Capitolo 44

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In foto: Dan, Pete (figlio di Iris e Josh), Josh (figlio di Dalia e Pete) ed infine Misaki.

Misaki POV

Corri, corri più veloce Misa altrimenti ti prenderà! Incitavo me stessa a correre, il ragazzo dagli occhi arancioni mi inseguiva con le braccia tese verso di me, ma perché non mi lasciava mai in pace?

<<È colpa tua! Tutta colpa tua! Me li porterai via! Ti farò soffrire per questo>> urlava queste parole mentre io correvo, senza voltarmi mai.

Gli occhi si aprirono quando udii qualcuno bussare alla porta, osservai l'orologio appeso al muro per vedere che erano solo le 2:15 di notte.

Avevo inzuppato il letto di sudore, il cuore batteva forte ed avevo il fiato corto grazie all'ennesimo incubo.

<<Misa?>> zio Pete doveva aver sentito i miei lamenti nel sonno, perché era venuto a controllare se stessi bene.

<<Entra pure>> dissi e dopo qualche minuto lo vidi spuntare da dietro alla porta con occhi ricchi di apprensione, mi faceva male vedere lui, o zia Dalia e Josh preoccuparsi così tanto per me.

<<Tutto ok?>> chiese sedendosi sul letto accanto a me, controllando per bene ogni centimetro della stanza.

<<Era solo il solito incubo>> risposi osservando il soffitto sopra di me, ero ancora agitata e non sarei riuscita ad addormentarmi facilmente.

<<Il ragazzo dagli occhi arancioni?>> chiese lo zio ed io annuii, avevo raccontato spesso di questo incubo ai miei zii che mi avevano assicurato che non c'era motivo di preoccuparsi, era solo un sogno.

<<Sì, diceva che porterò qualcuno lontano da lui>> era la prima volta che pronunciava quelle parole, di solito si limitava a minacciarmi.

<<Non ci pensare ora, sarà meglio tornare a riposare, ok?>> disse dandomi una pacca sulla testa, se fossi stata sua figlia avrei potuto dire che come padre era eccellente.

<<Raccontami di mamma e papà>> dissi prima che potesse lasciarmi sola di nuovo, forse con quella storia avrei potuto rilassarmi.

Zio Pete sorrise e sospirò, si schiarì la voce e solo allora iniziò a raccontare la storia che tanto amavo.

<<Si conobbero tanto tempo fa, nel college dove studiavamo tutti insieme. Tua madre era timida ed impacciata, eppure con noi riusciva a conversare e a mostrare il suo vero carattere, le sue guance si tingevano spesso di rosso in presenza di tuo padre, che confidandosi con me ammise di adorare quella visione. Josh aveva un carattere difficile da gestire, eppure Iris lo sopportava e anzi, riusciva a tirar fuori il lato dolce di un dem... demente come tuo padre>> ogni volta che parlavamo del passato, lo zio aveva l'abitudine di iniziare delle parole e non finirle, sostituendole con delle altre.

<<Sai, una volta ho baciato tua madre>> disse ridacchiando ed io sgranai gli occhi, questa non la sapevo!

<<Cosa?? Perché?>> chiesi curiosa.

<<Tuo padre stava tirando troppe per le lingue il suo gioco con tua madre, volevo che confessasse i suoi sentimenti subito e forse quel mio gesto avrebbe potuto spronarlo>> disse alzando le spalle, chissà come aveva reagito quest'ultimo.

<<E cosa hai provato? Papà non ti ha fatto nulla?>> chiesi ancora più presa dalla storia.

<<Cosa ho provato? Nulla, Iris per me è sempre stata come un'amica, nel mio cuore c'è sempre stata solo una persona>> e lo sapevo, zia Dalia e zio Pete erano inseparabili, spesso davano il voltastomaco per tutti i baci e gli abbracci che si scambiavano ma mi avevano insegnato che il vero amore esiste.

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