•Il mondo attraverso lo specchio - blackcarson•

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blackcarson

Sinossi:
Quando Quis si trasferisce a Las Vegas, la città più importante di tutta Terra, ha un'idea piuttosto precisa di quello che lo aspetta: diventare uno dei più grandi esperti del Gioco, quel misto tra avvenimento mondano, rituale religioso e scommessa che regola la vita sul pianeta e ne assicura la prosperità.
Tutto ciò che Quis sogna è una vita sulla cresta dell'onda, ma non ha fatto i conti con le ambizioni di suo padre, gli equilibri di potere delle dodici gilde, uno specchio magico e un paio di segreti ben più grossi di quanto avrebbe mai potuto immaginare. E poi naturalmente c'è lei: Matilda, la più giovane e fortunata giocatrice d'azzardo della città...

1) Trama:
Premettendo che solitamente non leggo mai la trama di una storia che devo recensire prima di leggerla per non farmi influenzare durante la lettura... penso che la trama scritta qui sopra non renda alla storia ciò che merita. "Il mondo attraverso lo specchio" è un libro che mi ha preso sin da subito, tanto che mi sono divorata tutti i capitoli in pochissimo tempo, non sarei riuscita a fermarmi nemmeno se avessi voluto.
È un'opera avvincente, che fa ridere e riflettere al tempo stesso sul mondo in cui i protagonisti vivono, sulle loro usanze e le loro credenze.
Inoltre, questa storia è scritta davvero ma davvero bene, e non posso non dire che il livello di qualità è chiaramente alto.

2) Originalità:
Proprio per come l'autrice ha reso il mondo in cui Quis e Matilda vivono e le varie caratteristiche di questa realtà, l'opera si può definire originale. Tuttavia il fatto che loro vivano chiusi in questa specie di... bolla di metallo/vetro? Non ho ben capito se siano attorniati da una specie di cupola o vivano sottoterra, e che l'aria sia tossica e la vita fuori sia pressoché impossibile mi ha ricordato leggermente "Wool" di Hugh Howey. Tuttavia le due storie procedono chiaramente su binari totalmente diversi, e confido che andando avanti con i capitoli si saprà sempre di più su questo mondo futuristico.
Inoltre, ho apprezzato gli ultimi capitoli pubblicati forse più degli altri, con quella vena fantastica e confusa che ricorda i sogni.

3) Sintassi:
Ci sono errori che non ti ho fatto notare perché te li hanno già segnati o perché te li ho già indicati io stessa nei commenti (sì, mi riferisco al commento nel capitolo quattordici).

Prologo:
- "...il" -> ci va lo spazio.

Capitolo uno:
- "che i separavano" -> "ci", forse?

Capitolo due:
"comunque la...ti ringrazio" -> dopo i tre punti ci va lo spazio. Questo errore lo ripeti sempre, quindi tieni a mente.

Capitolo cinque:
- "Dev' essermi" -> non ci va, lo spazio, tienilo a mente.

Capitolo sette:
- "«Alcune ragazze» continuai «Specialmente le nobili" -> attenta alla punteggiatura, quella maiuscola non ci va.

Capitolo otto:
- "fratello,ma" -> attenta allo spazio;
- "agitava,come" -> anche qui;
- "ancora,ma" -> attenta.

Capitolo dieci:
- "inferiori a quelli apportati all'interno Consiglio" -> del Consiglio.

Capitolo dodici:
- "qual'era la sua colpa" -> qual era.

Capitolo tredici:
- "e non abbiamo neanche mangiato cena" -> non sarebbe meglio "cenato"?
- "per cui farei meglio a rimanere con loro." -> ti sei dimenticata la caporale finale;
- "finchè anche la loro" -> finché;
- "guarda un po'lì, piuttosto" -> penso volessi scrivere "po' lì".

Capitolo quattordici:
- a un certo punto passi a chiamare Juàn "Juan", dimenticando l'accento;
- "una ragazza?" Il vecchio" -> attenta, lì ci va il punto perché non è un dialogo, ma un pensiero, preceduto dai due punti.

4) Narrazione:
a) gli avvenimenti sono chiari e perfettamente comprensibili, né troppo veloci né troppo lenti, tanto che l'interesse tra i due protagonisti, nato in un solo giorno, non sembra campato in aria ma quasi avere una base solida;
b) le descrizioni sono perfette, aiutano il lettore a immaginare al meglio la scena che ha davanti;
c) un appunto, autrice: quando dopo il dialogo c'è un'azione legata come "disse/esclamò/rispose", il punto non deve esserci, perché separa il dialogo stesso da quell'azione. Mentre, se il punto non è scorretto ma lo segue una minuscola, è sbagliato. Per il resto i dialoghi sono molto sensati e per nulla confusi/campati per aria, anzi. Ti direi però di stare davvero attenta alla punteggiatura ad essi legata, perché spesso manca totalmente dove è necessaria;
d) lo stile di narrazione scelto si mantiene uguale per tutta la durata della storia, inoltre rende bene e l'autrice sa usarlo alla perfezione.

5) Caratterizzazione dei personaggi:
I personaggi sono ben caratterizzati, anche quelli che compaiono poche volte.
Matilda è il personaggio meglio caratterizzato, e con tutte le sfumature della sua personalità mi piace un sacco.
Come già detto nei commenti, mi piace molto anche Donnie, che seppur sia comparso solo due volte è comprensibile nel suo insieme, proprio come il padre.
Per quanto riguarda Quis ho ancora dei dubbi, ma i suoi ragionamenti e le sue azioni contribuiscono a delinearlo, e a me ispira assai come personaggio.
Lo spessore si nota sin dal primo momento, e non solo per quanto riguarda il vero protagonista, ma per tutti i personaggi presenti, quindi tanto di cappello.

6) Stile di scrittura:
Ho notato che hai candidato la storia ai Wattys, e che nella nota sotto la trama hai detto di sperare di non aver preso una decisione assurda... credimi, non lo è. Quest'opera è scritta molto bene, tu hai uno stile di scrittura davvero ottimo e una fantasia altrettanto ottima, quindi tranquilla, "Il mondo attraverso lo specchio" merita di essere candidato ai Wattys, il livello di questo libro è molto alto.
Non ho accorgimenti da farti notare, se non quello di stare attenta alla punteggiatura per quanto riguarda i dialoghi.

Valutazioni:
- Trama: 10
- Originalità: 9
- Sintassi: 10
- Narrazione: 9
- Caratterizzazione dei personaggi: 9
- Stile di scrittura: 10

Totale: 57 su 60

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