Atto trentunesimo

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~Lucy Dayn~

Mark si alzò in piedi e mi trascinò in un bagno. Mi spinse contro il muro e mi sbarrò la strada con le braccia. Io gli accarezzai una guancia.
"Tutto ok?" Gli chiesi, ma lui non rispose. Mi avvicinai per baciarlo. Mark poi prese a baciarmi ovunque. Ogni volta che era agitato si faceva prendere dall'istinto, io lo lasciai fare. Forse semplicemente volevo facesse qualunque cosa volesse di me.
Cominciò a baciarmi il petto scoperto, sapevo che prima o poi avrebbe voluto levarmi via la maglietta, per questo cominciai ad agitarmi. Non lì! Non adesso!
Una donna anziana entrò in bagno, allora Mark si allontanò e dopo un po appoggiò la schina al muro, eravamo spalla a spalla.
"Va tutto bene?" Mi chiese la signora.
"Si. Non si preoccupi." Le dissi e lei si sciacquò la mani per poi andarsene.
Io mi posizionati davanti a Mark lo abbracciai e gli baciai la testa.
"Ti prego dimmi a che pensi." Chiesi.
"Non lo so, forse dovevo essere con lei. Non se lo perdonerà mai."
Era preoccupato per Elena, era amore questo?
Gli presi la mano e lo portai verso la stanza di Elena, dovevano parlare, chiarire.

Quando entrammo Elena stava fissando il soffitto, io li lasciai parlare in pace. Ero in sala d'aspetto per poi andare a casa con Mark, ma lui non si decideva a venire.
Mi alzai ed andai via da sola.
Mentre camminavo riflettevo a tutto quello che era successo. Mark mi era stato vicino con Bella, se ne era andato ma non era per sempre, era ritornato per me. Poi avevamo finalmente coronato il nostro sogno di stare insieme e qualunque cosa succedesse non facevo che volerlo sempre di più. Quando è arrivata la notizia del bambino mi sentivo distrutta. Come era possibile che tutto questo succedesse proprio a noi?! Sembrava una storia senza fine.

"Lucy!"
Mi voltai Mark era dietro di me.
"Come mai qui?" Gli chiesi.
"Elena andrà dai suoi genitori, loro sapranno come aiutarla. Io... sono qui per... Io..." cosa voleva dirmi?! Aveva capito di non amarmi più?! Sentivo di star sudando freddo!
"Ti amo." Mi disse di getto. Sentivo la testa girarmi, stavo per svenire!
"Hey... hai sentito?" Io rimasi immobile, forse non stavo capendo bene tutta la situazione.
Mark mi baciò come ormai faceva da tempo, le nostre lingue si unirono, stavamo finalmente creando, insieme, l'amore che tenevamo nascosto in noi.
"Anche io ti amo." Dissi allontanando le labbra ma restando aggrappata a lui.

Mark mi prese in braccio e mi portò dentro la sua macchina parcheggiata poco lontano da dove eravamo. Mi allacciò la cintura di sicurezza e partì.

"Dove andiamo?" Chiesi.
"In un posto." Mi disse senza darmi altre informazioni, ma non chiesi più niente. Osservai il paesaggio davanti a me, eravamo usciti di città e dopo 2 ore ci fermammo davanti ad una piccola casetta i legno immersa nel bosco. Mark lasciò la macchina davanti la casa.

"Che ci facciamo qui?" Chiesi.
"Questa è la casa di mio nonno. Lui era la mia famiglia. Era tutto."
"Adesso non c'è più?"
"No."
"Mi dispiace."
"Mi ha sempre detto di non aver paura di rimanere solo."
Io aprii lo sportello e scesi dalla macchina. Mi diressi verso casa e prima di entrare mi levai i tacchi. C'era un salone immenso con una libreria enorme. A destra si apriva una grande cucina con un'isola per mangiare, mentre dritto si poteva vedere una stanza da letto.
"È bellissimo." Dissi.
Mark lego le sue mani sui miei fianchi.
Mi diressi verso la stanza ed aprii la porta. Davanti a me c'era un letto matrimoniale enorme a baldacchino.
"Hai fame?"
Io mi voltai. "Un po." Dissi.
"Possiamo andare ad un paesino che sta qui vicino per cena."
"Si." Mi misi le scarpe ed uscii, d'un tratto cominciò a piovere a dirotto. Mark mi riportò dentro casa prima che prendessi tutta la pioggia.
"È normale che di botto cominci a piovere così?!" Chiesi.
"Si, succede spesso. Smetterà presto." Disse ed andò in cucina.

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Siamo arrivati a 1K di visualizzazioni, vi adoro tantissimo!♡♡

Ringrazio tutte le persone che si sono appassionate alla storia e l'hanno seguita giorno per giorno.

GRAZIE!

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