Atto trentesimo

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~Mark Ansey~

"Allora mettetevi in posa." Disse Bella con la fotocamera in mano.
Lucy rimase immobile davanti a me, io misi le mie mani sui suoi fianchi e lei le sue sulle mie spalle. Ci stavamo osservano come se venissimo entrambi da un altro pianeta. Io poi avvicinai le mie labbra al suo orecchio.
"Ti amo." Dissi.
Lucy mi sfiorò il collo con le sue labbra, sentivo i miei ormoni all'impazzata. Chiedevo una sola notte con lei, per averla per me e basta. Una notte mi sarebbe basta per tutta la vita, una notte con lei avrebbe azzerato tutte le altre donne del mondo. C'era solo Lucy per me.

"Ok immagino che io debba andare." Disse Lucas alzandosi. Quello stronzo lo odiavo sempre di più. Lucy si allontanò da me.
"Ti accompagno fuori." Disse ed uscirono entrambi. Rimasi ad ossevare la porta di casa finché lei non rientrasse.
"Sappi che se le accadrà qualcosa di brutto ne pagherai tu." Disse Laura alle mie spalle, io ero pronto a dare tutto a Lucy. TUTTO.
Quando Lucy entrò rimase a fissarmi. A cosa pensava?
Poi però andò in camera sua senza dire niente. Io la seguii e chiusi la porta.
Mi avvicinai a lei, eravamo vicinissimi.
"Dimmi a cosa pensi." Dissi.
"Penso che... Che tu debba andare."
"Perché?"
"Perché non posso baciarti."
Io mi avvicinai ancora di più. "E perché?"
"Perché tu hai la tua vita, un figlio e non hai tempo per me." Io mi avvicinai e le baciai il collo.
"Io non voglio essere l'ultima ruota del carro."
Non risposi ma continuai a baciarla sul collo, sul mento, sulla guancia. Sentivo il suo respiro che aumentava e la mia voglia di continuare che cresceva sempre più. Poi mi squillo il telefono.
Come era possibile che quel coso riusciva a rovinare sempre tutto?!!!

"Non rispondo." Dissi e continuai a baciarla, Lucy però prese il mio telefono e rispose.
"Cosa?! Arriviamo subito!" Disse.
"Che succede?"
"Elena... è in ospedale."
Corsi fuori la stanza fino in strada per prendere la macchina. Lucy era vicino a me e partimmo per l'ospedale più vicino.

***

"Sono Mark Ansey, Elena Brown dovrebbe essere qui." Dissi ad un dottore.
"Sala 25." Disse l'uomo ed io ci entrai.
"Elena, cos'è successo?"
"Mi hanno operato d'urgenza, ho perso il bambino." Disse con una voce rotta.
Io le presi la mano e gliela baciai.
"Tu come stai?"
Elena non mi rispose.
Un medico entrò.
"La pazziente sta bene ma, dobbiamo aspettare l'effetto dell'anestesia. Abbiamo eliminato il feto, è tutto apposto."
"Grazie dottore." Dissi.
"Per questa sera potrà uscire." Ci avvisò il dottore ed uscì.
"Sono stanca." Disse Elena, allora io le rimboccai le coperte ed aspettai in sala d'attesa.

"Come sta?" Chiese Lucy con due bicchieri di the caldo in mano.
"È distrutta."
"Tu?" Mi chiese.
"Io... sono triste, ma..." Non finii la frase.
"Ma?"
"Non era pronto. Non con lei, quindi è stato meglio per tutti... penso." Guardai il pavimento. Lucy posò i bicchiedi su di una sedia e si inginocchiò davanti a me.
"Sai, quando Bella era in ospedale tu mi sei stato vicino. È la cosa più bella che una persona avesse fatto per me. Adesso io starò con te."
Era così bella, vestiva una camicia bianca con dei jeans celesti leggermenti strappati. Vederla così davanti a me mi faceva sentire una voglia incontrollabile di sesso. Lucy riusciva sempre a farmi allontanare dalla realtà, riusciva sempre a farmi eccitare, in ogni gesto o movimento o parola.

Mi alzai e...

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