Forty-seven.

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**** SPAZIO AUTRICE****
Ascoltate questo pezzo mentre leggete questo capitolo. La sua melodia descrive benissimo quello che purtroppo con le parole non riesco a trasmettere. Godetevelo!
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La sua mano poi si slaccia dalla mia e comincia ad accarezzarmi il fianco, lentamente.

La mia pelle reagisce a quel tocco dolce infiammandosi, facendomi chiudere gli occhi per il piacere.

La sua mano curiosa comincia ad esplorare le mie spalle, sfiorandole leggermente.

Il mio respiro accelera.

La sua mano passa sul mio ventre, sollevando la maglia e scoprendomi la pancia.

Ho la pelle d'oca.

Con delicatezza mi mette a pancia in su, il suo sguardo è malizioso e profondo.

Percorre con la punta delle dita ogni centimetro scoperto della mia pelle, e mi fa inarcare la schiena.

Il suo tocco si fa insistente.

Solleva ancora la maglia e la sua mano calda passa sulla mia schiena, sollevandomi un pò e facendo scontrare le mie labbra con le sue.

Non penso più.

Il mio corpo reagisce naturalmente.

Nei romanzi si parla di questo, ma non di quello che si prova, delle emozioni che ti scoppiano dentro, dell'ansia di non essere abbastanza spazzata via da un tocco deciso, del bacio che ti confonde i pensieri, dei sospiri e del desiderio che pulsa nelle vene. Tutto questo non c'è scritto. E un pò mi fa paura.

Rabbrividisco quando mi viene sfilata la maglia e nell'impeto mi alzo e mi metto a cavalcioni su Davide, prendendolo alla sprovvista e lasciandolo sorpreso per qualche istante.

Poi le sue mani trovano i miei fianchi, afferrandoli e plasmandoli mentre le nostre labbra si cercano e si trovano fameliche.

L'aria si riempie dei nostri respiri e l'atmosfera si riscalda.

Le mie mani scivolano sul suo ventre e questa volta è la sua maglia che si solleva, scoprendo degli addominali ben scolpiti.

Gli sfilo la maglia e le sue braccia mi avvolgono decise, stringendomi e facendomi alzare. Ora lui è seduto e mi mangia con gli occhi, che ormai sono diventati due pozze scure. Allunga le braccia e mi slaccia la cintura, sbottonando i miei jeans in modo sicuro, senza esitazione.

Infila piano due dita tra i jeans e la mia pelle, facendoli scorrere lungo le mie gambe, togliendomi anche i calzini e lasciandomi con addosso solo gli slip e il reggiseno.

-Sei bellissima- sussurra, con voce roca.

Sorrido e arrosisco, mentre involontariamente tento di coprirmi con le braccia.

-Non coprirti. Hai un bellissimo corpo, Val. Davvero, sei fantastica-

Il buio per fortuna non permette di vedere la mia pelle che si arrossa all'inverosimile.

Anche lui si sfila i suoi, rimanendo solamente fasciato in un paio di boxer scuri e si alza sicuro, mettendosi di fronte a me. Piano mi spinge sul divano, posizionandosi tra le mie gambe, sopra di me. Comincia il suo assalto lasciandomi piccoli baci umidi sul collo, e poi soffiando e facendomi partire dei piccoli brividi molto piacevoli lungo tutto il corpo. La mia schiena si inarca di nuovo, facendo così aderire il mio corpo al suo, inaspettatamente caldo. Le sensazioni sono al massimo. La mia prima volta. Ci penso solo ora, ma mi sembra tutto così naturale che la paura iniziale è quasi sparita, lasciandosi dietro solo un gran desiderio, che solo il suo corpo pare riuscire a sfamare.

Le sue mani continuano a scoprire il mio corpo, non c'è un solo centimetro della mia pelle che pare non voler toccare.

Con abilità infila una mano dietro la mia schiena e slaccia il reggiseno con un gesto.

Me lo sfila, e un'altro pezzo della mia timidezza se ne va, oscurato dal desiderio che gli leggo negli occhi.

La sua bocca passa dalla mia al collo, per poi dirigersi verso i miei seni.

Li stuzzica, morde piano e mi fa gemere di piacere, il mio corpo è diventato estremamente sensibile, ogni suo tocco mi rilassa e mi tende nello stesso momento.

Allaccio istintivamente le mie gambe alla sua vita e le mie mani corrono tra suoi capelli, lasciando capire il desiderio che attraversa il mio corpo.

Lui scende di più, i brividi mi scuotono il corpo, la sua bocca è diventata il centro del mio mondo, un mondo fatto di sentimenti e corpi che si scontrano.

Non ho mai realmente pensato a come sarebbe stata la mia prima volta, nè con chi. L'ho sempre catalogata sotto la voce 'Lo scoprirai quando ti capiterà'. E ora che sta capitando, la naturalezza con cui sta avvenendo, mi fa capire che ho fatto bene a tenermi sul superficiale, a non voler approfondire più del dovuto. Tutto questo, dai suoi tocchi ai sospiri, è una novità piacevole, maliziosa, provocante e mi fa desiderare si scoprire di più.

Il suo desiderio è anche il mio. Nessuno dei due riesce più ad aspettare.

I miei slip scivolano lungo le gambe e finiscono sul pavimento, accanto agli altri vestiti.

I suoi boxer li seguono. Noto che sfila una bustina da un cassetto: è un preservativo. Lo indossa velocemente e poi torna a darmi tutte le attenzioni.

I miei occhi e i suoi si allacciano, non si lasciano più andare.

Il suo corpo aderisce perfettamente al mio, le nostre labbra si incontrano.

E poi, finalmente il mio corpo accoglie il suo.

Siamo un tutt'uno, il piacere è smisurato ed è lo stesso che leggo nella sua espressione, nei suoi sospiri.

Spinta dopo spinta il mio corpo si adatta, lasciando andare anche l'ultimo velo di insicurezza, e mi ritrovo sospirare insieme a Daivide, che pronuncia il mio nome come una supplica.

Sento il mio corpo tendersi all'unisono con il suo e improvvisamente tutto il piacere scivola via, lasciando una tenera sensazione di completezza e una dolce stanchezza al suo posto.




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