Sinossi:
Asha è un'ammazza-draghi.
Odiata dalla stessa gente che ha giurato di proteggere, uccide per espiare l'azione malvagia che ha commesso da bambina – una che ha quasi distrutto la sua città e lasciato lei con una terribile cicatrice.
Ma proteggere il regno di suo padre è un destino solitario: non importa quanti draghi uccide, la sua gente penserà ancora che lei sia malvagia.
Ancora peggio, per unire il regno diviso lei deve sposare Jarek, il crudele comandante. Mentre il giorno del matrimonio si avvicina, Asha desidera ardentemente la libertà.
Solo quando sembra che il suo destino sia sigillato il re le offre una via d'uscita: la sua libertà in cambio della testa del più potente drago di Firgaard.
E l'unica persona sulla sua strada è uno schiavo ribelle...Tag:
#draghi, #eroi, #caccia, #amore, #fuga, #regno, #malvagità, #divinità
Recensione:
Buonasera, lettori! Torno dopo un bel po' con la prima di una serie di recensioni (brace yourself, aggiornamenti are coming).
Qui vi parlerò di uno dei libri che più ho amato di questo 2019: The Last Namsara, di Kristen Ciccarelli. A essere sincera l'ho conosciuto grazie a un'amica, che me ne aveva parlato casualmente, e incuriosita ho deciso di leggerlo. Sono sinceramente contenta di averlo fatto.
Ma un passo alla volta.La nostra protagonista è Asha, figlia del re di Firgaard, odiata dal suo popolo per un evento che ha causato quand'era bambina, che ha quasi distrutto la città e l'ha lasciata con una tremenda cicatrice.
Asha, per espiare le proprie colpe, caccia i draghi e porta le loro teste come trofei al padre. Tormentata dall'imminente matrimonio con Jarek, il capo dell'esercito, il re le offre una via di fuga: se lei ucciderà Kozu, il Primo Drago, e così cancellerà la magia dell'Antico dal regno, sarà libera di non sposarsi e ogni suo peccato verrà espiato.
Ma le cose non vanno come previsto e tutto comincia a crollare quando Asha salva la vita a Torwin, uno degli schiavi di Jarek, e lo nasconde. Da lì seguiranno una serie di eventi disastrosi, di verità rivelate e avrà inizio la ribellione che potrebbe sovvertire le sorti del regno.Lo svolgimento e gli eventi in generale, in questo libro, sono molto rapidi. Ogni cosa avviene in al massimo un mese, mentre i primi capitoli in tre/quattro giorni. Il procedere del tempo, nella lettura, tuttavia, si sente in modo alternato. Ci sono parti che scorrono come acqua ma in cui quello che accade sembra andare al rallentatore, e altre in cui invece sembra di correre. Questo inizialmente mi aveva convinta poco, ma una volta arrivata alla fine mi sono resa conto che se l'autrice lo avesse strutturato in modo diverso probabilmente non avrebbe funzionato così bene. The Last Namsara è un'opera diversa dal solito, ha topos letterari ampiamente usati, sì, ma riesce a distinguersi perché ciò che succede è posto in maniera unica.
La lunghezza dei capitoli varia molto e a tempi alterni troviamo degli infra-capitoli in cui ci vengono raccontati retroscena dal passato, e che sono le antiche storie, racconti di eventi passati e spesso mitologici impregnati di magia, gli stessi che Asha racconta per attirare i draghi a sé.L'ambientazione è analizzata in quello che io definisco "il giusto range". La Ciccarelli ci spiega a grandi linee come funziona questo mondo, come funzionava in passato e i rapporti che Firgaard ha con le altre parti del regno, spiegandoci la differenza fra draksor, skral e scrublanders, ma non ci dice tutto, né quello su cui si sofferma è raccontato nel dettaglio. Essendo questa una trilogia, è giusto che molte cose siano lasciate all'oscuro.
Ciò che più mi è piaciuto è tutta la parte mitologica, sull'Antico e i suoi figli, Namsara e Iskari.
Namsara e Iskari erano rispettivamente la divinità della luce e della vita vita e della morte e distruzione. Quando la storia è ambientata i due sono morti da innumerevoli secoli, tuttavia i loro nomi sono usati per indicare due personalità distinte: i Namsara sono gli eroi che – quasi una volta ogni secolo – l'Antico manda fra gli uomini per salvarli da un pericolo imminente; l'Iskari invece è vista come una reincarnazione della dea della distruzione, che ovunque va porta con sé la morte.
