×Nel silenzio delle ombre - VeniceWestenra×

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VeniceWestenra

VeniceWestenra

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Sinossi:

Emmeline e Tiberius non si conoscono. Vivono in due realtà parallele che apparentemente non hanno niente in comune.
Così, Emmy passa le sue giornate in una cittadina americana. Il massimo della trasgressione, per lei, è frequentare una vecchia struttura ottocentesca, su cui circolano strane e inquietanti storie.
Come quella sul Conte, un brutale assassino che visse proprio tra quelle mura. Emmy è convinta di averlo visto, è convinta che quel fantasma la perseguiti. Ma perché dovrebbe essere perseguitata?
Possibile che l'amico Andrew, proprietario della casa, ragazzo affascinante e gentile, possa essere a lui collegato?
Tiberius, al contrario, è un'Esorcista. Vive in un'abitazione incastrata nella roccia in un luogo fantastico, lontano e al tempo stesso vicino. Le sue giornate sono scandite dal sangue e dalla vendetta che corrode il suo cuore. Suo padre è stato ucciso per mano di una divinità. Ma come uccidere un dio?
Quel che Tiberius ed Emmy non sanno, come altri personaggi, è che sono molto più vicini di quanto pensano; immersi in un oceano nero, che li reclama a sé, ma se non vuoi sprofondare nell'oscurità l'unico modo che hai è nuotare verso la superficie.

1) Trama:

Buongiorno, lettori, e benvenuti in questa nuova recensione. Oggi, dopo molto tempo, parlerò di una storia wattpadiana che non mi è stata richiesta ma che io stessa ho deciso di recensire. Si tratta, come avrete intuito, di Nel silenzio delle ombre, romanzo a opera di VeniceWestenra.
La storia ha come protagonisti due personaggi agli antipodi. Tutto inizia dal punto di vista di Emmeline, una diciassettenne come molte altre, innamorata di una persona che non la nota, in una famiglia con alti e bassi e non molto brava a scuola. Emmy ha sempre vissuto una vita normale, fino a quando una sera con gli amici non va alla sinistra casa ottocentesca che tutti dicono essere infestata. È da quel momento che - complice un personaggio di cui non parlerò - un demone comincia a perseguitarla, desideroso che lei "contragga" un patto con lui.
Nei capitoli pubblicati l'altro protagonista, Tiberius, non è ancora apparso, ma dato che sono riuscita a estirpare qualche informazione all'autrice non credo avrò molti problemi ad analizzare la trama.

Fino a dove sono arrivata non ho trovato falle, forse solo alcune parti un po' strane che ho fatto notare nei commenti, e l'ambientazione vista per ora è ancora abbastanza basilare. Quello che però colpisce, è l'atmosfera che l'autrice è stata in grado di tratteggiare: Emmy vive in una normalissima cittadina americana, ma l'aria che si percepisce gravare sui personaggi è pesante, cupa, e spesso capace di mettere i brividi, grazie ai piccoli dettagli che vengono disseminati qui e lì. Un esempio può essere il locale a tema gothic dove Emmy lavora, gestito dalla zia, una donna così arcigna da avermi ricordato Lady Tremaine.
Al contempo, l'ambientazione di Tiberius è opposta, sempre cupa, ma in cui il paranormale è all'ordine del giorno, in quanto Tiberius è un Esorcista.

In complesso, la trama è accattivante, comincia in modo lento ma tiene incollato il lettore, non cadendo in falle o incongruenze.

2) Originalità:

Dalle premesse che vengono mostrate, non si direbbe che Nel silenzio delle ombre sia una storia unica nel suo genere, ma è proprio qui che sta che il plot twist. L'autrice ha usato vari cliché del genere e li ha fusi insieme, andando a creare un "universo tipico" affiancato a una dimensione parallela in cui tutto è capovolto. Gli stereotipi di entrambi i generi (young adult/fantasy) in questo modo vanno ad affiancarsi, creando uno schema armonioso che nonostante sia basico si completa a vicenda, diventando molto originale.
Per citare Goethe, l'autore originale non è quello che scrive di cose mai viste, ma quello che le pone in una maniera tale da far sembrare non siano mai state dette prima. E sotto questo punto di vista, Venice ce l'ha fatta in pieno.

