Sinossi:
Quando Thomas si risveglia, le porte dell'ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio delimitato da invalicabili mura. L'unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l'organizzazione di una società in cui vigono rigorose regole per mantenere l'ordine, e ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell'ascensore. Il mistero si infittisce quando - senza che nessuno se lo aspettasse - arriva una ragazza che porta con sé un messaggio che non lascia alternative se non la fuga. Ma il Labirinto sembra essere inespugnabile... e potrebbe rivelarsi una trappola mortale.
Recensione:
Benvenuti, lettori, in questa nuova recensione! E stavolta, dopo tanto tempo, riprendo la lista dei cartacei che mi erano stati richiesti.
Devo ammettere che non credevo, quando l'ho scaricato sul kindle, che questo libro potesse piacermi così tanto, anzi, ero partita abbastanza prevenuta, e quasi fatico a rendermi conto di essere effettivamente qui a farne la recensione (l'ho finito relativamente in fretta). Sto parlando di Maze Runner, come avrete intuito, prima opera della saga di James Dashner.La storia inizia quando il protagonista, Thomas, si risveglia dentro un ascensore, insieme a degli animali in gabbia, e senza memoria. Quando arriva a destinazione, si trova circondato da ragazzini, e scopre di trovarsi in quella che questi ultimi chiamano Radura, un enorme spiazzo circondato da alte mura di cemento che conducono al Labirinto.
Gli eventi procedono lentamente, e il libro ci mette un po' a ingranare, dando al lettore lo stesso senso di smarrimento provato da Thomas, quando confuso da quel che gli sta succedendo cerca di carpire qualche informazione dai Radurai, i quali si limitano a dirgli di non oltrepassare le Porte che conducono al Labirinto, perché vietato dal loro regolamento e perché nel caso lo facesse morirebbe, dato che queste si chiudono ogni sera per impedire ai mostri che vi abitano di entrare nella Radura.
Thomas, piano piano, impara ciò che c'è da sapere sulla vita in quel luogo, e come gli altri ragazzi è spinto a trovare una via d'uscita da Labirinto e a scoprire chi siano i Creatori, coloro che li hanno rinchiusi lì dentro, e perché lo abbiano fatto. Per fare ciò è deciso a diventare un Velocista, coloro incaricati di spendere le giornate a correre nel Labirinto per trovare una qualunque possibile via di fuga.La trama è ben studiata, infatti ho faticato a trovare delle falle, e originale. Il genere in cui si identifica Maze Runner è un distopico apocalittico, tipicamente YA, ma riesce a distinguersi perfettamente dalla massa. Solitamente gli young adult hanno il proprio target e difficilmente si smuovono da lì, tendendo a non piacere a chi magari è più grandicello o non apprezza molto la categoria. Dashner è stato capace di creare qualcosa in grado di essere apprezzato anche a chi non rientra nel pubblico dello YA.
Maze Runner non rientra pienamente fra gli young adult, ne ha tutte le caratteristiche, ma il contenuto si presenta in una forma più matura e studiata, in cui i tipici elementi che altrimenti troveremmo non esistono. Un esempio può essere il linguaggio utilizzato dai protagonisti, ragazzini sui sedici anni, che in uno YA tipico sarebbe senza dubbio più adolescenziale. Qui invece i personaggi parlano in modo sì particolare, con dei modi di dire inventati e originali della Radura, ma molto più maturo di quello che mi sarei aspettata, rendendo coerente l'elemento su cui verte tutta la storia, ossia l'intelligenza superiore di questa "generazione" di individui, lo stesso per cui i Creatori li hanno mandati nel Labirinto.
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Le Recensioni di Rose (CHIUSO PER SEMPRE ❌)
RandomLISTA CHIUSA. REGOLAMENTO NEL PRIMO CAPITOLO. Le recensioni saranno quanto più oggettive e critiche possibile, in modo da andare a toccare ogni punto fondamentale dell'opera. Ricordo che io non sono infallibile, quindi chiedere anche ad altri serviz...