Forty-six.

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Dopo qualche istante abbassa le braccia, i suoi occhi mi inchiodano. Con due lunghe falcate annulla la distanza tra di noi, mi afferra il viso e...mi bacia. E' un bacio delicato, desiderato, temuto, pieno di emozioni. Le nostre lingue si scontrano, si accarezzano, le sue mani non lasciano mai andare il mio viso mentre le mie afferrano il suo giubotto e lo attirerebbero ancora più vicino a me, se questo fosse possibile.

Non credevo di desiderare questo bacio così tanto, ma quando le nostre labbra si sono unite è come se tutti i pezzi fossero andati al loro posto. Mi sento completa, la sensazione delle sue mani su di me è sempre la stessa, piccoli brividi che percorrono la mia schiena e il suo profumo, sapone, vento e cannella è sempre lì a confortarmi ed avvolgermi protettivo.

Non so quanto tempo passa. Le nostre labbra si staccano, e ci guardiamo un pò stupiti e un pò imbarazzati. Le mie mani si staccano dal suo giubbotto ma lui le afferra e le stringe nelle sue.

-Non lasciarmi-

E' una rivelazione. Non credevo che mi avrebbe mai detto quelle parole. Ora sono io che mi avvicino. Appoggio le mie mani tremanti sulle sue guance e attiro leggera le sue labbra sulle mie. Lo bacio e sorrido, non credo di essere mai stata più felice, soprattutto perchè percepisco anche il suo sorriso. La mia vocina è sconvolta, felice e per fortuna non si esprime.

-Non ti lascio- dico, staccandomi da lui e facendo scivolare le mie mani sul suo petto. Solo ora mi accorgo che le sue mani sono allacciate attorno alle mia vita e mi sostengono.

Questo momento vorrei fermare il tempo, restare così per sempre. Allacciata lui, i nostri respiri che si incrociano, i nostri corpi uniti, sommersi da parole su carta che, mute, ci cullano protettive. E' un momento perfetto.

Torniamo a casa abbracciati, ridendo e parlando della ristrutturazione. Arriviamo casa e decidiamo di andare da lui, stasera, a mangiare una pizza e a guardarci un film. Alle 20 arrivano le pizze, mangiamo con gusto e un'ora dopo siamo sul suo divano a guardare 'Arancia Meccanica'. Lui è seduto da un lato, io invece sono distesa sul fianco e appoggio la mia testa sulle sue gambe. Davide gioca delicatamente con i miei capelli, arricciandoli attorno le dita, l'altra mano è allacciata alla mia, sul mio fianco. Inspiro il suo profumo e lo imprimo a fuoco nella mia mente, e sono certa che nulla a questo mondo potrà farmi dimenticare questi momenti assieme.




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