<<Terra in vista!>>
<<Perfetto, prepariamoci all'impatto>> urlò Connor e subito tutti i membri dell'equipaggio raggiunsero varie postazioni.
<<Voi quattro, via di lì!>> urlò ora Connor grave e senza ribattere tornammo in una delle stanze al riparo, spiando da un oblò.
<<Uffa non si vede nulla>> disse Dalia delusa tanto quanto me, Peter spiava da un altro oblò mentre Josh era seduto sul letto con la testa tra le mani, il volto era più pallido del solito e non dava l'impressione di stare molto bene.
<<Tutto ok?>> chiesi avvicinandomi senza ricevere alcuna risposta <<Non mi dire che soffri di mal di mare tutto d'un tratto?>> chiese Peter divertito <<non dire sciocchezze>> rispose Josh non del tutto convinto portando una mano sullo stomaco.
<<Ma poco fa non sembravi aver problemi>> dissi io allora portando la mia mano sulla sua preoccupata.
<<È diverso, posso sentirlo... Stiamo per essere inghiottiti>> faticò a dire... Inghiottiti? <<Svelta Iris vieni a vedere!>> urlò Dalia indicando un punto dall'oblò in cui sembrò crearsi un vortice nell'oceano e noi eravamo diretti nella stessa direzione.
<<Inizio a sentirmi male anch'io>> disse Peter affiancando Josh sul letto, entrambi bianchi cadaverici, io e Dalia ci scambiammo uno sguardo diverite <<femminucce>> disse allora lei ad i due che non ebbero nemmeno la forza di controbattere.
La forza della corrente era decisamente aumentata e ci stava spedendo dritti nel vortice, doveva essere quello il "portale" pensai cercando di non andare nel panico totale tenendomi forte al legno del finestrino per non essere sballotata da una parte e l'altra della stanza.
<<Basta>> sussurrò Josh aggrappato insieme a Peter al letto inchiodato sul pavimento di legno, ormai non si vedeva più nulla fuori dal finestrino se non il colore blu scuro delle acque pronte ad inghiottirci.
<<È stato bello conoscervi>> disse Peter a cui nessuno rispose, eravamo tutti occupati a sperare che quello fosse davvero il portale e non la causa della nostra imminente morte.
D'un tratto i movimenti bruschi cessarono del tutto e fuori tornò a brillare il sole, le acque erano calme e più chiare di prima.
In lontananza intravedemmo una terra, da qui sembrava essere ricca di vegetazione e subito tirai un sospiro di sollievo: eravamo vivi.
<<Mai più>> Peter e Josh esclamarono alzandosi lentamente, ancora bianchi in volto. <<Avete bisogno di aria fresca>> dissi io allora, impaziente di uscire fuori per osservare meglio il territorio. <<Iris ha ragione, su su andiamo>> disse Dalia euforica dirigendosi fuori seguita da noi tre.
Il contatto con l'aria fresca fu meraviglioso, il piacevole formicolio che attraversò tutto il mio corpo fu il segno che eravamo entrati in contatto con un luogo ricco di magia, inspirai quindi profondamente per assaporarne meglio la freschezza.
Peter e Josh tornarono in forma al contatto con l'aria anche se ancora turbati, Connor ci venne incontro felice.
<<Siamo arrivati>> gli occhi gli si illuminarono nell'indicare la terra di fronte a noi <<questa è Nosipho, la madre del dono della magia...>> annunciò con orgoglio.
<<È bellissima>> sussurrò Dalia mentre il venticello le fece svolazzare i lunghi capelli <<tra qualche minuto attraccheremo, la nazione che vi accoglierà è chiamata Esen, la nazione dai dolci venti>> ci porse quattro fogli ingialliti, scritti probabilmente a macchina con uno strano timbro nell'angolo inferiore di esso <<consegnatelo alle autorità locali, è un lasciapassare. Verrete ospitati nel castello del Re, scordate le vostre strambe tecnologie, qui si torna indietro di secoli>> continuò ridacchiando, fui felice e preoccupata allo stesso tempo da quella scoperta <<Chiedete aiuto a loro riguardo la donna che cercate>> concluse allontanandosi
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Hollowbridge College
FantasyArriverà il momento in cui Talia appassirà, ogni fiore morirà e la magia scomparirà. Il pianto disperato di una madre eccheggerà in tutta la nazione, facendo rabbrividire anche il più grande omone. Dall'ultima delle sue lacrime l'ultimo dei nostri f...