanda arrogante.
-Dopo questa lezione?-
-Si può fare-
-Io..entro-
Andrea mi segue, e ci sediamo vicini. Per quanto lo trovi irritante certe volte, per ora è l'unico ragazzo con cui ho il coraggio di parlare, quindi mi adatto.
La lezione finisce velocemente e siccome abbiamo un'ora di pausa, andiamo al bar, dove offro il caffè ad Andrea mentre io invece prendo un tè caldo ai frutti rossi.
-Quindi lavori in una libreria- lo incalzo, portandomi la tazza alla bocca.
-Non ti sfugge niente-
-A quanto pare-
-E tu leggi Jane Eyre-
-Non ti sfugge niente-
-Ti piacciono i libri?- domanda Andrea.
-Si. E a te?-
-Si-
-Non sei di molte parole-
-Nemmeno tu-
-Vero- rispondo io, e continuo a sorseggiare il tè.
Io bevo, lui mi osserva. Il suo è uno sguardo quasi scientifico. Mi analizza come se fossi una specie rara, studia i miei comportamenti.
-Cosa vedi?-
-Uhm?- risponde, colto di sorpresa.
-Mi osservi da un pò. Cosa vedi?-
-Tante parole, molta insicurezza, una passione per i libri e per l'arte-
-Mi hai riassunta bene.. sembra che mi osservi da una vita-
-Non serve molto per capire la gente-
-Beh io non capisco la gente...-
-Forse non ci hai provato veramente-
-Allora spiegami come fare- domando curiosa.
Lui sembra interessato, mi fissa meditabondo. Il suo sguardo si fa intenso, si fissa su di me. Sembra non avere fretta. Comincio a sentirmi in imbarazzo, non mi piace essere sotto i riflettori.
-Osservi, ascolti, chiedi. Tutto qui.-
-Cosa? Cosa devo osservare, ascoltare e chiedere?-
-Qualunque cosa. Una parola, un gesto-
-Fammi vedere..fammi vedere come fai-
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Venezia
RomanceValentina inizia una nuova avventura a Venezia, dove decide di frequentare l'università. E' una ragazza timida e insicura, ma l'arrivo di Kathrine, la sua coinquilina, le stravolge il mondo, capovolgendo la sua vita. Magari per la nostra protagonist...