Capitolo 74

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Chiedere scusa per il ritardo è poco, i motivi sono sempre li stessi ed io sento di essere un po' spenta dentro, una parte ancora vive ed è dove i miei personaggi mi chiedono di continuare a parlare di loro.

<<Nonna?>> chiesi balbettando alla sirena, dimostrava a malapena qualche anno in più di me!

<<Esatto>> rispose con aria fiera la sirena che stringeva tra le braccia Tato, il quale sembrava entusiasta nell'averla incontrata.

<<Vostra maestà>> disse poi Jorge sconvolto, inchinando il capo verso la sirena che lo guardò divertita.

<<Non c'è alcun bisogno di essere formali giovanotto... Piuttosto riprendiamo il viaggio>> disse la sirena ritornando a nuotare come se nulla fosse... La aveva chiamata Maestà?

<<Io non ci capisco nulla>> disse Dan borbottando tra se e se, come dargli torto.

<<Come se la passa tua madre? L'ultima volta che l'ho vista aveva il tuo stesso sguardo perso>> mi chiese la sirena accennando un breve sorriso. In un attimo ricordai la storia della sirena che aveva donato la pietra a mio padre, la sirena che aveva dato vita al primo demone e la stessa che aveva incontrato mia madre quando era persa nel capire chi fosse il fiore.

<<Tu sei QUELLA sirena?>> chiesi sconvolta, Jorge mi rimproverò per averle dato del tu mentre Dan sembrò ancora più confuso.

<<Dipende se per Quella intendi la tua bis bis bis bis bis bis bis bis bis nonna>> fu la risposta della sirena, quindi era proprio lei... Papà discendeva in linea diretta dal primo demone creato, per quello si definiva mia nonna.

<<Non ci posso credere>> dissi tirando un pizzico al mio braccio, era così anziana eppure così giovane... Ed io ero di fronte a lei.

<<Non hai risposto alla mia domanda... Come se la passa tua madre? E tuo padre?>> chiese curiosa la sirena, Dan sembrò avere un'illuminazione, forse aveva finalmente capito chi fosse.

<<Sta bene, è in attesa per la terza volta, papà è sempre il solito>> risposi così alla sua domanda, Jorge sembrava voler fare tante domande ma non osò fiatare nemmeno una volta.

<<Per la terza volta? Sono due macchine da guerra>> commentò la sirena tappando le orecchie di Tato, per un momento desiderai non aver sentito nemmeno io quelle parole, mi piaceva pensare che i bambini arrivassero con la cicogna a volte piuttosto che immaginare mia madre e mio padre... Bleah.

<<Possiamo evitare certi argomenti?>> disse Dan con aria disgustata come la mia, sorrisi nel vederlo assumere quell'espressione.

<<E tu chi sei?>> chiese la sirena sconvolta, non si era accorta della sua presenza prima?

<<Il tuo bis bis bis bis bis nipote adottivo>> rispose Dan sbuffando, non doveva essere abituato al passare inosservato.

<<I tuoi occhi... Non sei un demone>> sussurrò lei, Jorge ed io ci guardammo non sapendo cosa dire.

<<Solo in parte, sono metà elfo>> la risposta di Dan sembrò sconvolgere la sirena, lui invece era sereno, non si rendeva conto forse che non era proprio un argomento facile da affrontare con una sirena...

<<Questa mi è nuova... Ti fidi di lui?>> mi chiese la sirena, non esitai all'annuire a quella domanda, cercai di non arrossire per non destare in lei altri tipi di sospetti.

<<Bene, sapere questo mi basta>> disse la sirena, avevamo viaggiato molto, stavamo ritornando sul fondale, segno che eravamo vicini a qualche nuova città.

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