•La Grande Madre - Lilloskyy•

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Lilloskyy

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Sinossi:

Ritrovatosi sulla terraferma, riuscirà Li-lou a trovare le tracce per la sperduta Isola, e liberare la sua amata Shaby?

Dovrà affrontare e superare numerosi imprevisti lungo il suo cammino alla ricerca dell'Isola, che gli faranno capire che solo scrutando dentro sé stesso potrà trovare la forza e la consapevolezza di ciò che va realmente cercando.

1) Trama:

Ed eccoci qui con la prima recensione della ventesima lista.
Il libro che andremo ad analizzare oggi è un fantasy riconducibile al filone epico/medievale, in cui troviamo un mondo "alternativo" ma non troppo, con giganti, umani, magia e in cui il tutto gravita attorno all'isola di Atlantide, farcito di un'atmosfera molto medievaleggiante che mi ha subito riportato alla mente le ambientazioni de Il Signore degli Anelli e di Shannara.
Ho letto l'opera molto velocemente per via dei pochi capitoli pubblicati e della loro ristretta lunghezza, ma le diciassette parti presenti sono bastate per crearmi un'idea sul libro, che indipendentemente non sarebbe variata.

Personalmente un epic fantasy non sempre mi impressiona, e in questo caso sono rimasta colpita solo al 50%. L'opera ha buone basi, ho apprezzato l'idea di usare Atlantide come luogo focale e la misticità che fa da sfondo al tutto, tuttavia è necessaria una massiccia revisione.
Gli eventi che accadono nella storia non risultano corrispondenti tra loro e sembrano inseriti senza una motivazione logica. Es.: la casa in cui Li-lou e i suoi amici si imbattono e in cui lui trova sua nonna. Questo avvenimento non è ben spiegato, così come ciò che esso porta con sé; il dialogo tra Li-lou e la donna non convince, né la reazione di lui a quello che si trova davanti.

2) Originalità:

Non sono patita di epic fantasy né sono solita leggere il medieval type, le uniche saghe di questo genere che ho letto e amato sono rispettivamente Shannara e Cronache del ghiaccio e del fuoco, quindi non ritengo il mio punto di vista certo e incontrastabile. Tuttavia credo che l'opera in questione possegga le basi per diventare a suo modo originale.
Non è la prima storia a trattare di Atlantide o di razze fantastiche/magia e non sarà l'ultima, ma è apprezzabile come tutti questi elementi siano stati raggruppati per dare vita a un romanzo che – con le giuste correzioni – potrebbe rivelarsi una perla. Ciononostante l'opera è ancora nella sua fase grezza.
Consiglio di prestare particolare attenzione ai personaggi, alle loro reazioni e agli avvenimenti che vengono inseriti, ora come ora fin troppo superficialmente analizzati, la cui presenza è motivata solamente dal volere di far andare le cose in un certo modo e priva di spiegazioni o ragioni logiche.

3) Sintassi:

Come precedentemente successo, non inserirò gli errori di sintassi nella recensione, perché altrimenti diventerebbe troppo lunga.
Li invierò quindi all'autore per e-mail.

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