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Nuovo profilo: miikles
La nuova storia la trovate lì!

Premesse:

Tutto quello che trovate in questa storia è frutto della mia immaginazione. Niente di tutto ciò è reale, non basatevi su questa storia. Alcuni capitoli contengono parolacce o parole più esplicite, se non volete leggerle, evitate la storia.

Premesse fatte, vi lascio alla storia.💗

|Eleonora|

La sveglia che rimase chiusa in un cassetto, senza mai essere attivata negli scorsi tre mesi, ricomincia a suonare per diversi minuti.

Mi sveglio e realizzo che oggi è il mio primo giorno di quarto liceo, dopo tre mesi di vacanze.

Mi alzo dal mio letto, mi dirigo in bagno e sciacquo il viso con acqua fredda per svegliarmi definitivamente.

Asciugo il viso con la soffice asciugamano e rimango lì, a fissarmi allo specchio, per alcuni minuti.

Ma la voce di mia mamma mi distrae.

«Eleonora, muoviti!» dice mia madre urlando dal piano di sotto.

Sospiro ed esco dal bagno, dirigendomi in cucina per fare colazione.

«Buongiorno!» dico sorridente. Abbastanza strano per me, visto che la mattina non sono proprio allegra e pimpante.

«Buongiorno!» mi salutano all'unisono i miei genitori.

«Buongiorno sorellina!» saluto la mia sorellina, Veronica.

«Buongiorno Ele!» mi sorride lei.

Prendo la mia tazza, ci verso del latte, prendo i miei biscotti preferiti e inizio a mangiarli, sorseggiando il latte caldo.

«Pronta per il rientro a scuola?» chiede mio padre, finendo la sua colazione.

Sei serio papà? Quale studente ti risponderebbe "si, sono al settimo cielo!"?

«Avrei preferito altri mesi di vacanza, ma vabbè.» rispondo ridacchiando.

Finisco la mia colazione e ritorno in bagno, per vestirmi e pettinare i capelli completamente scompigliati dalla notte.

Quando finisco di prepararmi, scendo le scale e prendendo zaino, cuffiette e il mio telefono, esco di casa e mi incammino verso la mia scuola.

Appena attraverso quel cancello verde, vedo la mia migliore amica, Beatrice, correre verso di me.

«Eleeee! Mi sei mancata un sacco!» dice abbracciandomi.

«Beaaa! Anche tu!» dico ricambiando l'abbraccio.

Iniziamo a parlare, ma ci interrompe lui, il mio migliore amico, il ragazzo di Beatrice.

Il ragazzo di cui mi sono innamorata.

«Ehi Gaggero!» mi saluta scherzando.

«Nanni!» lo saluto anche io scherzando.

Si avvicina a me e i suoi occhi azzurri mi incantano. Ogni volta che li guardo, entro in uno stato di trance assurdo.

Mi dà un affettuoso abbraccio ed è lì che vorrei rimanere per sempre.

«Mi sei mancata.» sussurra

«Anche tu»

Si stacca dall'abbraccio per baciare Beatrice, la sua ragazza.

Un brivido di gelosia invade il mio corpo, quando vedo i due baciarsi davanti a me, come se fossi invisibile.

Saul è il mio migliore amico da quattro anni. Ci siamo conosciuti proprio qui, in questa scuola di Genova. Sin da subito abbiamo avuto una sintonia incredibile, talmente tanto, da essere invidiata dal resto della scuola.

Ma poi, dopo quasi due anni e mezzo di perfetta amicizia, io iniziai a guardarlo con occhi diversi. Iniziai ad innamorarmi, seriamente. Ma la paura di essere respinta e di rovinare tutta l'amicizia che avevo creato in questi anni, mi impedì di dichiararmi e di dirgli ciò che provo.

Poi, entrambi, conoscemmo Beatrice. Sin da subito io e Bea abbiamo legato tantissimo, diventando subito amiche. Ma non solo noi.

Vidi come si guardavano Bea e Saul, come andavano d'accordo e come riuscivano a capirsi subito. Poi capii: si erano innamorati.

Iniziarono ad uscire insieme ed entrambi mi confessarono che si erano innamorati gli uni degli altri.

Si misero insieme, e ricordo che quando me lo comunicarono, volevo solo piangere e urlare, ma non lo feci.

Stavo malissimo, ogni giorno peggio.

Poi conobbi loro: Leonardo e Federico.

Due ragazzi entrambi dal ciuffo castano e dal carattere dolce e protettivo. Iniziai a farci amicizia e a conoscerli meglio. Diventarono in poco tempo, come due fratelli per me.

Non ho mai detto a nessuno di essere innamorata di Saul da anni, ma credo che loro due siano gli unici ad averlo capito realmente.

A svegliarmi da questi ricordi è proprio lui, che mi scuote una mano davanti al mio viso per farmi "risvegliare".

«Oh, Saul..scusami stavo solo.." non feci in tempo a finire la frase, che Saul mi precede.

«...ricordando.» mi sorride.

Saul, nonostante tutto, mi conosce bene. Mi ha sempre dimostrato che a me ci tiene, ma come un'amica...e questa fa male, tanto male.

Sorrido di ricambio e la campanella suona. Tutti iniziano ad entrare, compresa Beatrice.

Inizio ad agitarmi. Sono sempre stata così, mi agito spesso. Anche per cose inutili come l'inizio di un'anno scolastico.

«Non agitarti..» mi sussurra Saul.

«Come hai fatto a capirlo?»

«Quando ti agiti inizi a giocare con le tue stesse dita..» dice con un piccolo sorriso sul volto, fissando le mie dita che giocavano tra di loro per far passare la tensione.

«Andrà tutto bene.» dice poggiando una sua mano sulla mia.

Un brivido di emozioni mi percorrono tutta la schiena. È incredibile cosa riesce a scatenare questo ragazzo con un semplice tocco. Lo guardo nei suoi occhi azzurri e quasi mi perdo.

Amo quegli occhi, mi fanno impazzire. Riescono ad incantarmi in un attimo solamente.

«Andrà tutto bene.» ripeto a me stessa, prima di entrare a scuola, insieme a tutti gli altri.

Il mio sbaglio più grande. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora