Thirty-two.

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Con un piccolo strattone Davide mi avvicina al suo petto. Il mio mento arriva appena sopra la sua spalla, e un odore di vento, sapone e un qualcosa di inaspettatamente unico mi investono prepotenti, stordendomi. Non sono mai stata così vicino ad un ragazzo.

Inspiro vorace, imparando a memoria il suo profumo. Le nostre mani si sciolgono, e mentre le mie scivolano inermi lungo i miei fianchi, le sue si posano sulla mia vita e mi attirano ancora più vicine, dove il suo odore è più netto e definito. Odora anche di cannella.

Il mio cuore comincia a non seguire più il suo regolare battito e lo sento soprattutto nei punti in cui il suo corpo e il mio si scontrano, tanto che non so più dove finisco io e dove inizia lui. Il mio respiro accelerato si aduegua al battito del cuore.

Sento le sue mani risalire lungo il mio corpo sfiorando leggere le mie braccia fino a che non arrivano sulle mie guance, dove si fermano. Riesco ad alzare lo sguardo, mentre noto vagamente che anche il suo respiro è più veloce. Non oso toccarlo, per paura che svanisca. Lui chiude gli occhi e si avvicina a me, tenendo il mio viso ben fermo con le sue mani calde. Poi, delicatamente, posa le sue labbra sulla mia fronte e deposita un piccolo, dolce bacio. Il mio respiro si mozza.

Non sento nemmeno più il mio cuore battere.

Forse sono morta.

Le braccia penzolano ancora sui miei fianchi.

La terra è rimasta sotto i miei piedi, ma sembra muoversi al contrario, sembra girare su un'altro asse.

-Val, respira- sento Davide sussurrare. E il mondo sembra riprendere il suo normale passo.

-S-si- dico, scostandomi un pò, lasciando andare il suo profumo.

-Sono stato davvero bene oggi- dice, tenendomi ancora per le braccia. Il suo tocco infiamma la mia pelle.

-Anche io- rispondo, buttando fuori tutta l'aria che mi era rimasta nei polmoni.

-Ci rivedremo?- e la sua voce tradisce un pò di apprensione.

'Forse potresti davvero piacergli' mormora la mia vocina, anche lei un pò stordita dal contatto con le sue labbra.


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