-Ti sei solo sporcata, tranquilla. Ma ora sei a posto.-
Quando le mie facoltà mentali e di parola tornano, riesco a biascicare solo un leggero -Grazie- prima di tuffarmi tra le bollicine della Coca.
-Che corso seguirai?- incalza lui. Sembra davvero interessato a scoprire qualcosa si di me.
-Conservazione e gestione dei beni e delle attività culturali-
-Ti piace l'arte quindi..-
-Sì, l'arte e l'architettura mi hanno sempre affascinata. Quando ero piccola, durante il periodo di chiusura della pasticceria, a novembre, i miei mi portavano in viaggio con loro. Visitavamo molte città d'arte, e mi ricordo che vedere quelle cattedrali maestose, gli affreschi nelle chiesette, i dipinti nei musei suscitava in me una profonda emozione. E questa passione è cresciuta sempre di più con gli anni. E ora voglio imparare a prendermi cura e valorizzare questi luoghi.- affermo appassionata. Non so per quale motivo, ma ho raccontato praticamente tutta la mia vita a questo ragazzo mentre mi rendo conto che di lui non so praticamente nulla, a parte il fatto che vive accanto a me e che si chiama Davide.
-Parlami di te-, dico infine, raccogliendo tutto il coraggio che mi rimane.
-Oh, beh..- comincia -Mi chiamo Davide, ho 24 anni e lavoro qui a Venezia. Vivo da solo, i miei invece abitano a Mestre. Ho fatto il liceo, indirizzo ragioneria e ora lavoro in uno studio di un notaio, come 'segretario'..-
-Ma?-
-Ma non è il lavoro della mia vita. Ho sempre sognato di aprire una libreria, i libri antichi sono la mia passione-
-Ah..davvero?- lo guardo stupita. Il ragazzo che si scatenava ieri notte in quel locale non assomiglia per niente al ragazzo che mi sta di fronte ora. Mi sarei immaginata che volesse fare il modello o diventare avvocato, anzi già me lo vedevo in giacca e cravatta in tribunale. Ma che a quel ragazzo piacessero i libri antichi... Dovrei ricordare quello che mi diceva mio padre quando ero piccolina: 'Mai giudicare un libro dalla copertina'.
-Si si-
-Che genere preferisci?-
-Decisamente i classici. 'Tess dei d'Uberville', di Hardy.. lo conosci? Credo che sia spettacolare il suo modo di scrivere. Il suo stile è diretto e preciso, ma è anche complesso e ricco e..-. Sento la passione uscire dalle sue parole, i libri gli piacciono e si vede. Non appena ha cominciato a parlarne gli si sono illuminati gli occhi.
'Hardy: possibile Val? Lo stavi leggendo stanotte!'
-Scusami! Ti sto annoiando?- mi guarda preoccupato, la sua Coca Cola ferma a mezz'aria tra lui e il tavolino.
-No! No, no, no, no! Anzi, adoro anche io i libri!-
-Ah davvero? -mi domanda, imitando il tono incerto che avevo prima.
'Continua a prenderti in giro, Val.'
-Il tuo libro preferito?-
-Anche io adoro i classici. Tolstoj, Hardy, le sorelle Bronte... hanno qualcosa di magico nel modo di raccontare le loro storie. Dettagli che non trovi nei romanzi moderni.- dico con sicurezza, ma il suo sguardo su di me mi fa affiorare il sangue alle guance, e sono sicura di essere diventata completamente rossa.
-Quindi anche tu i classici? Allora abbiamo qualcosa in comune..- risponde distogliendo gli occhi da me, e continuando ad ammirare la piazzetta. Finiamo i tramezzini e la Coca Cola in fretta e Davide insiste per pagare il conto.
Una volta alzati dal tavolino, ci avviamo verso il piccolo pozzetto. Facciamo i pochi passi che ci separano dal pozzo in silenzio, uno accanto all'altro. Una volta lì, si appoggia di schiena, si ficca le mani in tasca e si volta, puntando i suoi occhi dentro i miei. Le sue iridi marroni mi inghiottono intera, facendomi dimenticare dove sono. Noto vagamente delle leggere screziature, ma non riesco a distinguerne il colore. Interrompo il contatto visivo per prima, puntando gli occhi sulle mie mani che ora si muovono nervose torturandosi a vicenda.
-Hai un pò di tempo, ora?- mi domanda, con voce dolce. Il tono mi incuriosisce e ritorno a guardarlo.
-Cosa vuoi fare?-
'Ed eccola qui, la classica Val che risponde alle domande con altre domande. Mi stavo chiedendo dove fosse finita.'
-Vieni- e con un colpo di reni si alza e si avvicina. Come ieri sera, con una naturalezza disarmante, mi prende la mano e mi trascina dietro di lui. Ma stavolta non c'è troppa gente, non rischio di perdermi. Le calli sono sgombre, si sente solo il cinguettio dei passeri,il rumore del vento tra i tetti e l'acqua che lambisce le case e le barche. Di nuovo il contatto mi stordisce e seguo a malapena il tragitto. Le piccole viuzze sono per me ancora totalmente sconosciute, ma lui si muove sicuro svoltando in diverse stradine, attraversando un sacco di ponti.
****
CONTINUA
****Lettori! Mi dispiace di non essere riuscita ad aggiornare in questi giorni ma sono un pò impegnata ultimamente, e quindi riuscirò a continuare la storia con più difficoltà! Ma voi non abbandonatemi! Vi mando un grosso bacio, voi lasciate i vostri commenti e le vostre stelline! :)
-Talìa

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Venezia
RomantikValentina inizia una nuova avventura a Venezia, dove decide di frequentare l'università. E' una ragazza timida e insicura, ma l'arrivo di Kathrine, la sua coinquilina, le stravolge il mondo, capovolgendo la sua vita. Magari per la nostra protagonist...