Atto sessantesimo

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~Lucy Dayn~

"Emm... Max voleva che ti venissi a parlare." Disse Mark.
"Ma non dire cazzate! Mark voleva vedere come stavi. Mi pare il minimo." Lo corresse Max. Io corsi in bagno per sfuggire ai loro sguardi, ma Mark mi prese la mano.
"Aspetta." Disse e dopo un po continuò. "Come stai?"
Io mi asciugai le lacrime che stavano per scendere sul mio volto, ma non risposi.
Mark si guardò in giro e prese un grande respiro. Liz e Max ci lasciarono soli.
"Forse... ho esagerato. Io. Non voglio farti soffrire ma quando mi arrabbio non... Non riesco a ragionare. Io..." Mark stava cercando le parole giuste per scusarsi, ma non riusciva a guardarmi. Guardava la pareti ed il soffitto, tutto tranne che i miei occhi.
"Mi capita spesso di reagire male, come saprai. E... Non mi succede spesso di dover chiedere scusa, ma... cioè in parte non devo chiedere scusa. Io ho fatto quello che sentivo e..."
Lo fermai subito. "Se-se è solo per uno scusa. Ok, accetto le scuse." Dissi balbettando e me ne andai.

"Aspetta."
Io mi voltai.
"Non è solo per uno scusa."
"Per cosa allora?" Chiesi.
"Voglio che tu mi perdoni davvero" Mark si avvicinò a me e mi asciugò le guance.
"Tutto quello che ho fatto non l'ho fatto per farti soffrire ma perché non poteva continuare così."
"Così come?"
"Litigavamo spesso e poi..."
"Lucas." Dissi.
"Si, e Jessica. E tutti i nostri problemi."
"Capisco, per me è solo un po difficile allontanarmi." Confessai.
"Anche per me." Disse lui.
"Potremmo provare ad essere dei semplici amici." Non sapevo come ero riuscita a dire una cosa talmente orribile, poterlo vederlo senza amarlo. Non era possibile, non potevo avere certi impedimenti con lui!
"Si."
"Ok, adesso vado." Dissi ed uscii dal bagno.

***

"Trovata!! Si può sapere cos'è successo prima?" Mi chiese Alex.
"Mark era un mio ex e niente... abbiamo parlato ed è definitivamente finita."
"Tieni." Disse Alex portandomi in giardino e dandomi una sigaretta.
"Non lho mai provata."
"Distende i nervi. Su, c'è sempre una prima volta."
Io presi una sigaretta ed ispirai. Tossii un paio di volte ma era vero, ti riassava.
"Grazie." Dissi e tornai a casa, visto che ormai era troppo tardi per entrare a scuola.
Feci una doccia per levare la puzza di fumo e mi addormantai.

***

Ero davanti scuola, fuori il cancello. Non capisco come di prima mattina ci possano essere così tante persone felici e attive!

"Angioletto!!"
Mi voltai e vidi Alex guardarmi.

"Perché mi chiami angioletto?"
Lui mise il suo braccio sulla mia spalla.
"Semplicemente perché non mi ricordo il tuo nome."
"Sono..." Cercai di dire il mio nome, ma subito mi fermò.
"Non ti preoccupare, me lo dimenticherò sicuramente." Disse e si accese una sigaretta.
"Vuoi un tiro?" Mi chiese.
"No, grazie."
"Dai!! Fallo per me."
"Non ci tengo." Dissi. Poco più giù Mark si stava avvicinando a noi.
"Giorno." Disse lui guardandomi.
"Ciao amico!!" Gridò Alex. "Tu saresti l'ex no?" Chiese.
Mark mi guardò come per capire bene.
"Già sa tutti i dettagli?" Fece Mark.
"C'è poco da sapere, avete rotto. Basta." Disse Alex.
Io cominciai ad agitarmi a più non posso. Cominciai mangiarmi le unghie e a tremare.
"Vuoi?" Disse Alex passandomi la sigaretta.
"Sei pazzo? Che fai?!" Mark fermò Alex.
"Stai calmo, già ha provato!!" Mi sembrava come se Alex cercasse sempre una scusa per farci litigare.
"Cosa?" Fece Mark guardandomi negli occhi. D'un tratto suonò la campanella della scuola.
"Devo andare." Dissi e li lasciai soli.

***

"Carissima, da chi scappi?"
"Liz! Mi hai messo paura." Dissi prendendo un grande respiro.
"Alex..." Risposi.
"Aspetta chi è Alex?!" Mi chiese sorpresa.
"Uno che ho conosciuto ieri prima della litigata."
"Lo devo vedere!!" Gridò.

"Angioletto!!" Sentii dire.
"Eccolo." Dissi sotto voce. Liz mi guardò come per dirmi 'Ti chiama angioletto?!!!"
Io mi voltai ed andai da lui.
"Dimmi."
"Ci vediamo a ricreazione." Disse dandomi un bacio in fronte andando via.
Io mi portai la mano sul punto in cui mi aveva baciata.
Che tipo, pensai.
"È bellissimo!" Disse Liz avvicinandosi.
"È un ragazzo strano." Precisai.
"Mark secondo me adesso si incazza."
"E perché mai? Mi ha lasciata e adesso siamo solo semplici amici." Dissi e mi voltai.

Mark era seduto e mi guardava.

Colpito!
Aveva afferrato il mio cuore e l'aveva distrutto con i suoi occhi di ghiaccio!

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