LISTA CHIUSA.
REGOLAMENTO NEL PRIMO CAPITOLO.
Le recensioni saranno quanto più oggettive e critiche possibile, in modo da andare a toccare ogni punto fondamentale dell'opera.
Ricordo che io non sono infallibile, quindi chiedere anche ad altri serviz...
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Sinossi:
Non chiamateli eroi. Ma questi sei teenager californiani hanno poteri che li distinguono. Loro possono fare cose che le persone ordinarie non sono in grado di fare. Prendete Ethan, a.k.a. Scam. Ha una voce dentro di lui che dirà qualsiasi cosa tu voglia sentire, che sia vera o meno. Che è utile, eccetto quando non lo è – come quando la voce inizia a chiacchierare nel bel mezzo di una rapina in banca e lo mette nei guai. Le uniche persone che possono aiutarlo sono gli altri Zero, i quali non sono esattamente i suoi migliori amici, in questi tempi. Prendete Nate, a.k.a. Bellweather, il "glorioso leader" del gruppo. Dopo l'SOS di Scam, lui riunisce gli Zero. Ma quando il salvataggio esplode loro in faccia, gli Zero si trovano spinti in incontri vorticosi con i criminali più pericolosi della città. E al centro di tutto il caos che trovano c'è Kelsie, che può prendere una folla nel palmo della mano e controllarla o disperderla a suo piacimento.
Quando ho comprato il cofanetto della trilogia di Zerøes non sapevo a cosa esattamente stessi andando incontro, e ammetto di averlo acquistato un po' a occhi chiusi, pagando un euro a libro quando il prezzo originario si aggira attorno ai 40 (lol). Ho poi atteso mesi, prima di decidermi a leggere il primo volume... e oh man, cosa mi ero persa.
Prima di tutto, il target è tipicamente YA, poiché tutto in questo libro si rifà esclusivamente a una lettura ideata per teenager. I protagonisti hanno 17 anni e sono un gruppo di disadattati che si sono trovati a crescere con poteri che nemmeno loro comprendono. La storia inizia quando Scam si caccia nei guai a causa della "voce" che convive dentro di lui e gli altri Zero decidono – anche se a malincuore – di andare a salvarlo. Da lì segue una serie di casini e tentati omicidi dopo l'altro, prima da parte di qualche spacciatore locale e poi da malvagi criminali russi.
Il libro ha 546 pagine, ma i capitoli sono estremamente corti, cosa che li fa scorrere come acqua. Non scherzo, sono state le cinquecento pagine più brevi della mia vita, perché ero talmente presa dalla lettura da non sentire alcun peso o sforzo nell'andare avanti. Gli eventi si svolgono nel giro di una settimana, ma se devo essere sincera sono parsi un po' mal disseminati, poiché a tratti sembra che tutto avvenga in due giorni ma le cose che accadono sono troppe per essere solo due giorni. Questa sensazione è rafforzata dalla presenza di 6 diversi POV, uno per ogni Zero, che tuttavia sono fatti davvero bene: dal modo in cui sono scritti traspare il carattere del personaggio a cui si rifanno, cosa ottima data la quantità di personaggi.
L'ambientazione è un po' vaga. Sappiamo dove ci troviamo e in che anno, ma tutto il contesto che sta dietro ai poteri è ancora nebuloso. Non sappiamo perché questi ragazzi hanno queste capacità fuori dal normale, né cosa dovrebbero farci, quanti altri ce ne siano o perché proprio loro, sappiamo solo che sono nati tutti nell'anno 2000 e che hanno sviluppato questi poteri a età diverse.
Di incongruenze ce ne sono due o tre, principalmente dovute alla rapidità con cui prendono piede le relazioni "nuove" fra i personaggi (Scam e Mob, Scam e Anon, Anon e Flicker), ma nulla di così fuori luogo poiché un contesto – anche se vago – per giustificarle c'è.
Zerøes non è come gli altri libri sui supereroi. Qui abbiamo un gruppo di ragazzini dotati di poteri a volte strani, a volte incredibili, a volte distruttivi, che la maggior parte delle volte finiscono per creare più problemi che altro e che funzionano bene solo quando lavorano in squadra. La loro storia coinvolge, fa ridere, fa venire il batticuore e ti fa sentire parte di quello che stai leggendo, cosa che non tutti i libri sono in grado di fare. Vi lascio una piccola citazione dal libro per farvi capire di cosa parliamo: "Queste cose che abbiamo, non sono problemi mentali; sono poteri. Come li hanno i supereroi." "Lo credi davvero?" "Certo. Noi facciamo semplicemente pena."