3) Sintassi:

Gli errori sono stati corretti nei capitoli, elencherò quindi nel punto dello stile quelli sistematici.

4) Narrazione:

a) la narrazione è per la maggior parte fluida, tranne in alcuni punti in cui, per via della punteggiatura non sempre corretta, il tutto diventa un po' macchinoso. Gli eventi sono tuttavia pienamente comprensibili e la lettura non ne risulta infastidita;

b) le descrizioni sono buone per quanto riguarda i personaggi, ma un po' carenti per quanto riguarda i luoghi che non siano la casa infestata. Un esempio può essere la parte in cui Emmy si trova in cucina con Simon: la stanza non ci viene descritta, vengono date solo vaghe informazioni;

c) i dialoghi sono corretti sia in quanto a contenuto sia in quanto a forma, pertanto non ho nulla da dire se non "complimenti";

d) lo stile di narrazione scelto va più che bene, permette di spaziare tra i punti di vista senza troppi problemi, e non ci sono errori per quanto riguarda la coniugazione dei tempi verbali.

5) Caratterizzazione dei personaggi:

La caratterizzazione è forse l'unico punto un po' ostico di cui parlare. Nonostante i capitoli presenti su Wattpad siano oltre i 5 standard, non sempre il carattere dei personaggi è chiaro. È difficile per me inquadrare Emmy, perché va un po' a momenti: momenti in cui appare docile e momenti in cui tira fuori le unghie. Al contempo, anche gli altri personaggi risultano ancora un po' superficiali. Un esempio può essere Virgil, il cui carattere è ancora una grande incognita, oppure Brandy, che come Emmy va un po' a momenti. Al contrario, invece, personaggi secondari come Simon o Ginevra risultano molto chiari e coerenti.
Nonostante tutto è però indubbio che i personaggi abbiano una profondità. Che si tratti del PoV di Andrew, di Emmy, di Brandy e così via, il lettore può trovare un filo conduttore che lega tutti: lo spessore psicologico.
Si può dire, in sostanza, che i personaggi non sono sempre comprensibili in sé, ma credo ciò sia dovuto alla complessità della loro personalità, che spesso - come a noi stessi accade - ci porta a essere incoerenti con noi stessi. Il lettore, in ogni caso, viene a nutrire un legame con questi ultimi, sentendosi vicino alla loro storia personale, e questo non è da sottovalutare.

6) Stile di scrittura:

Lo stile di scrittura di Venice è fluido e descrittivo, ma senza dubbio molto buono. Da quando ho scoperto il suo profilo, qualche annetto fa, ho notato un grande miglioramento nel modo di esprimersi: già prima la sua scrittura era piacevole da leggere, ma qui si percepisce la maturità che nel frattempo con l'impegno si è venuta a creare.
Gli errori sistematici che ho trovato non sono molti, e non sono nemmeno molto gravi. Si riconducono a:
▪ punteggiatura (virgole, punti e virgola, punti);
▪ ripetizioni;
▪ sviste varie;
▪ frasi a volte macchinose.

Generalmente, quindi, la storia ha una base molto buona e una forma corretta al 99%. Gli unici problemi sono quelle parti un po' meccaniche che richiedono una semplificazione e la lentezza con cui prendono il via gli eventi, che tardano l'entrata in scena di Tiberius, come già anticipato all'autrice, cosa che rischia di dar noia al lettore per via della presenza di parti superflue che potrebbero essere tagliate a vantaggio dell'altro protagonista.
Nonostante questo l'opera ha ottime prospettive, tutto sta nel modo in cui verranno poste.

Valutazioni:
- Trama: 9
- Originalità: 9
- Sintassi: 8
- Narrazione: 8
- Caratterizzazione: 7
- Stile: 9

Totale: 50 su 60

Questa storia verrà aggiunta alla lista di opere che consiglio.

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