Venezia

Forty-eight.

Scivoliamo sul divano, distesi l'uno accanto all'altra abbracciati. Davide drappeggia subito una coperta sopra di noi. Il calore del suo corpo mi riscalda, mi fa sentire al sicuro. Dopo poco mi addormento, cullata dalle carezze di Davide.

Mi sveglio di soprassalto, il panico mi attanaglia quando non riconosco il posto in cui mi trovo. Piano piano ricordo cos'è successo la sera prima e il braccio di Davide appoggiato pesantemente sul mio fianco non mi sembra più estraneo.

Al mio risveglio segue il suo. Sbatte un paio di volte le palpebre prima di sfoderare uno dei suoi sorrisi da tachicardia e di attirare di nuovo le mie labbra sulle sue. Il suo sapore ora sa anche un pò di me.

-Se vuoi ho anche un letto-. Annuisco e mi metto a sedere, la coperta scivola e mi lascia nuda fino alla vita. La reazione di Davide è immediata, infatti si solleva anche lui e mi afferra da dietro, lasciando morbidi baci sulla mia nuca.

-Meglio che andiamo a letto o prenderai freddo- dice sorprendendomi e mi alzo, raccogliendo i miei vestiti che sono sparsi per il salotto e indossando l'intimo. Quando mi volto noto che anche lui si è rimesso i boxer e che mi sta aspettando per andare in camera. Ha davvero un fisico mozza fiato.

'Come hai fatto ad avere tutto questo?' dice la mia vocina, super eccitata, e stavolta devo davvero darle ragione.

Una volta in camera apre un cassetto e ne sfila una maglia bianca, porgendomela. Io la indosso in fretta, mi sta larga e mi arriva fino a metà coscia. Lui intanto è gia sotto le coperte e mi aspetta. Io mi infilo sotto le coperte in fretta, sperando che non noti che l'imbarazzo è tornato. Davide mi afferra, mi avvicina a lui e ora la mia schiena aderisce alla sua pancia, mentre la sua mano è premuta sul mio ventre e il suo pollice descrive piccoli cerchi immaginari. Il suo tocco mi fa tendere sotto le sue mani. Lui lo percepisce, e mi volta in un attimo e la sua bocca raggiunge il mio collo. Il mio corpo si infiamma di nuovo e spingo le mie mani sulle sue spalle, sulla sua schiena, sulle sua braccia.

E tutto ricomincia.

Sono completamente in balia del suo tocco.

Lui impazzisce al mio.

Arriviamo al culmine insieme.

Il profumo di caffè mi sveglia assieme alla luce bianca che entra dalla finestra della camera di Davide. Mi rimetto la maglia che mi ha dato Davide e vado in cucina, dove noto sulla tavola una piccola montagna di cornetti alla marmellata e due tazze. Lui mi abbraccia da dietro sprofondando il suo viso nel mio collo, facendomi ridacchiare come una bambina.

-Buongiorno bellezza-

-Ciao!- dico sghignazzando, con Davide che mi fa il solletico sui fianchi, mentre mi lascia piccoli baci sulla nuca.

Cerco di sfuggirgli, ma mi blocca con le sue braccia forti e mi spinge contro il muro, intrappolandomi mettendo gli avambracci ai lati della mia testa.

-Non mi scappi- dice in un sussurro, e sento il mio corpo reagire a quella provocazione sensuale.

Un bacio basta, sono già persa.

-Meglio che facciamo colazione, prima che il caffè si freddi- e si sposta da me, lasciandomi insoddisfatta.