La narrazione è strutturata davvero bene. Eventi/azioni, dialoghi e stile di narrazione sono calcolati nei dettagli e funzionano esattamente come gli autori volevano funzionassero. L'unico difetto che trovo sono le descrizioni: un pochettino carenti, soprattutto per quanto riguarda i personaggi.
La caratterizzazione è fatta. Da. Dio. I personaggi principali hanno personalità forti che riescono a uscire dalle pagine, e anche quelli secondari hanno caratteri che li distinguono dagli altri. La pecca ce l'hanno i cattivi, un pochettino stereotipati e che fanno la maggior parte delle azioni fuoricampo. Ma andiamo per gradi nell'analisi dei sei protagonisti.
- Scam (o Ethan): sebbene molti fra i protagonisti abbiano difetti concreti, Scam è forse l'esempio più negativo, che alla fine subisce il principio di un cambiamento. Lui è egoista, indifferente, scostante e poco propenso ad ammettere di avere torto, e solo alla fine, grazie a Mob, mostra di avere una chance di redimersi. Il suo potere è quello più problematico: la voce che esce dalla sua bocca sembra conoscere ogni cosa al mondo e dice quello che la persona che ha davanti vuole sentire, ma il 99% delle volte finisce solo per metterlo in guai sempre peggiori;
- Bellweather (o Nate): è il capo della combriccola, un ragazzo ricco e affascinante che ha il potere di imporre idee e rispetto di sé sugli altri, che usa per i propri fini (anche se a fin di bene, i suoi scopi non sono sempre limpidi). Lui è uno dei personaggi più negativi, che lo restano fino alla fine, poiché il suo egoismo si vede e tutto ciò che traspare da lui è neutralità;
- Mob (o Kelsie): è l'altra faccia della moneta, poiché insieme a Scam dà il via a tutto quello che succede, e si trova invischiata in una serie di casini per scelte compiute da qualcun altro ma a cui lei vuole o deve porre rimedio. Il suo potere le permette di creare un'influenza sulle folle, trasmette le sue emozioni al gruppo e può far disperdere folle di persone;
- Crash (o Chizara): è uno dei personaggi più positivi, poiché lei è mossa da buone intenzioni e seppure il suo potere la spinga a distruggere lei cerca di trattenersi per non rischiare di fare del male agli altri. Tuttavia, ogni tanto qualche sfizio se lo prende. Il suo potere la rende vulnerabile alla tecnologia, che ronza nella sua testa fino a farle male, e che la spinge a fare a pezzi tutte le reti che la circondano (sistemi, telefoni, GPS, computer ecc.). Durante lo svolgimento sviluppa una capacità nuova legata al suo potere di distruzione;
- Anonymous (o Thibalut): è il personaggio più positivo dell'intero libro, molto zen e rispettoso. Tuttavia Anon soffre per la sua condizione, poiché il suo potere lo rende invisibile: finché lo guardi ti ricordi di lui, ma nel momento in cui distogli lo sguardo, ogni memoria di Anon svanisce dalla tua mente. Per questo la sua vita è solitaria, persino gli Zero si dimenticano di lui... fino a quando Scam non combina quel caos e le cose iniziano a cambiare;
- Flicker (o Riley): personaggio positivo tanto quanto Anon, forse un po' di meno considerate alcune scelte che decide di fare, anche se a fin di bene e che alla fine si svelano positive per la sorte di Anonymous. Riley è una ragazza cieca, il cui potere le permette di vedere attraverso gli occhi degli altri. In questo modo Flicker riesce a girare da sola per la città e soprattutto la sua capacità la rende un ottimo elemento nelle missioni che il gruppo si trova a dover compiere.
Gli autori di questo libro sono tre, ma lo stile è abbastanza uniforme. L'inglese è semplice, senza scadere nel banale, e spesso ci sono giochi di parole o termini giovanili che alla fine si incastrano perfettamente nel tutto. Se avete una base di inglese e vi piacciono gli "eroi" può fare al caso vostro.
Questo libro vale? Sì, è uno dei libri più belli che abbia mai letto ed è stato un ottimo modo di iniziare le letture del 2020.
Lo consiglio? Sì. Che abbiate 15, 20 o 30 anni mi sento di consigliarvelo poiché seppure il target è specifico, Zerøes è scritto davvero bene ed è lontano anni luce dalla massa degli altri YA di questo tipo.
