Questa recensione avrà una "grafica" - non so come altro chiamarla - differente dal solito. D'ora in poi il testo delle recensioni sarà disposto in questo modo, perché come appare mi piace molto di più.
Sinossi:
L'uomo aveva sempre catalogato tutti i tipi di persone, ignorando però la differenziazione più importate, quella tra i blind e i looker. I blind erano coloro che vivevano una vita fondata su una tranquillità e normalità apparente, ignorando tutte le creature del mondo occultato che attentavano alla loro vita. I looker, invece, combattevano le creature garantendo la pace per coloro che ignoravano l'esistenza di interi mondi. I looker erano speciali, avevano capacità diverse dalla norma e tutti erano dotati della Vista, ciò che fondamentalmente li separa dai blind ed era ciò che permetteva loro di guardare nel mondo occultato. Guerriero o guaritore che fosse, tutti i looker avevano un codice da rispettare: i blind avevano bisogno di rimanere ciechi difronte a leggende di cui non avrebbero potuto accettare il fondo di verità.
Artemide è colei che porta al collo il siero della Vita, oggetto ambito da molti per le sue capacità di resurrezione dei morti. La sua famiglia conserva questo cimelio da generazioni, consapevoli che se fosse finito nel mani del fantasma sbagliato, avrebbe potuto provocare la fine di tutto ciò che è reale. Con la scomparsa di suo fratello gemello Finn, è costretta a tornare all'Istituto, cosciente di non poter trovare suo fratello e di tenere al sicuro il siero da sola.
Le famiglie ora sono costrette a riallacciare rapporti le une con le altre, i vecchi dissapori devono essere seppelliti. Nulla sarà più come prima dato che la guerra sta per cominciare.
1) Trama:
Prima di iniziare devo essere sincera su un punto: io sono la beta di questo romanzo, ossia aiuto l'autrice a notare dove sbaglia e correggo i suoi errori per darle una mano a migliorare. Non per questo però la recensione sarà diversa dalle altre, sarò brutalmente sincera anche qui.
Che dire, quindi, di questo libro?
"Come inchiostro sulla pelle" tratta argomenti a mio parere delicati. Abbiamo come protagonisti un ragazzo – Finn – e una ragazza – Artemide –, fratelli che in tenera età hanno assistito alla morte dei genitori per mano dei demoni, creature che loro stessi hanno il compito di cacciare. Questi due fratelli sono looker, cioè sono in grado di vedere le creature sovrannaturali, al contrario dei blinder, i semplici esseri umani, che ignorano il mondo che si nasconde sotto il loro naso.
Tutto inizia quando i due vengono attaccati dai demoni, che rapiscono Finn. Artemide, allora, parte per andare a salvarlo e dopo una serie di eventi finisce all'Istituto, il luogo dove si riuniscono tutte le famiglie di looker, una sorta di quartier generale. Da lì cominciano ad accaderne di tutti i colori, e a ogni capitolo mi stupisco dell'inventiva di Octavia.
La trama generale è estremamente interessante, l'autrice ha creato un'intera realtà di creature sovrannaturali ambientando però il tutto nel mondo reale – che Artemide conosce a malapena, cosa che porta spesso e volentieri a situazioni buffe ed esilaranti –, riuscendo però a far amalgamare bene il tutto.
Se dovessi assegnare un genere a quest'opera direi che è a metà tra dark fantasy e urban fantasy.2) Originalità:
Tuttavia c'è un problema di fondo, in questa storia.
Ebbene, nel mondo di CISP – abbreviazione ufficiale, non è realmente il mondo del libro a chiamarsi così, chiariamolo – esistono come detto molte famiglie. Ognuna di esse ha una storia propria, uno stemma proprio e un ruolo proprio, oltre a possedere il compito di dover cacciare i demoni. Artemide, invece, è in grado di evocare i fantasmi e controllarli, e nelle sue vene scorre sangue di demone.
L'idea generale è bella, intricata e interessante... ma somiglia un po' troppo a Shadowunter. Ovviamente, come più volte ho ripetuto ad Octavia: nulla che una piccola aggiustatina qui e lì non sistemi.
