L'emozione che cresce dentro di me ad ogni passo che compio è un miscuglio di determinazione, felicità e ansia. Ma tutto ciò mi porta ad andare avanti, per raggiungere un posto speciale.
Cammino mentre il vento sposta i miei capelli da una parte all'altra del mio viso e la lieve luce del sole, picchi sulla mia pelle chiara.
I minuti che mi servono per raggiungere quel dannato posto sono tanti, ma ne vale la pena. Ne vale davvero la pena.
Faccio partire la riproduzione casuale dalla playlist e, come se fosse destino, la canzone che capita è "Buongiorno".
Altre canzoni, altri passi, altre emozioni. Non posso credere a ciò che sto per fare, ma lo voglio fare.
È strano da spiegare. È come una grande emozione, seriamente inspiegabile. Nessuno mi costringe ad andare avanti, ma io voglio farlo. Lo voglio veramente.
Più cammino, più la tensione e la paura si fa sentire. Vorrei riuscire a controllare le mie emozioni, ma il mio autocontrollo è andato. Vorrei che i minuti e la distanza si azzerassero, permettendomi di andare da lui, ma la strada è tanta.
Accelero il passo, iniziando quasi a correre.
Mai in vita mia, ho provato così tante emozioni con una stupida corsa.
La velocità aumenta, i miei battiti anche, il respiro si fa affannoso, il sole riscalda il mio corpo e il vento lo mitiga.
Rallento, dopo aver corso per un po', notando di essere a buon punto.
Dedico di fermarmi, sedendomi per riprendere fiato. Realizzo ciò che sto per fare e un sorriso appare sul mio volto. Credo che i passanti, vedendomi sorridere da sola e con l'affanno, mi prenderanno per una pazza, ma poco importa.
Il so ciò che sto per fare e so il perché lo sto facendo e poco mi importa degli altri, che siano amici e sconosciuti. Io sto correndo per ricominciare a vivere e non me ne vergogno.
Non ho intenzione di tirarmi indietro, per niente o nessuno al mondo. Non terrò conto di nessuna critica o opinione, io farò ciò che mi rende felice.
Ho preso le mie decisioni. Ma, forse, queste decisioni erano nel mio cuore da un po', ma avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse a tirare fuori il coraggio e la forza necessaria per compiere questo passo così importante.
Perché si, è importane. Lo è, lo è parecchio.
Sto dicendo addio alle mie paure e si, sto dicendo addio anche a qualcuno e a qualcosa. Ma va bene così. Io so che ciò sto per fare renderà felice me e salverà qualcun altro.
Salverà rapporti, salverà qualcuno.
Questa scelta, farà bene a me, ma farà bene a tutti.
E no, non torno più indietro.
Io oramai ho scelto.
Ho scelto lui.
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Il mio sbaglio più grande.
Fanfictionstoria scritta nel lontano 2015/2016, in un periodo in cui una me poco più che quindicenne decide di provare a pubblicare qualcosa (per il puro gusto di dire "ho scritto una storia!"), creando questo ammasso di capitoli senza filo logico e abbastanz...