Atto trentatreesimo

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~Mark Ansey~

"Su, Max svegliati!"
Mi alzai di buon umore quella mattina, ripensai a Lucy, alla nostra relazione. Tutto si stava mettendo al suo posto finalmente!
Ieri avevamo fatto un grande passo avanti, ma le cose dovevano essere fatte piano piano.

Io e Max ci preparammo in fretta e furia, non vedevo l'ora di baciarla.
Appena la vidi indossava una felpa bianca, con un giacchetto di lana, una sciarpa ed un paio di jeans attillati. Era così bella.
"Buongiorno." Le dissi baciandola.
"Giorno." Mi disse sottovoce.
"Ci stiamo anche noi!" Disse Liz avvicinandosi, e Max fece lo stesso.
Io presi Lucy per mano ed entrammo.
"Buongiorno." Disse Lucas a Lucy. Lei rispose con un cenno.

***

Al suono della ricreazione andai a fumarmi una sigaretta.
"Bellezza, hai da accendere?" Mi disse una ragazza avvicinandosi, io le passai il mio accendono e rimasi in silenzio. Appena finii rientrai un classe.
"Ciao amore! Stavo pensando. Domani abbiamo il compito di matematica quindi possiamo studiare insieme a casa mia."
Mi avvicinai a Lucy. "È un'idea eccezionale." Dissi.
Lucas poi entro in classe.
"Lucy! Oggi hai da fare?"
"Si." Risposi io.
"Potevamo studiare insieme matematica." Continuò lui. Bene adesso lo ammazzo, Lucy però mi prese per mano.
"Veramente studio con mio ragazzo." Disse lei aggrappandosi al mio braccio.
Lucas silenziosamente si mise al suo posto e quando suonò la campanella tutti fecero lo stesso.

***

È suonata la campanella dell'ultima ora ed io ero davanti al cancello dalle scuola ad aspettare Lucy che doveva prendere un quaderno che si era dimenticata in classe. Nel mentre mi fumai una sigaretta.
"Ma chi si rivede!!" Disse la ragazza che alla ricreazione mi chiese l'accendino.
"Sei un tipo di poche parole."
"Si."
"Mi chiamo Jessica." Disse lei tendendomi la sua mano. Aveva il braccio pieno di tatuaggi.
"Belli, io ne ho uno solo." Dissi buttando fuori il fumo. Non le strinsi neanche la mano.
"Wow, me lo fai vedere?"
"Non è niente di che."
"Sono curiosa."
"Lo ho sul polpaccio, è una clessidra circondata da due rose."
"Bello, mi piacerebbe vederlo."
In lontananza vidi Lucy avvicinarsi, quindi gettai la sigaretta.

"Ciao." Disse Lucy.
"Fatto?" Chiesi.
Lei mi annuì.
"Andiamo allora."
"State insieme?" Mi chiese Jessica.
"Si." Le risposi ed andammo via.
Quando fummo dentro la mia macchina Lucy mi guardò strana.
"Chi era?"
"Si chiama Jessica, mi ha chiesto a ricreazione l'accendino ed adesso voleva parlare niente di che."
"È piena di tatuaggi."
"Si, mi piacciono." Le dissi e misi in moto.
Lucy non disse più niente e quando fummo davanti casa sua entrammo e ci chiudemmo dentro la sua stanza.

***

"Allora, una volta che siamo qui si calcola il sistema poi bisognerebbe... calcolarsi le incognite e... Fatto!" Disse Lucy completando l'esercizio.
"Perfetto. Abbiamo finito." Chiusi tutto e la baciai. La spinsi contro il letto e cominciai a toccarla ovunque, cosce, pancia, sedere tutto. Lei mi lasciava fare e più la baciavo più lei inarcava la schiena per avvicinarsi a me.

"Lucy, noi stiamo uscendo." Disse Laura entrando. Io mi alzai e Lucy si pulì le labbra.
"Si mamma." Disse lei.
"Forse dovreste studiare invece di fare... questo."
"Avevamo finito."
"Bene allora puoi anche andare." Mi disse Laura.
"Mamma." Disse Lucy con aria di autosufficienza.
Laura chiuse la porta ed uscì di casa.

Io cominciai a grattarmi la testa.
"Che figura di merda." Dissi.
"Non ti preoccupare." Lucy si avvicinò a me e mi baciò il collo, delicatamente, era così sensuale e fragile. Mi faceva eccitare in una maniera assurda. Io legai le me mani dietro la sua schiena e le toccavo il sedere.

Poi il telefono nella tasca posteriore di Lucy prese a vibrare. Io lo sfilai e lessi.
"Chi è?" Mi chiese. Io la allontanai e...

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