Atto cinquantacinquesimo

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~Lucy Dayn~

"Lucy svegliati!"
"Si, mamma sono sveglia." Le dissi e mi vestii.
L'armadio era pieno di completi, ne presi uno a caso ed uscii di casa.

***

"Oggi sei bellissima. Come ieri." Mi disse Lucas all'orecchio fuori scuola.
"Grazie." Dissi e andai in classe.
Mark non arrivava più. Che sarebbe entrato più tardi?
Le ore però andavano avanti e lui non si faceva vivo. A ricreazione uscii in giardino.

"Scusa."
Davanti a me si parò la stessa donna di ieri. Chissà cosa si erano detti lei e Mark.
"Mi dica." Le dissi io.
"Non vedo Mark, sai dirmi dove può essere?"
"Oggi non è venuto a scuola."
"Ah, e come posso rintracciarlo?"
"Posso dirle dove abita, ma non so se lui vuole." Dissi.
"Ti prego, è una cosa importantissima."
Ero così curiosa che dovetti tapparmi la bocca per non chiedere niente.
"Ok, la accompagno dopo scuola. Esco all'una."
"Ok grazie." Disse ed io andai via.

Appena finì scuola vidi la donna davanti scuola.
"Eccomi qui." Dissi ed andammo da Mark. Chissà come avrebbe reagito lui rivedendola.
"Come si chiama?" Le chiesi.
"Clare, tu?"
"Lucy."
"Da quanto vi conoscete tu e Mark?" Mi chiese. Io esitai.
"Da un anno circa. Lei?" Le chiesi.
"Molto meno." Rispose e rimase in silenzio.
Bussai alla porta di Mark e lui apri. Sbarrò gli occhi appena mi vide poi spostò lo sguardo e disse: "Perché sei qui?" guardando la donna.
"Devo parlarti."
"Me l'hai già detto ieri." Fece lui.
"Forse... è importante." Intervenni alzando lo sguardo da terra e guardando Mark negli occhi. Quanto mi mancavano quegli occhi.

Mark apri la porta per farci entrare.

"Dimmi." Disse Mark sedendosi sul divano. Clare si mise seduta su di una sedia e disse: "Ci ho messo tantissimo a trovarti. So che per te è difficile crederci ma -prese una grande respiro- io sono tua madre."
No, avevo sentito male. Vero?

Mark si alzò di scatto. "Ma che ti sei fumata? Esci da casa mia!"
"Non posso, è la verità! Ascoltami!"
"Non ti voglio sentire. Vai via!"
"Da piccolo ti abbiamo lasciati dai miei genitori, i tuoi nonni, perché noi eravamo troppo giovani per crescere un bambino e siamo fuggiti."
Mark fece alzare con la forza Clare dalla sedia ma lei non faceva che sputargli in faccia la sua verità. Poi Mark scaraventò la sedia contro il muro e calò il silenzio.

Allontanai Clare da Mark. "Forse adesso deve andare via." Le dissi.
"Ma io..."
"Vada via." Le ripetei più decisa. Clare si allontanò ed uscì.
Mi voltai per guardare Mark e gli toccai le spalle, aveva tutti i muscoli contratti.
"Come stai?" Gli chiesi.
Lui si rilassò e chiuse gli occhi. Sentivo come il mondo che gli fosse caduto addosso. Dovevo aiutarlo, alleviare quel peso che aveva addosso.
Lo abbracciai e lui nascose la sua testa contro il mio collo.
"Non ci pensare." Gli dissi mentre accarezzavo la sua testa.
"Non so più a cosa credere."
"Credi a quello che ti dice il tuo cuore." Risposi.

Mark si allontanò da me cominciò a respirare a pieni polmoni.
"Forse dovresti andare anche tu." Mi disse.
"Em... Si... forse." Aprii la porta lentamente sperando che lui mi fermasse.
"Lucy."
Mark mi si paro davanti.
"Ciao." Dissi ed andai via. Correvo più veloce che potevo per non farmi più vedere da nessuno.

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Grazie ancora:
per le visualizzazioni,
ed i voti.

Vi adoro!

Un bacio,
Romina.

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