La religione presente in questo primo libro è ancora un po' superficiale, nonostanteno vediamo molti interventi dell'Antico e della magia, quindi spero vivamente che nel secondo libro l'autrice ci si concentri ancora, per dare qualche altra informazione aggiuntiva.Di incongruenze e falle, se ce ne sono, non ne ho notate, poiché per ogni piccola informazione data, che sul momento appare anche insignificante, la Ciccarelli costruisce un quadro più ampio, a cui possiamo arrivare solo quando la stessa Asha ci arriva.
La maggior parte dei plot twist funziona alla perfezione e sono pochi i colpi di scena che ho potuto veder arrivare (tipo... due? E il libro ne è pieno). Per quanto riguarda invece i cliché, come detto, ce ne sono un sacco ampiamente già utilizzati, come ad esempio quello della storia d'amore fra due persone di caste diverse (insomma, era ovvio che Asha e Torwin sarebbero finiti insieme), ma anche qui l'autrice è capace di darvi una caratterizzazione unica e amalgamarli alla narrazione.
Ho adorato specialmente la relazione fra la protagonista e Torwin, che cresce lentamente e mostra un rapporto sano e rispettoso, in contrasto con quello che Asha ha sempre dovuto sopportare e a cui invece sarebbe destinata con Jarek.Le azioni e gli eventi sono raccontati in modo fluido e del tutto comprensibile.
Le descrizioni sono forse un po' superficiali, soprattutto per quanto riguarda il castello e i boschi in cui Asha va a cacciare, ma se consideriamo il suo personaggio ciò ha senso. Ci è cresciuta, non c'è motivo per lei di soffermarcisi. Spero quindi che nel secondo libro, poiché immagino ci sarà più varietà, vedremo più nel dettaglio i luoghi che i personaggi visiteranno.
I dialoghi sono ben scritti e rispecchiano l'ambientazione e lo stile di narrazione permette di immedesimarsi con la protagonista al punto giusto.La caratterizzazione è la parte che più mi ha affascinato di questo libro.
Asha non è la protagonista che troviamo di solito. Non è buona, non è gentile, non è altruista. Asha è tormentata, stronza ed egoista. Non le importa di niente e nessuno che non siano suo padre, suo fratello e sua cugina Safire; tutti gli sforzi che fa per farsi perdonare hanno un'origine egoista, lei uccide i draghi solo per mostrare di voler rimediare, solo per essere di nuovo apprezzata, e non perché le importi seriamente qualcosa del popolo. Questo si nota soprattutto quando Dax, il fratello, le chiede di salvare Torwin dalle grinfie di Jarek. Dax la prega cento volte, ma lei accetta solo quando lui le promette che le darà qualcosa in cambio. E questa credo sia la forza del libro. Perché Asha non è un personaggio positivo, lei è l'Iskari, e quando il suo cambiamento inizia noi lo vediamo, vediamo perfettamente l'evoluzione che subisce dalla prima all'ultima pagina, e non possiamo che provare una sorta di orgoglio per la sua crescita.
Gli altri personaggi sono più statici, principalmente perché noi seguiamo il PoV di Asha, ma questo non ci impedisce di inquadrarli. Torwin e Safire sono quelli che più ho apprezzato, poiché dimostrano vera e propria forza d'animo (e Safire è cazzutissima). Roa l'ho capita poco, più che altro perché non compare moltissimo, e Dax è l'unico a non essermi piaciuto, poiché spesso fa scelte davvero stupide e generalmente si dimostra inferiore alla sorella, cosa che stona con il fatto che tutti vogliono lui sul trono, quando è palese che le sue decisioni facciano pena.
Infine beh... i draghi. Dico soltanto che li ho a-d-o-r-a-t-i. Soprattutto Shadow.Lo stile di scrittura della Ciccarelli è fluido e ricercato, senza essere aulico. Ho notato due o tre errori di battitura qui e lì ma nulla da tenere conto. Nel complesso, però, il modo in cui scrive mi piace, davvero molto, e sono curiosa di andare avanti con la saga.
Questo libro vale? Decisamente.
Ve lo consiglio? Senza ombra di dubbio. Andate a comprarlo.
E per ora è tutto, ci vediamo a breve con la prossima recensione!
Stelle: ⭐⭐⭐⭐⭐
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Le Recensioni di Rose (CHIUSO PER SEMPRE ❌)
CasualeLISTA CHIUSA. REGOLAMENTO NEL PRIMO CAPITOLO. Le recensioni saranno quanto più oggettive e critiche possibile, in modo da andare a toccare ogni punto fondamentale dell'opera. Ricordo che io non sono infallibile, quindi chiedere anche ad altri serviz...