Prima di iniziare vorrei dire che come avrete notato ho invertito i tempi al passato, piano piano correggerò anche i primi capitoli, se la storia vi piace lasciate un commento o una stella, mi farebbe piacere.
Rimasi immobile alla vista della vestaglia ora nera, Iris invece era sconvolta, come lo ero io quando successe al mio abito bianco. Iniziò a sussurrare qualche incantesimo agitando la leggera gonna, gli occhi erano pieni di lacrime. Mi sentii triste e sconfortata, fu quello dunque il momento in cui la mia magia abbandonò il flusso positivo ed iniziò a prendere energia dall'oscurità? Mi chiesi, quasi dimenticai di non aver alcun potere in questo posto, perché iniziai a sussurrare incantesimi nel tentativo di aiutare Iris, me stessa.
<<Da qui giù non mi posso certo lamentare, ma son proprio curioso di sapere cosa tu stia facendo>> ci voltammo entrambe imbarazzate verso il giardino sottostante, Josh era aperto in un sorriso, indossava una camicia nera abbinata agli eleganti pantaloni, un cappello a cilindro ed un bastone da passeggio tra le mani, i suoi occhi rossi risaltavano ancora di più illuminati dai raggi della luna. Iris rimase immobile per un po', le guance ancora rosse con un espressione buffa in volto, mentre cercava di mascherare i suoi sentimenti. Provai pena per me stessa, mi rendevo sempre ridicola dinanzi a lui.
<< Io... Il mio vestito.. ha cambiato colore..>>
<<Ah sì? Credo tu conosca già il motivo, tu cara piccola stupida Iris, pensi troppo. Cosa ti rattrista adesso?>>
<<Sshhh... Non svegliare Dalia.. Non ha importanza comunque>>
Josh sorrise ancora, si tolse il cappello, i suoi neri capelli erano spettinati come sempre, e con un lungo salto degno di un demone raggiunse il balcone.
<<Che fai qui su?>> disse Iris indietreggiando, bloccandosi al contatto con il muro.
<<Non dovresti fingere di star bene tutto il tempo, cosa ti fa star male?>> chiese Josh avvicinandosi ancora, la sua apprensione mi fece quasi sperare che forse provasse qualcosa per me.
<<Il mio compito è quello di proteggere e servire Dalia, di far in modo che lei e Peter possano vivere insieme senza nascondersi, i miei sentimenti sono secondari..>> a quelle parole il volto di Josh si irrigidì, il sorriso scomparve ed indietreggiò, riportando il cappello sul suo capo.
<<Hai ragione, il mio compito è tale e quale al tuo, con l'unica differenza che il mio protetto è Peter..>> si interruppe sospirando, guardando verso la luna <<noi due siamo simili, siamo nati per servire. Per nostra fortuna chi serviamo è di nostro gradimento, ma a volte mi piacerebbe essere libero.>> Era come se stesse parlando a se stesso, capii perfettamente i suoi sentimenti. <<Era questo a cui pensavi?>> chiese indicando il vestito scuro <<Anche.. >> sospirò Iris, gli occhi ora lucidi. <<Cosa c'è allora? Amore non corrisposto?>> chiese quasi scherzando, ma dal volto pallido di Iris capì di aver indovinato. Il suo volto ora sembrò essere irritato, si affrettò a dire <<beh.. mi dispiace allora. Farai bene a dimenticarlo subito...>> disse lasciandoci ancora più tristi e sconfortate e prima di saltare giù si voltò per aggiungere <<Ti dona questo colore>>.Quella strana conversazione non fu semplice da dimenticare, Iris passò giorni e notte senza mangiare, entrambe eravamo divorate da un immenso dolore interiore, Dalia sembrò quasi non accorgersene, fin quando tutti i fiori in casa cominciarono ad appassire, i miei incantesimi incominciarono a togliere vita fin quando non smisi di usarli, limitandomi alla realizzazione di pozioni. La situazione di Dalia e Peter peggiorava di giorno in giorno, il signor Hollowbridge fondò una scuola nella capitale della nazione, allontanandosi dalla nostra città sulla costa dunque, ma lasciando una taglia sulla testa di Dalia, ed una taglia su Peter, quest'ultimo invece era richiesto vivo. Il padre di Dalia ci offriva protezione mentre Josh fu molto impegnato a proteggerci da possibili attacchi.
