Atto diciottesimo

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~Lucy Dayn~

Passai il resto della domenica a letto, non mangai niente ne avevo voglia di studiare. Piu volte mamma cercò di smuovermi, ma niente.
Poi il telefono suonò.

"Pronto?"
"Lucy, sono Lucas."
"Ciao."
"Che fai?"
Esitai. "Ripassavo Dante tu?" Stavo dicendo una bugia ma non volevo che mi facesse domande.
"Io mi chiedevo se avessi bisogno di una mano."
"No, volevo riposarmi adesso. Semmai un'altra volta."
"Si, certo. Quindi a domani."
"Si." Dissi ed attaccai.
Poi il telefono riprese a squillare.
"Chi è?!" Risposi brusca.
"Sono il tuo angelo custode!" Disse una voce fin troppo conosciuta.
"Lizzy, come mai chiami?"
"Non volevo studiare allora avevo pensato di uscire."
"Magari. A casa mia tra 10 minuti."
"Anche 5." Disse e così fu. Usciamo in meno di 15 minuti.

"Ho una fame da lupi!! Vuoi qualcosa?" Disse Lizzy entrando in un bar, io la seguii.
"No, sto bene così."
"Sicura? Sembri un po pallida." In realtà non stavo bene. Mi mancava Mark, perché non facevo che sentirlo distante?! Ogni volta che ci stavamo per avvicinare non facevamo che riallontanarci ancora di più!
"Sto bene così." Dissi ed uscii dal bar. D'un tratto vidi un giacchetto di pelle e dei capelli neri.
"Mark!!" Dissi toccandogli la spalla. Ma non era di certo lui! Mark non aveva quei brufoli ne aveva gli occhi marroni. I suoi erano di un verde che ti leggeva dentro, quel verde che riusciva a toccarti anche il cuore.
"Scusi, ho sbagliato." Dissi e tornai al bar. Lizzy si era presa un panino e una bottiglia di Coca-Cola. Il pomeriggio lo passammo a parlare di tutto. Di Lucas, di Max senza mai citare Mark fortunatamente.
"Max è così bello." Disse Liz. Io annuii.
Sentivo che Liz prima o poi mi avrebbe chiesto di Mark.
"Devo andare a casa. Si sta facendo buio." Dissi.
Liz mi porto fino a casa poi si fermò.
"Ti voglio bene e voglio solo aiutarti lo sai no?" Io non avevo bisogno di nessun aiuto. Io volevo Mark e basta! Ma mi aveva baciato un'altra e cosa mi diceva che non lo avrebbe rifatto?!
Entrai in camera e cominciai a piangere. Non riuscivo a fare più niente.

Il giorno dopo mi sveglia presto per andare a scuola. Il mio viso era decisamente pessimo, forse perché ormai era da giorni che non mangiavo, ma se mangiavo rischiavo di vomitare anche l'anima. O forse perché non facevo che piangere, fatto stava che neanche io riuscivo a riconoscermi. Mi truccai un po e andai a scuola, pronta per un'altra pessima giornata.

Quando mi misi al mio banco la classe era vuota allora decisi di andare in bagno. Attraversai il corridoio e appena entrai mi bagnai un po il viso. Sentivo come le gambe cedermi e la vista appannata. Tornai in classe e mi misi seduta sulla mia sedia.

"Buon giorno!" Disse Lucas entrando. Perché urlava così forte! Le mie orecchie presero a fischiare ininterrottamente.
"Giorno." Dissi.
Poi entrò Liz e man a mano tutti quanti. Appena vidi entrare Mark quasi cercai un motivo per non saltargli addosso per baciarlo. Aveva la camicia blu e dei jeans poi notai qualcosa, aveva come delle strane fasciatura alle mani.
"Che ha fatto alle mani?" Chiesi a Liz.
"Max mi ha detto che ha distrutto mezza casa."
"Perché?" Chiesi.
"Era arrabbiato forse."
Il professore non si decideva a venire, ragione per il quale cominciai a pensare che sarebbe mancato per tutta l'ora. Mark si alzò ed uscì per fumarsi una sigaretta io decisi di seguirlo.

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