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Ho sempre odiato più di qualsiasi cosa al mondo la sveglia e il mio odio si è riconfermato quando inizia a suonare quando, finalmente, mi ero rilassata almeno un po'.

Ma sta volta, a differenza di tutte le altre, la sveglia è stata impostata di mia spontanea volontà, per svegliarmi in tempo per preparami per questa festa e per andare da Beatrice.

Prendo un semplice zainetto e ci infilo dentro ciò che mi servirà per la serata post-festa a casa di Beatrice.

Non ho intenzione di indossare vestiti o minigonne, ne tantomeno tacchi o zeppe su cui non so camminare. Quindi, opto per altro.

Un pantalone di pelle nere aderente, con un semplice crop top bianco sopra, che lascia intravedere l'inizio dei fianchi. Un paio di stivaletti neri e per terminare, la mia amata giacca di pelle.

Bene, l'outfit è stato scelto. Passiamo ad altro.

Prima di ogni festa o occasione importante mi piace rilassarmi con un bel bagno caldo, mi aiuta a scaricare le tensioni.

Mi chiudo in bagno, apro il rubinetto della vasca da bagno e lascio scorrere l'acqua calda.

Apro l'applicazione della musica, e faccio partire la riproduzione casuale.

Quando vedo che l'acqua ha raggiunto la temperatura e l'altezza giusta, chiudo il rubinetto per evitare che esca fuori e allaghi il bagno.

Mi levo tutto ciò che avevo addosso, lanciando le cose per terra e mi immergo in quel piccolo angolo caldo di paradiso.

Lascio bagnare anche i capelli, che cadono lungo le mie spalle bagnate.

Cerco di non pensare a nulla, cercando di dedicarmi solo a quel piccolo angolo di paradiso, chiamato bagno caldo.

L'acqua calda si sposa perfettamente con le canzoni della mia playlist.

La musica è accanto a me in ogni momento, è come un calmante. Mi rilassa e soprattutto, mi motiva ad andare avanti.

Mi insapono il corpo mentre il profumo della fragranza alla vaniglia mi inebria le narici. Insapono, successivamente, anche i capelli applicando shampoo e balsamo.

Quando finisco il tutto, risciacquo per bene sia i capelli che il mio esile corpo pallido.

Esco, malvolentieri, dalla mia calda vasca.

Chiudo il mio corpo nel mio accappatoio bianco e chiudo avvolgo i capelli in un piccolo turbante sopra la testa.

Ne approfitto per lavare i denti. Gli spazzolo per bene e sciacquo con il collutorio alla menta.

Indosso l'intimo e una semplice canottiera. Evito di vestirmi subito, per evitare che la maglia e la giacca si bagnino con i miei capelli non ancora asciutti.

Decido di fonare i miei lunghi capelli castani, che appena lavati sono perennemente elettrizzati.

Uso la spazzola come un microfono a tempo di musica, facendo balli disagiati di fronte allo specchio, manco fossi in un videoclip musicale. Menomale che non mi vede nessuno..

Finisco di fonare e spazzolare i capelli e opto per fare dei boccoli leggeri sulle estremità.

Prendo la piastra e arrotolo man mano, piccole ciocche di capelli, creando così dei semplici boccoli morbidi che cascano sulla mia schiena.

Una volta finito, torno in camera mia e inizio a vestirmi con i capi scelti mentre le canzoni di Beyoncé mi tengono compagnia e mi fanno ballare per casa.

Essendo una festa e avendo qualche minuto in più di tempo, decido di sedermi alla scrivania per fare un trucco davvero leggero.

Semplice matita nera con un po' di mascara e un lucidalabbra chiaro.

Indosso la mia giacca di pelle nera e infilo i miei stivaletti.

Finisco il tutto agganciando al polso alcuni bracciali, principalmente i miei preferiti e una collana choker, ovviamente nera.

Sono finalmente pronta, pronta per andare a questa festa.

Prendo lo zainetto che mi servirà per andare a casa di Beatrice e me lo metto in spalla, per poi prendere una pochette nera con le borchie oro in cui custodisco il mio adorato cellulare.

«Mamma, io sto andando alla festa!» dico mentre scendo le scale per raggiungere la porta e trovo mia madre a guardare chissà quale programma TV.

«Va bene tesoro, mi raccomando e fai attenzione a ciò che fai eh! Chiamami appena stai andando a casa di Bea.»

«Certo mamma, a domani! Salutami papà e Veronica!» le lascio un bacio sulla guancia ed esco via.

Scendo le scale che mi portano al portone del condominio e lascio lo zainetto alla portiera che si trova all'entrata.

«Ciao Laura! Posso lasciare qui il mio zaino? Lo passo a prendere appena torno!»

Laura è la portiera del condominio, la conosco da quando sono piccola. Oramai ho confidenza con lei, se le chiedo di lasciare lì qualcosa lei la tiene senza problema.

«Certo Eleonora! Dove vai vestita così bene? Un appuntamento?» chiede lei, scherzando. Anche lei ha confidenza con me.

«Ahaha, ma no! Sto andando ad una festa con degli amici..»

«Ah, ho capito. Ti aspetto sta sera allora! Buon divertimento!»

Le sorrido ed esco dal portone, iniziando a camminare verso il locale della festa.

Il vento lieve sposta i miei boccoli castani e il sole cala piano piano, lasciando spazio al grigio della sera.

Chissà cosa succederà a questa festa...

Il mio sbaglio più grande. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora