Capitolo 12

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In alto il signor Hollowbridge e zia Lorall!
P.S cosa pensate della storia? Vi sta piacendo? C'è qualche personaggio che vi piace più di altri? Inoltre vorrei ringraziare chi è arrivato fin qui: spero che vi stia piacendo! Un bacio e un grazie enorme :*

Volare era una di quelle eccezioni in cui tutto era più facile a farsi che a dirsi: sia io che Peter riuscimmo a trovare un certo equilibrio e quando per la prima volta i nostri piedi si sollevarono dal suolo urlammo entrambi di gioia come dei bambini.

Dalia ci precedeva e di certo non si può dire che andavamo veloci soprattutto per colpa mia: devo ammettere che una volta raggiunta una certa altezza iniziai ad avere le vertigini.

<<Coraggio Iris, da che parte ora?>>
<<Destra...>> risposi cercando di non guardare giù <<Ragazze dobbiamo muoverci non so per quanto tempo posso prolungare l'incantesimo per renderci invisibili...>> sbuffò Peter e nonostante parlò al plurale seppi benissimo che quelle parole erano dirette esclusivamente a me.

Deglutii facendomi coraggio <<D'accordo... Proverò ad accelerare>> dissi con voce amara, strinsi la mappa tra le mie mani aumentando la mia velocità, cosa che fecero anche Dalia e Peter.

Sotto di noi ormai il bosco andava scemando e potemmo intravedere l'autostrada che collega le città nei dintorni, secondo la mappa Joshua andava in direzione di... Guardai in alto e tra i nomi delle città scorsi il nome della mia città natale, dove mia zia viveva nella nostra piccola casetta.

Il cuore cominciò a battere all'impazzata e senza pensarci due volte aumentai la mia velocità, la mappa smise di segnare Josh sulla mappa, pensai invece a mia zia ed un piccolo puntino nero si formò nel punto in cui dovrebbe essere situata la nostra casa.

<<Stai andando troppo veloce!>> urlò Dalia ormai dietro di me...
<<Dobbiamo sbrigarci! Mia zia potrebbe essere in pericolo!>> urlai in risposta, dopo qualche istante entrambi mi furono vicini <<Fa vedere, è tanto lontana?>> disse Dalia facendomi rallentare per indicare il punto sulla mappa <<se voliamo a quella velocità arriveremo nel giro di dieci minuti ma non avremo più alcuna forza una volta arrivati>> mi spiegò Dalia con calma <<va bene così>> risposi determinata.

Come Dalia predisse arrivammo nel giro di 10 minuti, una volta toccato terra provai un enorme dolore alla schiena e all'addome che per poco non caddi a terra proprio come Dalia e Peter.

<<La porta è aperta...>> sussurrai notando la porta principale completamente aperta, notai il giardino distrutto e provai un infinito senso di orrore che per poco non mi portò a vomitare.

Una mano si poggiò sulla mia schiena e vidi Peter oltrepassarmi <<fa andare me per primo>> rispose deciso avanzando vigile per il corridoio principale, Dalia camminava dietro di me attenta a non far alcun rumore ed io non fui da meno.

Ad un certo punto qualcosa sembrò piombare dal soffitto sopra di noi colpendoci in pieno, una volta a terra notai una grande rete coprirci.
<<accidenti... Sparisci>> sussurrò Peter accanto a me ma la tenda era come incollata su di noi.

<<Guarda guarda cosa abbiamo qui... Tre piccoli intrusi...>> riconobbi la voce di mia zia e subito ne fui entusiasta <<Lorall!>> urlai dalla felicità il suo nome, ma la vidi assumere un'espressione di disgusto.

<<Sta zitta>> mi ammonì zia Lorall ora dinanzi a noi <<credi ancora alla storia della zia e alla madre morta bla bla bla... Incredibile>> la voce non mi parve la sua ed un forte senso di orrore e stupore mi avvolse mentre delle calde lacrime mi rigavano il volto. <<Chi sei tu?>> chiese Dalia.

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