Capitolo 13

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Voglio ringraziare chi mi ha fatto i complimenti per la storia nonostante i vari errori ancora presenti, grazie a Vanessa di DN che ringraziandomi per la traduzione di Black Diamond ha fatto in modo che molte di voi venissero a conoscenza della mia storia, mi ha fatto molto piacere! Spero che vi continui a piacere, un abbraccio! :)

Passarono giorni e notti senza ricevere visite né da parte di Joshua né da parte del sign. Hollowbridge, il cibo mi venne servito da uno strano tipo basso che non mi rivolse nemmeno una parola.

Ogni due giorni mi veniva recapitato un nuovo cambio di vestiti e mi era concessa un po' di acqua calda dalla doccia che non notai la prima volta che finii lì dentro.

Se all'inizio la rassegnazione ebbe la meglio su di me, con il passare dei giorni riacquistai la fiducia in me stessa, avevo passato già troppo tempo a contare sugli altri rimanendo delusa ed era arrivato il momento di avere la mia vendetta.

Occupai il mio tempo cercando un modo per fuggire di lì: le catene ai miei polsi non mi permettevano di usufruire della magia, ma in quanto strega avevo sempre qualche asso nella manica. Ogni giorno la mia cena conteneva numerosi ortaggi che tenevo sempre da parte, e grazie al cielo in quel piccolo stanzino non mancavano di certo ragnatele.

Ora vi starete chiedendo: cosa possono creare carote, patate ormai andate a male e ragnatele? Beh in realtà un bel niente ma confidavo nella mia saliva. Sì, esatto. La mia saliva. Perchè pensai bene: queste catene sono progettate per annullare ogni incantesimo tramite parola o mano ed io avevo il mio piccolo e disgustoso segreto.

In passato durante le preparazioni per le pozioni per il nostro giardino mi capitò di aggiungere un po' di essa. Sì, è disgustoso ma la maggior parte delle volte funzionava!

Era notte fonda e lo strano ragazzo uscì non appena finii la mia cena e quando lo vidi sparire nel buio del corridoio mi affrettai ad unire a mani nude quei pochi ingredienti che tenevo nascosti in un angolino per poi aggiungerci la mia saliva non prima di aver pensato ardentemente "dissolvi".

Rimasi seduta per quello che mi sembrò un'eternità ad osservare quell'insieme disgustoso e maleodorante fin quando non vidi un leggero fumo fuoriuscire da esso.

Senza perdere tempo ci poggiai sopra il ferro delle catene che sparì immediatamente al contatto. Cercai di non urlare dalla soddisfazione e felicità limitandomi a saltellare su me stessa.

Non esitai a dirigermi verso la porta di acciaio ma come feci per pronunciare un incantesimo essa si aprì dinanzi a me.

<<Non potevo che aspettare niente di meno da te>> sussurrò il signor Hollowbridge sorridendo, con uno schiocco delle dita vidi spuntare nuovamente le catene pronte a riavvolgere i miei polsi in una stretta questa volta ancora più forte. <<Mi dispiace non posso lasciarti andar via...>> continuò chiudendo la porta dietro di sé.

Il mio sguardo era carico di rabbia e mancò poco che non gli saltai addosso nel tentativo di strangolarlo. <<Sono qui per continuare la storia dell'ultima volta>> annunciò sempre sorridente fermandosi a qualche passo da me.

Devo ammettere che riuscì a catturare la mia attenzione per cui con lo sguardo lo esortai a continuare.

<<Dove eravamo rimasti? Ah giusto! Il vostro arrivo nel mio bordello. Notai subito l'interesse del demone nei vostri confronti ma andai su tutte le furie quando il mio tanto adorato quanto sciocco figlio si innamorò di quella ragazzina, avrebbe mandato in aria tutti i miei piani!>> si fermò sbuffando per poi guardarmi dritto negli occhi.

