Non sopporto questa distanza che si è creata tra di noi.
-Non ne avevo idea..Davide, credimi-
Andrea ci guarda, il suo sguardo un misto di tristezza e rabbia trattenuta.
La mia mano si allunga a cercare quella di Davide.
Posso giurare che il mio cuore è fermo ora. In attesa della sua reazione.
E comincio a respirare solo quando, tirandomi leggermente, mi attira al suo petto. Mi accarezza piano i capelli.
Il suo profumo accompagna il battito del mio cuore, che ora torna a farsi sentire prepotente. L'effetto che Davide mi fa è sempre quello: i brividi, la felicità di stargli accanto, la dipendenza che mi crea il suo tocco. E tra le sue braccia mi sento come questa notte, come se ci fossimo solo noi due, nella pace più completa.
-Ho capito, Val- sussurra al mio orecchio, e i miei muscoli si rilassano.
-Mi hai fatto paura- ammetto, le lacrime cominciano a riempirmi gli occhi.
-Non volevo. Andiamocene da qui- dice staccandomi da sè, allontanandosi di un passo.
A quel punto, con lo sguardo annebbiato dalle lacrime, comincio a guardarmi intorno. Quando vedo Andrea ha lo sguardo rivolto verso le sue scarpe, con una mano gioca con il suo piercing mentre l'altra è ben salda nella tasca del suoi jeans. Cerco di ripescare la prima immagine che ho di Andrea, e mi rendo conto che non potrebbe essere più distante dal ragazzo che sto vedendo ora.
Quel giorno in università la decisione dei suoi movimenti e il suo modo sicuro di fare mi hanno travolta.
Oggi l'insicurezza che trasmette facendo girare il piercing tra le punte delle dita, il nervosismo che traspare dalla mano irrequieta nella sua tasca e il suo modo di spostare il peso da un piede all'altro mi stanno abbattendo. So che quello che sta provando è colpa mia.I suoi occhi incontrano i miei, scavano dentro e sussurrano parole amare. Poi la sua espressione cambia, il suo viso diventa spigoloso, si aggiusta frettolosamente l'orlo della maglia tirandolo un pò ed, infine, sparisce dietro la porta del Velvet.
Io, invece, rimango lì a fissare la porta chiusa, da cui esce un colore verdastro e la musica di un altro musicista.
Non capisco cosa sento. Il senso di tranquillità che ho provato quando Davide mi ha abbracciata è svanito dietro la porta con Andrea.
Sento freddo.
Mi stringo nelle mie braccia e cerco di mandare via questo senso di vuoto che mi sta riempiendo il petto.
Mi volto e vado da Davide, il suo sguardo severo mi segue e ci avviamo verso casa. Il suo braccio mi sfiora, ma non mi abbraccia, mi tiene a distanza.
Arrivati a casa nel completo silenzio, Davide afferra la mia mano e mi trascina dentro il suo appartamento. Appena dentro, si avventa sulla mia bocca, prendendosi il mio respiro e le mie parole. Mi trattiene e mi solleva e io mi lascio esplorare dalle sue mani.
Quando le sue labbra scendono sul mio collo il mio desiderio svanisce, lasciando il posto a una sensazione di disagio che mai avevo provato in presenza di Davide.
-Aspetta- sussurro, ma lui mi ignora, proseguendo il suo assalto al mio collo.
-Davide, ti prego..- non mi ascolta.
Le sue dita affondano nella morbida carne delle mie gambe, e mi intimano di non parlare.
-Davide, devo dirti una cosa...- insisto. La sua bocca rimane sul mio collo, mentre mi trasporta nella camera da letto. Mi stende e si leva giubbotto e maglietta.
-Qualsiasi cosa sia, può aspettare- dice stendendosi su di me.
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Venezia
RomanceValentina inizia una nuova avventura a Venezia, dove decide di frequentare l'università. E' una ragazza timida e insicura, ma l'arrivo di Kathrine, la sua coinquilina, le stravolge il mondo, capovolgendo la sua vita. Magari per la nostra protagonist...