Ben presto fu organizzato un ballo in maschera nella nostra tenuta, per far in modo di riunire tutti i nostri alleati, non fui sorpresa nel notare gli abiti che indossammo quella sera, erano identici a quelli del ritratto.
Passammo molto tempo a prepararci, il mio abito all'inizio bianco cambiò colore nello stesso istante in cui toccò la mia pelle, Dalia mi sorrise confessando di trovarmi bellissima, prima di lasciare la sala ci stringemmo in un forte abbraccio, ed ebbi la sensazione che qualcosa di orrendo stesse per accadere.
La sala che ospitava il ballo era grande e ben arredata per l'occasione, lunghe tavolate ricche di cibo erano posizionate vicino alle dorate pareti, una leggera musica accoglieva gli invitati, tutti già impegnati in profonde conversazioni, c'era più gente di quanto potessi immaginare, Peter e Joshua ci riconobbero subito raggiungendoci a passo felpato, accompagnati dal padre di Dalia che ci invitò ad accomodarci accanto al camino.
<<Peter caro, Dalia cara questo è Bruno, un caro vecchio amico che si è offerto di abbozzare un vostro ritratto>> disse il padre di Dalia presentando un uomo anziano che non sembrava del tutto entusiasta di essere lì, e non lo biasimavo, se avessi sentito un'altra volta la parola caro sarei scappata a gambe levate.Bruno fece posizionare Peter e Dalia dinanzi ad un camino, mentre io e Joshua ci posizionammo su un divano non molto lontano, conversando. <<C'è qualcosa che non va>> disse Joshua, osservando attentamente Iris attraverso la maschera.
<<Lo penso anch'io... Ho una strana sensazione>>
Il suo sguardo era fisso su di Iris, e nonostante non mi fu possibile esaminare per bene la sua espressione per via della maschera, mi sembrò di cogliere un velo di tristezza.
<<Questo è per te>> sussurrò appena Joshua, passando di nascosto un oggetto scuro ad Iris, mi avvicinai e vidi un ciondolo con una pietra di color nero, che a contatto con la sua mano cambiò colore, diventando verde.
<<Cos'è?>> sussurrò Iris nascondendo l'oggetto nel pugno della mano, le guance ora rosse.
<<Ti proteggerà, non lo perdere, se sei in pericolo pensa a me.>><<Perfetto, ho finito!>> disse allora Bruno, con uno strano sorriso in volto, notai che Dalia stringeva tra le mani un ciondolo simile al mio, ma azzurro. Sarà l'amuleto di cui si parla?
Ciò che successe in seguito accadde così velocemente che non son sicura di ciò che vidi. Subito dopo la realizzazione del ritratto il padre di Dalia la invitò a danzare, e sotto gli occhi di tutti la spinse tra le fiamme del fuoco acceso nel grande camino della sala, la prima a buttarsi tra le fiamme nel tentativo di salvarla fui io, nello stesso momento tutto diventò confuso, mi parve di sentire le urla di Josh e Peter, una pietra azzurra scintillava lontana da noi, ricordo di aver cercato la mia tra le fiamme ma invano, poi tutto divenne buio.
Aprii gli occhi, presi una grande boccata d'aria, mi sentii tremare forte, guardandomi intorno mi accorsi di essere nell'ufficio del preside, Josh mi guardava preoccupato, il preside ed i due insegnanti invece erano ancora furiosi analizzano il ritratto ormai distrutto sul tavolo.
<<Quanto tempo è passato?>> chiesi con la voce spezzata << Non più di un minuto >> disse stizzito il preside <<Allora signorina Morgana, cosa ha visto? Qualche informazione utile?>> sussultai nel sentirmi chiamare con quel nome, i ricordi che avevo vissuto anche se in terza persona erano pur sempre i miei, io ero Iris, ed ero morta nel tentativo di salvare la mia amica, dall'antenato del signore qui presente. <<Mi dispiace, ma ciò che ho visto non ha nulla a che fare con la famosa profezia>> dissi quasi in un sussurro.
<<Bene allora, grazie mille e arrivederci>> disse il preside su tutte le furie indicandomi la porta, uscii seguita da Joshua. Ora una domanda mi ronzava per la testa, ero l'unica a ricordare?
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Hollowbridge College
FantasyArriverà il momento in cui Talia appassirà, ogni fiore morirà e la magia scomparirà. Il pianto disperato di una madre eccheggerà in tutta la nazione, facendo rabbrividire anche il più grande omone. Dall'ultima delle sue lacrime l'ultimo dei nostri f...