Forty-four.

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SPAZIO AUTRICE

Se volete un consiglio, ascoltatevi questa canzone con questo capitolo, è magica!
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-Val!- è Andrea, sono appena arrivata in università e non lo avevo visto arrivare.

-Andrea!-

-Mi stai evitando?- mi chiede sorridente. Comincio a capire anche il suo umorismo.

-Certo. Mi irriti-

-Contento di sentirlo! Ah, oggi non seguo le lezioni..devo andare a lavoro. Sai, Eddy è malato, quindi..-

-Cos'ha?-. Eddy è il proprietario della libreria dove lavora Andrea. E' un uomo di trentacinque anni, simpatico, educato ed appassionato di libri. Lo adoro.

-Bah, un pò di influenza, niente di serio. Ma, in realtà, sono qui perchè volevo invitarti a bere qualcosa domani sera..-

Strano è dire poco.

-M-ma si certo-

-Eddy mi da un'aumento, quindi..-, dice Andrea, capendo la mia perplessità.

-Oh, sì! Certamente! Basta che mi mandi un messaggio con il posto e arrivo.. a che ora?-

-Dopo cena? Per le 9?-

-Perfetto!-

-A domani- dice, dandomi un bacio veloce ed allontanandosi in mezzo alla gente che mi passa veloce accanto.
Sono stordita.
E' la prima volta che Andrea mi dà un bacio. Non so come interpretarlo. Ho definito in poche parole moltissime persone in queste settimane, ma tra queste non c'è Andrea. Lui non riesco a racchiuderlo in poche parole. Ogni giorno ne aggiungo una: ormai sono centinaia le parole che uso per descriverlo. Amico, compagno, commesso, dolce, premuroso, simpatico, complicato ma anche molto semplice, appassionato e musicista sono tra queste. Suona la chitarra. Ogni tanto suona in qualche locale, ma ancora non l'ho sentito suonare. E ora questo bacio. Sento le mie gambe muoversi verso l'aula quasi involontariamente.

Le ora di lezione scivolano veloci, minuto su minuto e dopo una manciata di istanti mi ritrovo fuori dall'università, tra le calli affollate di turisti, le mani in tasca e le cuffie che sparano musica a palla nelle mie orecchie. Le parole di 'Ship to Wreck' di Florence & The Machine mi avvolgono e mi trasportano, facendomi scivolare tra le persone, sfiorando mille vite e lasciando indietro la mia, per qualche minuto.

Sono quasi arrivata davanti alla porta dell'appartamento quando noto qualcuno appoggiato allo stipite della porta.





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