Ogni capitolo è però una sorpresa, i cliché si trovano difficilmente, qui, e l'autrice è in grado di creare colpi di scena incredibili che lasciano spiazzati, suo grande punto a favore.3) Sintassi:
Come detto io sono la beta del romanzo, ma visto che non voglio fare differenze e che comunque avere un elenco degli errori potrebbe aiutare l'autrice, ho deciso di analizzare i problemi ricorrenti:
- i paragrafi erano solitamente troppo lunghi e non si andava mai a capo quando era necessario, ma ultimamente questa cosa si sta piano piano sistemando già alla radice;
- il testo ha molti errori di battitura e sviste varie, e nonostante io intervenga per risolvere una rilettura è sempre necessaria;
- spesso e volentieri gli accenti o non ci sono o sono inseriti in modo scorretto, motivo per cui, Octavia, dovresti fare attenzione già quando digiti.4) Narrazione:
a) gli avvenimenti si sviluppano bene e i capitoli sono della giusta lunghezza, tuttavia spesso e volentieri le azioni che vengono descritte non sono sempre chiare, capita che non si capisca chi dice cosa o chi fa cosa e io stessa devo chiedere delucidazioni;
b) le descrizioni sono a volte ripetitive, vengono dette le stesse cose senza una motivazione plausibile, ma quando ciò non accade ciò che viene descritto è veramente ben reso. Ho notato che il punto di forza dell'autrice, inoltre, sono le scene "splatter", quindi tanto di cappello, non sempre è facile descriverle bene;
c) i dialoghi sono sensati e ben scritti, tuttavia dovresti prestare attenzione, Octavia, quando inserisci il punto finale, se decidi di metterlo fuori dalle caporali, attieniti a questa scelta. Ho inoltre notato che vai sempre a capo quando scrivi un dialogo, ed è scorretto, non è necessario farlo sempre, ma solo quando le frasi lo richiedono;
d) lo stile di narrazione funziona, ci sono refusi con i verbi qui e lì ma nulla di che, e la scelta di usare la terza persona va a braccetto con i diversi PoV presenti.5) Caratterizzazione dei personaggi:
Proprio grazie ai tanti PoV il lettore può avere una visuale quasi completa dei personaggi e notare se abbiano più o meno spessore.
Artemide è quella meglio caratterizzata e la sua profondità è quella meglio resa, nonostante si contenda il posto con Caleb, personaggio che – stranamente – apprezzo molto.
Tuttavia non sempre lo spessore si nota, spesso è solamente accennato e superficiale, motivo per cui ti consiglierei di soffermarti meglio sulle emozioni e sui pensieri di personaggi come Romilda, Joshua e tutti coloro su cui si basano i PoV presenti.6) Stile di scrittura:
Ho letto molte opere scritte da Octavia, e posso affermare che negli ultimi tempi il suo stile sta immensamente migliorando. Gli errori che è solita ripetere si stanno pian piano cancellando e il linguaggio utilizzato è spesso e volentieri ricercato. Ciò si addice perfettamente all'ambiente della storia e ai personaggi.
Apprezzo inoltre un sacco le macabre descrizioni che riesce a scrivere, insieme ai colpi di scena sparsi qui e lì e alla capacità di evitare abilmente di cadere nei cliché, cosa che impedisce alla storia di diventare anche solo lontanamente noiosa.Valutazioni:
- Trama: 10
- Originalità: 8
- Sintassi: 8
- Narrazione: 6
- Caratterizzazione: 8
- Stile: 8Totale: 48 su 60
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Le Recensioni di Rose (CHIUSO PER SEMPRE ❌)
RandomLISTA CHIUSA. REGOLAMENTO NEL PRIMO CAPITOLO. Le recensioni saranno quanto più oggettive e critiche possibile, in modo da andare a toccare ogni punto fondamentale dell'opera. Ricordo che io non sono infallibile, quindi chiedere anche ad altri serviz...