Four.

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-Ahi!-

-Oh, diavolo, ti sei fatta male?- mi chiede una voce maschile.

Una mano grande si tende verso di me, ma nello scontro ho perso gli occhiali, non ci vedo nulla senza.

-I..i m-miei occhiali..dove sono?-

-Eccoli, tieni-

Non appena li indosso, riconosco il ragazzo che avevo incontrato quella mattina mentre apriva la porta. Divento di nuovo completamente rossa. Sento che comincerò a balbettare.

-O-oh, gra-grazie-

-Mi dispiace, non ti ho vista uscire! Ti sei fatta male?-

-No no tranquillo..so-solo una piccola b-botta nulla di grave- e abbasso lo sguardo, incapace di sostenere il suo. Questa mattina non l'avevo notato, ma ha due occhi marroni bellissimi, il colore della cioccolata calda d'inverno. Deliziosa.

-Sono davvero mortificato. Ti va un caffè? Così, tanto per farmi perdonare!- e la sua bocca si piega in un sorriso mozzafiato, che ovviamente io fisso inebetita.

-N-no. Cioè, ora n -non posso, s-sta a-arrivando la mia coinquilina e.. ecco si.. non posso.-

-Ok, non fa niente, sarà per la prossima volta..-

'E' una promessa?'

-Si certo! Grazie..-

-Figurati e scusami ancora!-

-Di nulla.-sussurro, ma le sue lunghe gambe stanno già affrontando la calle.

Dietro di lui vedo sbucare una testolina bionda. Una ragazza con una grande valigia si avvicina con una cartina in mano, un pò spaesata ma evidentemente eccitata. E' Kathrine.

-Kathrine!-

-Valentina! Finalmente sono arrivata..!

-Ehm...beh entriamo, che ne dici?-

-Si, certo! Non vedo l'ora di appoggiare la valigia! Pesa tantissimo!-

Entriamo e saliamo la rampa di scale che ci porta direttamente davanti alla nostra porta d'entrata. Varcata la soglia la vedo rilassarsi, le sue spalle lasciano andare la tensione e si lascia scappare un sonoro sospiro di sollievo.

-Non puoi capire quanto sono stanca!-

-Vuoi che ti dia una mano con le valigie?-

-Oh grazie! Mi faresti un favore!- e detto questo la aiuto a portare in camera sua la valigia e due borse che prima non avevo nemmeno notato.

Mentre svuotiamo la valigia ho la possibilità di guardarla un pò e farmi la mia idea su di lei. E' lo stereotipo della bella ragazza, bionda, alta, occhi azzurri e ciglia infinitamente lunghe che sembrano inchinarsi ogni volta che sbatte le palpebre. Ha un fisico perfetto e con il suo trucco leggero sembra un angelo.

Praticamente è perfetta.

Praticamente è il mio esatto opposto.

-Quale corso frequenterai?- mi domanda, interrompendo la mia analisi.

-Conservazione e gestione dei beni e delle attività culturali.

-Wow, interessante.

-Tu?- chiedo sconfiggendo la maledetta timidezza che mi serra la gola. D'altro canto dovrò per forza abituarmi alla sua presenza.

-Filosofia. Non era la mia prima scelta, ma a Mediazione linguistica e culturale non mi hanno presa e quindi ho ripiegato su questo.-

-Ah, ok.-

Passano alcuni minuti silenziosi ed imbarazzanti, mentre finiamo di tirare tutto fuori dalla sua immensa valigia. Quando tutti i suoi vestiti (neanche a dirlo, tutti griffati) sono usciti dalla valigia, la lascio sistemarsi tranquillamente da sola, le dico che intanto sarei andata nella mia stanza a leggere.

-Ok- risponde e poco prima di uscire dalla camera, mi ferma con la voce, dicendo -Ehm, Valentina, che ne dici se questa sera ceniamo fuori? Per festeggiare come si deve l'inizio della nostra vita universitaria!-

-Perchè no?- le rispondo sorridendo, e mi avvio verso camera mia.




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