<<Non capisco dove vuole arrivare a parare>> dissi infine non trovando un nesso nelle sue parole. <<Quella pietra ha un grande potere ed io la desidero ma si sveglia solo una volta tra le mani di un cuore puro... Essa era destinatata a te o alla tua amichetta fu per questo che ordinai di assassinarvi sicuro che vi avrebbe seguito: ed eccola qui rinata nei tuoi occhi!>>

Terminò lasciandomi senza parole <<Trovarvi tutti è stato facile grazie ad una certa veggente che son sicuro hai già incontrato>> anche Sarah c'entrava in tutto questo? Certo non nutrivo molta simpatia nei suoi confronti ma da qui ad immaginarla complice di questo pazzo... <<uccidere la tua famiglia fu un gioco da ragazzi e mia sorella Lorall accettò di badare a te fin quando non avresti raggiunto il college>>.

Lorall... Il suo nome provocò in me una forte rabbia che sentii il sangue ribollire dentro di me. Senza pensarci sferrai un pugno dritto in faccia del signor Hollowbridge che di certo non se lo aspettava, osservai le catene urlando dalla rabbia <<Sparite!>> e così fu: il vecchio era ancora per terra quindi mi affrettai ad aprire la porta quando una stretta mi afferrò la caviglia scagliandomi per terra <<ringrazia il fatto che tu mi serva viva!>> ringhiò rabbioso tenendomi ferma al suolo.

Il mio corpo era carico di adrenalina e di certo non avevo intenzione di rimanere rinchiusa in quel posto per un'altra notte, l'unica cosa che mi venne in mente fu di urlare un unico nome <<Josh ti prego!>> non finii nemmeno di comporre quelle parole che un ombra apparve alle spalle del signor HB colpendolo dritto sulla nuca facendogli perdere i sensi.

Saltai tra le braccia di Josh che mi accolsero in una calorosa stretta <<dobbiamo scappare>> disse ed una strana sensazione mi avvolse.

Il mio corpo venne avvolto da uno strano formicolio ed intorno a me lo scenario cambiò dalle fredde mura della mia prigione ed una altrettanto fredda foresta colma di alberi ormai spogli e morenti. <<Teletrasporto?>> chiesi sconvolta a Joshua che mi teneva ancora stretta a sé <<è la prima volta che ci provo...>> confessò sorridente lasciandomi andare.

<<Iris ho scoperto cosa hanno in mente e non è nulla di buono>> disse ora serio <<dobbiamo restituire la pietra a Talia>> <<cosa?>> chiesi stupita da quelle parole facendolo sbuffare.

<<Ho detto che dobbiamo restituirlo a quella strana tipa in verde di cui si parla nei libri>> <<E come dovrem..>> non finii di parlare che le sue mani strinsero il mio volto alzandolo verso il suo facendo sfiorare le nostre labbra nel tanto atteso e desiderato bacio.

Colta alla sprovvista mi ritrovai a fissare i suoi rossi occhi più vicini che mai ad i miei, sentii il mio cuore quasi esplodere e finalmente chiusi i miei occhi lasciandomi travolgere dalla passione del momento. Una sua mano mi spingeva verso di se mentre l'altra mi accarezzava dolcemente il viso.

Sentii la sua lingua accarezzare il mio labbro inferiore ed allora il bacio da dolce e romantico si trasformò in qualcosa di più passionale e travolgente ed il nostro affanno crescente ne fu il segno.

Con mio grande dispiacere fu lui primo ad interrompere quel momento separando le nostre labbra, fissandomi divertito come al solito.

<<Ti amo>> sussurrò allora e senza neanche farci caso iniziai a piangere dalla felicità <<anche io>> risposi in un sussurro avvolgendo le mie braccia intorno al suo collo.

Una lacrima mi attraversò il volto per poi cadere via verso il suolo brillando, la osservai sfiorare il pavimento e solidificarsi per poi cambiare colore, ed eccola lì la tanto bramata pietra verde.

Sarei rimasta a fissarla per ore se non ci fosse stato un altro meraviglioso spettacolo a richiamare la mia attenzione: piccole foglie tornarono a rivestire gli spogli alberi e tanti ciuffi d'erba rivestirono il suolo prima arido.

L'aria si fece più fresca ed una piacevole sensazione investì il mio corpo: la terra stava tornando ad essere quella di un tempo.

<<Chi lo avrebbe mai detto che a salvarci sarebbe stata una ragazzina che non sa nemmeno baciare>> commentò allora Josh sorridente.

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