Sinossi:
"Mi chiamo Nicole Dubois, sono una studiosa di antichi miti. Per anni ho condotto delle ricerche su rari manoscritti ungheresi, un lavoro faticoso alla caccia di fragili indizi. Dai miei studi sono emerse delle tracce di una razza che viveva in gran segreto nell'Europa orientale cinquecento anni fa. Erano chiamati életek, da un'espressione ungherese, hosszú élet, che si riferisce allo straordinario potere che possedevano di rimanere in vita a lungo, anche se non si accenna a una vera e propria immortalità. Ora, bisogna sapere che nel Tredicesimo secolo, in Ungheria, i mongoli diedero inizio a un massacro senza precedenti. Donne e bambini. Nessuno riusciva a salvarsi. Un assalto dopo l'altro, una strage senza fine. I mongoli incendiavano, saccheggiavano, stupravano. Non è difficile comprendere come, in un contesto simile, si alimentò la credenza di una razza che avrebbe potuto resistere a quei terribili eventi, una razza che non aveva solo il potere di vivere a lungo ma anche quello di cambiare forma, di modificare le proprie sembianze per sfuggire ai nemici. Una leggenda nata dalla disperazione, forse. Ma purtroppo quella leggenda segnala, tra gli életek, anche un cattivo seme, una di quelle creature infatti non era pacifica, ma bensì un essere dalla mente contorta, incapace di empatia o di amore, imprevedibile nei suoi sciagurati comportamenti, malvagio nelle azioni. Un tuffo nella follia. Ora so con certezza che il suo nome è Jakab, nei miei quaderni viene anche chiamato démon. Si credeva che fosse morto in un incendio, ma passarono gli anni e un'altra leggenda affiorò: una donna raccontò che, quando gli abitanti si erano radunati davanti a quella casa in fiamme, avevano visto un uomo che urlava dietro una finestra del piano superiore, contorcendosi in modo innaturale. A un tratto aveva poi rotto il vetro e si era lanciato nel vuoto. Da quell'altezza chiunque sarebbe rimasto ucciso o gravemente ferito, invece lui si era rialzato ed era corso via. Da quel momento ho la prova che quella creatura è sulle mie tracce e mi insegue. E oggi mi ha trovato. Ma io possiedo dei diari, unici per i segreti che occultano. I diari mi possono salvare o forse salveranno soltanto mia figlia. Se scoprirò come usarli, se il mostro non ci troverà prima." Fortemente suggestivo nei suoi richiami a Underworld, i Diari del sangue intreccia, in una prospettiva storica ricca di dettagli, l'ascesa e la caduta di un'antica razza di creature con un'avventura dal ritmo incalzante, ambientata ai giorni nostri. Un debutto concepito con straordinaria sicurezza e che, come ha sottolineato l'inglese "Guardian", coniuga "con grande potenza immaginativa orrore, morte e passione in un inedito scenario neo-gotico".
Recensione:
Benvenuti, lettori, in questa nuovissima recensione, stavolta su un cartaceo che – bene o male – ho letto nel giro di quattro/cinque giorni. Si tratta di I diari del sangue, in originale The string diaries, libro d'esordio di Stephen Lloyd Jones e pubblicato in Italia nel 2017.
Definire il genere letterario di questo romanzo è... difficile. Dovrebbe essere un thriller paranormale dalle sfumature horror e storiche, ma personalmente non l'ho trovato molto "thriller". Ha suspense, questo è vero, ma il thriller è un'altra cosa. D'altro canto, nemmeno la parte paranormale è propriamente approfondita.
L'opera parla sostanzialmente di questo popolo, gli hosszú életek, che tradotto significa "lunga vita", i quali sono molto longevi e dotati di poteri come la metamorfosi. Possono infatti prendere le sembianze di altre persone.
I protagonisti sono tre, Hannah (dal presente), Charles (dal 1970) e Lúckacs (dal 1800). I PoV tra loro si alternano, seguendo il filo conduttore che li lega, ossia questo misterioso popolo ungherese, dal quale un membro, il malvagio Jakab, tormenta dall'800 la stirpe di Hannah.
L'opera inizia con una fuga, quella di Hannah stessa, a guida di un'auto, con un marito morente seduto accanto e una figlia addormentata sui sedili posteriori. La storia parte quindi in medias res, perché il lettore si ritrova già da subito all'interno degli eventi, e solo mano a mano, grazie alle spiegazioni del narratore e dei personaggi, riesce a capire cosa sta accadendo e da cosa Hannah stia scappando.
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Le Recensioni di Rose (CHIUSO PER SEMPRE ❌)
RandomLISTA CHIUSA. REGOLAMENTO NEL PRIMO CAPITOLO. Le recensioni saranno quanto più oggettive e critiche possibile, in modo da andare a toccare ogni punto fondamentale dell'opera. Ricordo che io non sono infallibile, quindi chiedere anche ad altri serviz...